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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Giugno 2015
 
   
  POSTE IN LOMBARDIA: OTTENUTA REVISIONE PIANO, SALVI 15 UFFICI

 
   
  Milano, 24 giugno 2015 - Quindici dei 61 uffici lombardi, di cui era prevista la chiusura in base al piano di tagli e razionalizzazioni presentato da Poste Italiane lo scorso mese di febbraio, rimarranno aperti e attivi. Ne dà notizia il sottosegretario alle Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione negoziata della Regione Lombardia Daniele Nava che, insieme al presidente di Anci Lombardia Roberto Scanagatti e ai rappresentanti di Upl, ha condotto la trattativa con l´azienda, ottenendo una parziale revisione del Piano. Si tratta degli Uffici postali dei Comuni di: Sant´omobono Terme (Bg), Ufficio postale Valsecca - Gardone Val Trompia (Bs), Ufficio postale Magno - Tremezzina (Co), Ufficio postale Tremezzo - Casalmaggiore (Cr), Ufficio postale Vicomoscano - Soncino (Cr), Ufficio postale Gallignano - Verderio (Lc), Ufficio postale Verderio Superiore - Missaglia (Lc), Ufficio postale Maresso - Casalpusterlengo (Lo), Ufficio postale Zorlesco - Marcaria (Mn), Ufficio postale Cesole - Pegognaga (Mn), Ufficio postale Polesine - San Benedetto Po (Mn), Ufficio postale Portiolo - Besana Brianza (Mb), Ufficio postale Zoccorino - Vimercate (Mb), Ufficio postale Vimercate 2 Frazione Ruginello - Zinasco (Pv), Ufficio postale Zinasco Nuovo - Gavirate (Va), Ufficio postale Oltrona al Lago. Razionalizzazioni - Il Piano di Poste italiane prevedeva, oltre alla chiusura di 61 sedi, anche l´apertura a giorni alterni di altri 121 uffici. Anche in questo caso, la delegazione regionale lombarda ha ottenuto la modifica del piano per 15 sedi. Buon Risultato - "Si tratta di un buon risultato - commenta Nava -. Grazie alla serietà del nostro lavoro, siamo riusciti a ottenere da Poste Italiane la rinuncia a chiudere 15 uffici. Ricordo che la Lombardia è stata la prima Regione a ottenere la sospensione del Piano facendo da apripista alle altre Regioni. Grazie al lavoro svolto dal Tavolo regionale che ha raccolto in maniera precisa e puntuale una grande quantità di dati, basati su criteri fondati e oggettivi, ci siamo presentati preparati e uniti alle trattative con Poste Italiane, evitando campanilismi e guerre tra poveri che speriamo non si scatenino ora". Margini Stretti - "Abbiamo limitato in maniera significativa i danni - prosegue Nava - riuscendo almeno in parte a far valere la specificità della Lombardia. Va sottolineato che ci siamo dovuti confrontare con l´applicazione di un decreto Ministeriale del 2008, aggiornato da una recente delibera dell´Agcom (2014), per cui i margini di trattativa erano molto stretti. A questo proposito voglio ringraziare i dirigenti di Poste Italiane per la disponibilità che hanno dimostrato ad ascoltare e accettare le nostre proposte. Per il futuro chiediamo comunque a tutti i parlamentari, e a quelli lombardi in particolare, una maggiore attenzione e vigilanza su questo fronte". Collaborazione Con Azienda - "In ogni caso - sottolinea il sottosegretario - guardiamo con favore alla disponibilità di Poste Italiane a impegnarsi con noi su progetti sperimentali, anche a valenza sociale, da concretizzare nei prossimi mesi. Di questa collaborazione hanno già cominciato a discutere il presidente Roberto Maroni e l´amministratore delegato di Poste Italiane Francesco Caio in un recente incontro". Il Tavolo Regionale - Il confronto con Poste italiane è stato condotto sulla scorta di una risoluzione approvata dal Consiglio regionale il 3 marzo scorso, che ha istituito un Tavolo - presieduto da sottosegretario Nava - cui hanno partecipato i rappresentanti di Comuni e Province e delle loro associazioni Anci e Upl, oltre che l´assessore al Commercio, Turismo e Terziario della Regione Lombardia Mauro Parolini (in qualità di presidente del Comitato regionale Consumatori e Utenti), i presidenti della Commissione I e Commissione Iv del Consiglio regionale, Alessandro Colucci e Angelo Ciocca e il consigliere Marco Tizzoni, relatore della risoluzione. I Criteri Adottati - I criteri adottati dal Tavolo regionale per elaborare la proposta di modifica al Piano sono stati questi. Per le chiusure: Comuni recentemente oggetto di fusione (Sant´omobono Terme, Tremezzina e Verderio), presenza o assenza di sportelli bancari nello stesso Comune; distanza rispetto a un altro ufficio postale; presenza o assenza e frequenza delle linee di trasporto pubblico locale. Per quanto riguarda le razionalizzazioni (ossia le aperture a giorni alterni): situazioni particolari come giornate di mercato; concomitanza o meno delle chiusure nei Comuni limitrofi; elenco dei Comuni turistici.  
   
 

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