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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Giugno 2015
 
   
  TRE FINALISTI COMPETONO PER DIVENTARE IL CONCETTO DELLA PROSSIMA MISSIONE DELL’ESA

 
   
  Bruxelles, 15 giugno 2015 - Anche se la prossima missione di classe media dell’Agenzia spaziale europea (Esa) non verrà lanciata prima del 2025, l’agenzia ha già ridotto il tema della missione a tre possibili candidati: Ariel (Atmospheric Remote-sensing Infrared Exoplanet Large-survey), Thor (Turbulence Heating Observer) e Xipe (X-ray Imaging Polarimetry Explorer). Uno di questi tre concetti, che si concentrano rispettivamente su esopianeti, fisica del plasma e universo a raggi X, verrà studiato durante la missione M4, così chiamata perché si tratta della quarta di questo tipo nel programma scientifico Cosmic Vision dell’Esa. Secondo Alvaro Giménez, direttore Esa per la scienza e l’esplorazione robotica, questi candidati “offrono l’opportunità di affrontare alcune delle più importanti domande scientifiche in sospeso riguardanti il nostro posto nell’universo.” Il prof. Giménez ha aggiunto: “La selezione di questi tre eccitanti concetti di studio per la missione rappresenta un passo importante nella prosecuzione della presenza a lungo termine dell’Esa nello spazio.” Il professore ha scelto i tre concetti tra 27 proposte, seguendo la raccomandazione di un comitato paritetico di valutazione. Ciascuno dei tre candidati rappresenta missioni molto diverse per l’Esa. Se selezionato per il lancio nel 2025, il progetto Ariel guidato dal Regno Unito analizzerà le atmosfere di circa 500 pianeti in orbita attorno a delle stelle vicine, per determinare la loro composizione chimica e le loro condizioni fisiche. Secondo l’Esa, i risultati aiuterebbero gli scienziati a comprendere meglio la formazione dei pianeti, contestualizzando il nostro stesso sistema solare. Thor, che secondo quanto riferisce spaceflightnow.Com è gestito da un consorzio scientifico con quartier generale in Svezia, affronterebbe un problema fondamentale nella fisica del plasma spaziale riguardante il riscaldamento del plasma e la successiva dissipazione di energia. Programmato per essere in orbita attorno alla Terra, i suoi studi includerebbero l’interazione del vento solare con il campo magnetico terrestre. L’esa afferma che questa ricerca farebbe luce sui sottostanti meccanismi fisici del comportamento del plasma in condizioni turbolente, allo scopo di comprendere un’interazione chiave tra i pianeti e le loro stelle ospiti. Infine, Xipe studierebbe le emissioni di raggi X da fonti ad alta energia come ad esempio supernove, getti relativistici dalle galassie, buchi neri e stelle di neutroni, per scoprire nuove informazioni sul comportamento della materia in condizioni estreme. Si tratterebbe del primo osservatorio abbastanza sensibile da effettuare misurazioni a elevata risoluzione della polarizzazione di queste fonti, aprendo così, secondo l’Esa, una nuova finestra sull’universo ad alta energia. Passeranno diversi anni prima di sapere quali domande relative allo spazio verranno affrontate dalla missione. Allo scopo di arrivare a una decisione finale, inizierà ora un periodo di studio in cui i tre team riceveranno dei finanziamenti per sviluppare i loro concetti prima che venga scelta una missione. Secondo la rivista Science, la missione vincitrice riceverà uno stanziamento massimo di 450 milioni di euro. I lanci delle prime tre missioni di classe media dell’Esa nell’ambito del programma Cosmic Vision, ovvero Solar Orbiter, Euclid, e Plato, sono programmati rispettivamente nel 2018, 2020 e 2024. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Esa.int/our_activities/space_science/three
_candidates_for_esa_s_next_medium-class_science_mission
 
 
   
 

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