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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Giugno 2015
 
   
  IMMIGRAZIONE: FVG, SULLA BUONA STRADA PER ACCOGLIENZA DIFFUSA

 
   
  Trieste, 22 giugno 2015 - L´assessore regionale alla Cultura e Solidarietà, Gianni Torrenti, ha incontrato il 18 giugno i rappresentanti delle Prefetture del Friuli Venezia Giulia per fare il punto della situazione rispetto alla presenza di richiedenti asilo in regione. All´incontro hanno partecipato i commissari di Governo di Trieste, Francesca Adelaide Garufi, di Gorizia, Vittorio Zappalorto, di Udine, Provvidenza Delfina Raimondo e il viceprefetto vicario di Pordenone, Alessandra Vinciguerra. "L´obiettivo comune - ha affermato Torrenti - è quello di garantire un meccanismo di accoglienza più fluido, considerato l´impegno confermato dal Governo, e dimostrato con il trasferimento dalla nostra regione di centinaia di persone, di mantenere la presenza di richiedenti nell´ambito della percentuale prevista per il Friuli Venezia Giulia". L´assessore ha ricordato come sia stato presentato, e approvato dal direttivo dell´Associazione regionale dei Comuni (Anci Fvg), "un piano di accoglienza diffusa che illustreremo la prossima settimana agli ambiti socio-assistenziali. Ognuno deve fare la sua parte e in questo modo potremo garantire omogeneità, anche per quanto riguarda la delicata questione legata alla presenza di minori, senza penalizzare nessuno". Secondo Torrenti "bisogna ora coniugare le necessità con la disponibilità di posti ma la condivisione dell´Anci sull´accoglienza diffusa, prevista anche a livello nazionale, affiancata da progetti di integrazione e di lavori socialmente utili, mi fa pensare che siamo sulla buona strada per un´accelerazione da questo punto di vista. È evidente - ha aggiunto l´assessore - che serve una redistribuzione interna solidale per evitare che il 75-80 per cento dei richiedenti siano concentrati in tre città". "Numeri alla mano - ha proseguito Torrenti - il Friuli Venezia Giulia è largamente oltre alla quota prevista a livello nazionale. Ma siamo disposti a fare la nostra parte mettendo a disposizione le risorse per i lavori da effettuare sulle strutture ed eventuali anticipazioni di spesa: credo si tratti di un modello che può essere esteso anche ad altre Regioni". In questo senso, ha spiegato l´assessore, "l´esempio della caserma Cavarzerani a Udine dimostra come ci sia la nostra disponibilità per velocizzare i tempi, dando nel contempo il segnale che esiste l´obiettivo concreto di trovare soluzioni a situazioni di emergenza". L´incontro di questo pomeriggio ha chiarito la necessità di individuare alcuni "hub", strutture che, ha spiegato Torrenti, "non servono per ricevere richiedenti asilo dagli sbarchi che avvengono al sud, ma per intercettare i migranti che arrivano sul nostro territorio via terra e smistarli. Intendiamo mettere a disposizione per questo scopo strutture piccole e vicine ai confini per evitare assembramenti nella città capoluogo, garantendo nel contempo lo screening sanitario e le fotosegnalazioni, senza essere costretti a portarli nelle questure".  
   
 

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