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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Giugno 2015
 
   
  LOMBARDIA, CAMPO ROM: TECNICI ANTI-ALLUVIONI AL LAVORO CON SCORTA PER EVITARE AGGRESSIONI

 
   
  Milano, 22 giugno 2015 - "Da oggi, a Milano i tecnici chiamati a svolgere operazioni presso le strutture che regolano il livello del Lambro, in via Idro, saranno scortati da uomini delle forze dell´ordine, in attesa che si risolva definitivamente la questione del campo nomadi presente a pochi metri dalle rive del fiume". Lo dichiara l´assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del Suolo di Regione Lombardia Viviana Beccalossi, nel "ringraziare sentitamente il Prefetto Tronca per aver immediatamente trattato il delicato argomento in Prefettura a Milano 20 nell´ambito del Comitato Provinciale per l´ordine e la Sicurezza Pubblica". Due giorni fa, infatti, Regione Lombardia aveva sollecitato provvedimenti visti i ripetuti casi di furti, minacce e aggressioni ai tecnici di Aipo, Agenzia interregionale per il fiume Po. "La risposta del Prefetto Tronca - prosegue Viviana Beccalossi - è stata pronta ed efficace, considerata l´importanza delle opere presenti al punto di ´incrocio´ tra Naviglio Martesana e Lambro, che servono per la regolazione delle acque in caso di piena e quindi sovraintendono alla sicurezza dal rischio di esondazioni. E´ infatti inammissibile che i tecnici preposti a questo lavoro vengano minacciati o addirittura fatti oggetto di lanci di pietre quando si recano sul posto". Il nodo idraulico di via Idro è fondamentale perché gli impianti presenti in località Cascina Lambro sono utilizzati per favorire lo scarico delle acque del Naviglio, al fine al fine di liberarne il tratto all´interno della città di Milano affinché possa ricevere quanto più possibile le piene del Torrente Seveso. "Risolta questa problematica - conclude Viviana Beccalossi- resta da affrontare quella del campo di via Idro i cui occupanti sono i primi ad essere esposti in caso di esondazioni del Lambro. Mi auguro che il Comune di Milano, anche alla luce delle segnalazioni di Aipo, prenda in carico la situazione e risolva il problema della presenza di questo insediamento in un´area così a rischio".  
   
 

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