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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Giugno 2015
 
   
  CONFINDUSTRIA, MARONI: UNIONE LECCO-SONDRIO MODELLO INNOVATIVO DA SEGUIRE

 
   
  Colico/lc, 22 giugno 2015 - "La Lombardia è una terra di innovazione, è la sua vocazione naturale quella verso la ricerca e lo sviluppo di cose nuove e sono lieto che anche Confindustria abbia scelto la strada dell´innovazione, unendo Lecco e Sondrio, immagino che non sarà stato facile convincere le resistenze, ma questa è la strada giusta". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni nel corso dei lavori dell´Assemblea di Confindustria Lecco-sondrio a Colico (Lecco). Punto Di Riferimento - "Voglio prendere a modello quanto state facendo - ha proseguito Maroni -, perché anche noi siamo chiamati a innovare sul piano istituzionale, perché, tra poco, le Province spariranno e saranno sostituite da un livello intermedio di ´area vasta´ o ´area omogenea´, che dobbiamo ancora definire, e penso che l´esperienza che state facendo possa davvero essere un punto di riferimento anche per noi, che, nei prossimi mesi, dovremo mettere mano alla ridefinizione dei confini amministrativi con l´unico obiettivo di dare risposte più concrete e tempestive ai cittadini". Eccellente Collaborazione, Anche Critica - "In questi due anni e mezzo - ha proseguito il presidente - abbiamo fatto molto per il sostegno concreto a chi fa impresa e voglio ringraziare Confindustria e il mondo delle imprese per l´eccellente collaborazione, qualche volta anche critica, perché questo ci permette di avere idee e contributi e ci consente di fare le cose per bene". Fondi Europei - "Per il periodo 2014-2020 - ha ricordato Maroni - abbiamo a disposizione fondi europei per circa 2 miliardi di euro e vogliamo spendere tutti questi fondi che ci sono stati garantiti per il sostegno alle imprese, per le politiche attive del lavoro e per le infrastrutture. Sono molto soddisfatto di questo negoziato che abbiamo avuto con l´Unione europea, che ci ha garantito il 60 per cento in più di risorse rispetto alla programmazione precedente". "Questo - ha spiegato - non è stato un gentile regalo europeo: questi soldi ci sono stati dati in quanto abbiamo presentato progetti concreti e condivisi. Noi vogliamo spendere e investire queste risorse, attraverso dei bandi, e vogliamo dialogare con il mondo delle imprese, per capire dove mettere questi soldi, quali sono oggi le esigenze delle imprese, anche in base alle specificità dei territori che meritano la dovuta attenzione". "Il dialogo sociale con i corpi intermedi, con chi rappresenta la società o con chi rappresenta il mondo delle imprese - ha concluso Maroni - per me è fondamentale".  
   
 

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