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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Giugno 2015
 
   
  BOLZANO: RIO AURINO, SICUREZZA E NATURA A BRACCETTO CON IL PIANO DI GESTIONE

 
   
   Bolzano, 16 giugno 2015 - 12 misure di rivitalizzazione in 12 anni: questo il bilancio del piano di gestione del Basso Aurino portato avanti dalla Ripartizione operae idrauliche e che ha portato alla creazione di una vera e propria zona ricreativa lungo il tratto del Rio Aurino compreso fra Brunico e Campo Tures. I risultati di questo percorso avviato sulla carta una quindicina di anni fa, ed entrato nella sua fase operativa nel 2003, sono stati presentati nel corso della Festa dell´Aurino svoltasi sabato scorso a San Giorgio. "L´obiettivo primario del piano di gestione - ha sottolineato l´assessore Arnold Schuler - è stato quello di proteggere le zone circostanti il corso d´acqua dal rischio di piene, e di farlo in maniera innovativa coniugando il tutto con la salvaguardia della natura e degli aspetti ecologici. Il traguardo raggiunto è quello di aver creato una vera e propria zona ricreativa capace di valorizzare il territorio". Secondo il coordinatore del progetto Peter Hecher, che ha presentato le 12 misure di rivitalizzazione poste in essere, "il piano di gestione Basso Aurino può essere preso come modello da esportare anche in altre zone dell´Alto Adige". Tra i passaggi considerati di maggiore importanza ai fini del risultato ottenuto, inoltre, Hecher cita il coinvolgimento delle istituzioni, della popolazione e dei gruppi di interesse locali, che hanno condiviso e sostenuto il progetto entrando a far parte del gruppo di coordinamento avviato nel 2000, il quale nel giro di un paio di anni ha "prodotto" il piano di gestione per la parte del Rio Aurino compresa fra Brunico e Campo Tures. Nel corso di questi anni i terreni adiacenti al corso d´acqua sono stati riportati alle condizioni più "naturali" possibili, senza dimenticare però l´importanza di creare delle attività economiche nelle vicinanze, mentre per quanto riguarda le misure pensate per la messa in sicurezza dal rischio piene, sono ancora in fase di completamento alcuni interventi, soprattutto nella zona di San Giorgio. "Ci rende orgogliosi - ha proseguito Hecher - il fatto di aver creato una vera e propria zona ricreativa, creando percorsi pedonali e ciclabili che consentono di accedere al Rio Aurino in determinati punti. Le aree più sensibili dal punto di vista della biodiversità, invece, sono state tutelate in maniera più incisiva". Il programma proseguirà in autunno con nuovi interventi a Gais, San Giorgio, Brunico, e Molini di Tures, in parte finanziati con i fondi ambientali garantiti dalla presenza di concessioni per le centrali idroelettriche.  
   
 

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