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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Giugno 2015
 
   
  #LAZIO DIGITALE: AL LAVORO PER UNA TRASFORMAZIONE RADICALE

 
   
  Roma, 22 giugno 2015 - Va avanti il processo di rivoluzione digitale intrapreso dalla Regione, per costruire uno Stato diverso, più moderno e più capace di aiutare le imprese e più vicino ai cittadini. L’obiettivo è arrivare a delineare forme di governo sempre più orizzontali attraverso la partecipazione e la condivisione di scelte e informazioni. Una necessità a cui la Regione non intende sottrarsi, perché il digitale sta incidendo non solo sull’economia e sulla qualità stessa della vita dei cittadini, ma anche sulla politica e sulle amministrazioni pubbliche. La Regione investe in tutto 220 milioni di euro e in particolare per tre azioni specifiche e strategiche: la banda ultra larga, il data center e la digitalizzazione dei Suap, gli Sportelli Unici per le Attività Produttive. In particolare le risorse provengono dai fondi Fesr e Feasr 2014-2020 e dalla Programmazione Europea 2007-2013 e dai fondi Fas precedenti. Tra le altre cose la Regione sostiene anche altri progetti rivolti allo sviluppo della sanità digitale e delle competenze digitali. Saranno finanziati con altre risorse provenienti dal Bilancio Regionale e dal Fondo sociale europeo. Tra le altre cose ci sono da aggiungere anche eventuali risorse nazionali non ancora definite. In particolare sono cinque le aree di intervento della Regione: 1.Le infrastrutture digitali e di rete: dalla banda ultralarga al Data Center unico regionale, fino wi-fi. L’obiettivo è azzerare il divario digitale e attuare la cittadinanza digitale. In questo ambito il progetto più rilevante della Regione è quello sulla banda ultra larga, una delle azioni cardine della nuova programmazione 2014-2020 che sarà finanziata con 121 milioni di euro sul Fesr, 40 sul Feasr, a cui si aggiungono 25 milioni della vecchia programmazione. 2.Amministrazione digitale, aperta e intelligente. Dall’open data alla dematerializzazione degli atti fino all’informatizzazione e alla dematerializzazione degli atti amministrativi. Un percorso che renderà l’amministrazione più efficiente grazie alle innovazioni tecnologiche. L’altro lato fondamentale è rappresentato dall’open government: per aumentare la trasparenza e la partecipazione a partire dall’apertura dei dati che diventano patrimonio di tutti grazie agli open data. 3.Sanità digitale. La modernizzazione e digitalizzazione del sistema sanitario non solo comporterà enormi benefici in termini di risparmi, gestione e conoscenza dei dati sulla sanità ma contribuirà anche ad aumentare concretamente la qualità della vita dei cittadini. Come? Facilitando l’accesso ai servizi, ad esempio, o velocizzando le modalità per reperire le informazioni. 4.Comunità intelligenti. L’obiettivo è quello di creare le condizioni per un ecosistema favorevole all’innovazione, allo sviluppo intelligente del mondo produttivo, alla valorizzazione del territorio. Un impegno che va avanti in tanti modi e con una serie di progetti di crescita. Tra questi: “Startup lazio!”, la creazione delle reti Porta futuro o dei Suap, gli sportelli digitali dove le imprese avranno accesso ai servizi regionali o europei. 5. La cittadinanza e le competenze digitali. Per sviluppare nei cittadini le competenze e anche la consapevolezza dei diritti e doveri nell’era di internet. Il tutto anche attraverso una serie azioni di informazione e formazione e anche tramite il rafforzamento del modello di governo partecipato tra l’amministrazione regionale e il territorio.  
   
 

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