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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Giugno 2015
 
   
  ARTROSI DEL GINOCCHIO: IN FASE DOLOROSA SI POTRÀ INTERVENIRE CON IL NERIDRONATO

 
   
  Milano, 16 giugno 2015 – Risultati incoraggianti per il trattamento del dolore acuto al ginocchio nei casi di artrosi in cui la risonanza magnetica rilevi un edema midollare, arrivano da uno studio condotto da alcuni medici dell’Istituto Ortopedico Gaetano Pini di Milano. La ricerca, svolta da un gruppo di lavoro composto dal dottor Massimo Varenna insieme alla dottoressa Simonetta Failoni e al dottor Massimo Berruto, è stata pubblicata sulla rivista Rheumatology il 20 maggio. “Si tratta di uno studio, in doppio cieco, randomizzato contro placebo, svolto su 68 pazienti affetti da artrosi al ginocchio – spiega il dottor Varenna, responsabile del centro per la diagnosi e il trattamento delle patologie osteometaboliche dell´Istituto Pini -. I risultati hanno dimostrato l’efficacia del neridronato, molecola della famiglia dei bisfosfonati, anche per questa patologia: somministrato per via endovenosa, infatti, ha permesso di diminuire il dolore acuto già al termine del ciclo terapeutico (10 giorni) e con risultati ancora più evidenti alla successiva valutazione, due mesi dopo il trattamento”. L’artrosi del ginocchio è una malattia molto frequente ed è una grave sorgente di disabilità. Può portare forte dolore e deambulazione limitata, difficoltà a salire e scendere le scale e limitare significativamente tutte le normali attività della vita quotidiana. La risonanza magnetica può mostrare, nei casi in cui il dolore insorge acutamente, i motivi del dolore, ovvero la presenza di un edema midollare osseo. “Del gruppo di 68 pazienti, una metà è stata trattata con placebo mentre l’altra metà è stata sottoposta a quattro infusioni con neridronato. Nei pazienti trattati con il farmaco, il dolore al ginocchio diminuiva già dopo dieci giorni, cioè al termine della terapia e soprattutto tutti i parametri funzionali mostravano un miglioramento significativo, corrispondente a una migliore qualità di vita - aggiunge il dottor Varenna –. Inoltre, la successiva risonanza magnetica mostrava che l’estensione dell’edema osseo si era ridotta grazie all’utilizzo di questo farmaco. I pazienti con questa patologia, soprattutto anziani, che solitamente vengono sottoposti a cure con anti-infiammatori, con questa terapia potrebbero riprendere a fare una vita normale, come quella che conducevano prima della fase dolorosa acuta ”. Questo studio mette le basi per importanti novità nella cura dell’artrosi del ginocchio. Già lo scorso anno il dottor Varenna e il suo team avevano testato il neridronato per la sindrome algodistrofica: è stato così individuato come primo farmaco al mondo per la cura di questa patologia con l’indicazione ufficiale di Aifa in Gazzetta Ufficiale a febbraio 2014.  
   
 

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