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Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Giugno 2015
 
   
  ANNUNCIATO IL VINCITORE DEL CONCORSO INTERNAZIONALE PER IL QUARTIERE DELLA CITTÀ DELLA SCIENZA

 
   
  Roma, 25 giugno 2015 - Cdp Investimenti Sgr insieme a Roma Capitale hanno annunciato ieri il progetto vincitore del concorso internazionale di progettazione per il Quartiere della Città della Scienza di Roma. Il concorso è stato bandito il 23 dicembre 2014 da Cdp Investimenti Sgr d’intesa con l’Amministrazione Comunale, per affrontare la rigenerazione e la trasformazione dell’area delle ex caserme di via Guido Reni (5,1 ettari) dove è stato richiesto di collocare 35 mila mq di residenze ‐ di cui 6000 per social housing ‐ 10 mila mq di strutture ricettive e commerciali, 14 mila mq di spazi e strutture pubbliche, e la Città della Scienza. Il concorso internazionale è stato lo strumento scelto da Cdp e dall’Assessorato alla Trasformazione urbana guidato da Giovanni Caudo ‐ sancito dalla delibera n.54 approvata dalla Assemblea capitolina il 6 agosto 2014 ‐ che ha permesso di giungere in breve tempo al progetto di masterplan dell’area, da cui individuare le linee guida architettoniche e tecniche per passare alla fase attuativa dell’operazione. " Sono convinto che il ruolo di una pubblica amministrazione sia governare i processi di trasformazione della città tenendo sempre fermo l´obiettivo della tutela degli interessi dei cittadini. La rinascita della città deve passare per il recupero dei suoi spazi inutilizzati. Luoghi che devono esserle restituiti, con l´aiuto della parte più propositiva del mondo dell´impresa e con la partecipazione degli stessi cittadini. La grande ristrutturazione dell´area delle ex caserme di via Guido Reni con la realizzazione del Museo della Scienza e di una parte di abitazioni e servizi per il quartiere, arriva ad un passaggio fondamentale. È davvero, per qualità e dimensioni, un´operazione da paragonare al Beaubourg parigino frutto dell´impegno di questa Amministrazione, di Roma Capitale. Siamo ad una svolta capace di cambiare il volto di un quadrante della città importante anche per la presenza dell´Auditorium e del Maxxi. Perciò il vincitore, che proclamiamo oggi, avrà un ruolo importantissimo per lo sviluppo di Roma". Così il sindaco di Roma, Ignazio Marino. I 6 gruppi finalisti, Juan Navarro Baldeweg / Enrico Da Gai ( Madrid‐roma) ; Studio 015/ Paola Viganò (Milano) ; Caruso St John Architects (Londra) ; Kcap Architects&planners (Amsterdam) ; Labics‐paredes Pedrosa Arquitectos (Roma‐madrid); Ian+(roma) sono stati selezionati dal gruppo di lavoro tra 246 candidature provenienti da 20 paesi, che hanno preso parte alla prima fase del concorso presentando un curriculum e una prima proposta progettuale. La seconda fase ha visto lo sviluppo delle 6 diverse visioni del distretto urbano attraverso un intenso lavoro di confronto e colloqui (il 23 e 24 marzo e il 27 e 28 aprile) tra i finalisti e la Giuria (Paola Di Biagipresidente, Christian Sumi, Giacomo Borella, Marco Sangiorgio, Giovanni D’onofrio, Béatrice Jullien, Francesco Garofalo) oltre all’ascolto attento delle esigenze e dei suggerimenti avanzati dai comitati di quartiere e le associazioni cittadine. Sulla base infine del programma contenuto nel Documento Preliminare alla Progettazione e della documentazione fornita, sono stati elaborati i 6 progetti preliminari, consegnati entro il 16 giugno scorso. Venerdì 26 Giugno presso il Museo Maxxi ‐ Corner D viene inaugurata la mostra di presentazione al pubblico dei risultati del concorso; sarà visitabile fino al 5 Luglio p.V. La Giuria Paola di Biagi Presidente della Giuria Università degli Studi di Trieste. È professore ordinario di Urbanistica all’Università degli Studi di Trieste. Si occupa dello studio e del progetto della città contemporanea, con particolare attenzione ai temi dell’edilizia sociale e dello spazio pubblico. Su questi argomenti ha scritto saggi e promosso ricerche, concorsi, mostre e convegni. Tra le sue pubblicazioni: Urbanisti italiani (cura con P. Gabellini) Laterza, Roma 1992; La grande ricostruzione. Il piano Inacasa e l’Italia degli anni cinquanta Donzelli, Roma 2001; Città pubbliche. Linee guida per la riqualificazione urbana (cura con Laboratoriocittàpubblica) Bruno Mondadori, Milano 2009. Christian Sumi Accademia di Architettura, Università della Svizzera Italiana, Burkhalter Sumi Architekten, Zurigo Dirige uno studio a Zurigo con Marianne Burkhalter, con la quale condivide la cattedra di progettazione alla Accademia di Architettura dell’Università della Svizzera Italiana a Mendrisio. La sua attività professionale è accompagnata da alcuni decenni da ricerche e indagini sulle architetture del ventesimo secolo, portate avanti nelle istituzioni europee e americane in cui è stato invitato (i Politecnici di Losanna e Zurigo, la facoltà di Harvard). Sotto la guida del Dr Mertens ha collaborato con l’Istituto Archeologico Romano Dai, con l’Archivio del Moderno Adm di Mendrisio sta lavorando sull’opera dell’architetto milanese Giulio Minoletti. Giacomo Borella Studio Albori, Milano. Si è laureato al Politecnico di Milano ed è stato allievo di Alvaro Siza e Umberto Riva. Con Emanuele Almagioni e Francesca Riva nel 1993 ha fondato a Milano lo studio Albori, che lavora sui temi dell’architettura e del paesaggio, con attenzione alle questioni energetiche e ambientali, nel loro intersecarsi con la dimensione dell’abitare quotidiano. Lo studio ha partecipato a mostre e convegni internazionali, tra cui la Biennale di Venezia e la Bienal panamericana de Quito, e a laboratori sociali a Scampia (Napoli) Roma e Milano. Marco Sangiorgio Direttore Generale, Cdp Investimenti Sgr. Tra il 1990 e il 2002 ha lavorato in Imi, e in Mediocredito Centrale ed è stato Cfo di Kyneste (Gruppo Capitalia). E’ stato Consigliere di amministrazione di Sofipa Spa e Mc Gestioni Sgr.dal 2002 si occupa di Sgr e fondi immobiliari. Fino al 2007 è stato Direttore Generale di Fimit Sgr dove ha curato avvio e gestione di fondi immobiliari quotati e riservati ad investitori qualificati. Tra il 2008 e il 2010 è stato A.d. Di Europa Risorse Sgr (Doughty Hanson Uk) e Garda Sgr. Dal 2010 è Direttore Generale di Cdp Investimenti Sgr, Società controllata da Cassa Depositi e Prestiti, che gestisce il Fondo Investimenti per l’Abitare (2 mld euro) attivo nel social housing e il Fondo Investimenti per le Valorizzazioni (750 mln euro), destinato ad investimenti in immobili provenienti da enti pubblici. Giovanni D´onofrio Responsabile Gestione e Sviluppo Fiv, Cdp Investimenti Sgr. È in Cdp Investimenti Sgr dal 2009 dove ha partecipato allo startup dell’attività operativa di investimenti della Sgr ed oggi è Responsabile del team di gestione del Fondo di Valorizzazione immobili pubblici (portafoglio 750 mln euro). Ha esperienza pluriennale in ambito immobiliare maturata presso Ipi a Torino (Gruppo Fiat), e presso il gruppo americano Hines a Milano, dove ha gestito operazioni di sviluppo complesse di rilevanza internazionale. Ha svolto docenze presso il Master in Real Estate del Politecnico di Milano, ha ricoperto ruoli di rappresentanza della Sgr presso organi consultivi di alcuni fondi immobiliari. Béatrice Jullien membro Supplente Ecole d’Architecture Paris‐belleville Frenak & Jullien Architectes. È professore di progettazione alla Ecole d’Architecture di Paris‐belleville. Dopo essersi formata a Parigi e alla Architectural Association di Londra, ha trascorso un anno a Roma come borsista alla Villa Medici. Dal 2000 condivide lo studio con Catherine Frenak, continuando a realizzare una serie di progetti di architettura dedicati in particolare ai musei e agli allestimenti, come quelli per il musée de l’armée, hôtel des Invalides, Paris, 2005 et 2014, il Familistère de Guise, 2010‐2014; il Musée des Beaux Arts de Picardie, 2015; la caverne du Dragon, musée du chemin des Dames, 2017. Francesco Garofalo membro Supplente Università G. D’annunzio di Chieti‐pescara. È architetto a Roma (Garofalo Miura Architetti), e professore di progettazione alla facoltà di Architettura di Pescara. Ha lavorato con Richard Burdett alla Biennale di Architettura del 2006 ed è stato curatore del Padiglione Italiano nel 2008. Si è occupato di numerosi concorsi di progettazione tra cui quelli che hanno portato alla costruzione della Chiesa di Richard Meier e del Museo Maxxi a Roma. Il concorso Progetto Flaminio in sintesi Le Novità - Il concorso presenta una serie di caratteri innovativi che lo distinguono dai precedenti concorsi di architettura fino ad ora banditi in Italia. Le candidature sono libere, non essendo il concorso regolato dal Codice degli appalti: esse sono presentate in base a un curriculum progettuale e a una proposta. Il concorso infatti viene bandito da un soggetto privato, Cdp Investimenti Sgr, sulla base di accordi programmatici e urbanistici raggiunti con l’Amministrazione Comunale. La composizione della giuria è nota in anticipo, come di regola avviene all’estero. Un gruppo di lavoro, coinvolto dalla scrittura del bando, ha opererato una selezione tra le candidature; la giuria ha selezionato il vincitore. È importante sottolineare che i sei finalisti hanno ricevuto un compenso per il loro lavoro (24.000 Euro): un sistema premiante nei confronti degli studi partecipanti, innovativo per i concorsi italiani e allineato alle consuetudini internazionali. Inoltre, il funzionamento del concorso è ispirato al meccanismo europeo del Mep (Mandats d’etude paralleles) in cui la giuria interagisce con i concorrenti nel corso della elaborazione del progetto. In questo dialogo, oltre che nel programma consegnato ai sei finalisti, sono inseriti i contenuti di una lunga fase di ascolto della cittadinanza che ha caratterizzato la preparazione del concorso. L´area di concorso e la sua storia - L’area di concorso si trova a un chilometro da Porta del Popolo e dal centro storico della città, ed è circondata da importanti strutture architettoniche del Xx secolo: il Foro Italico, il Villaggio Olimpico del 1960, il Parco della Musica di Renzo Piano, il Museo Maxxi di Zaha Hadid che sorge sul fronte opposto della strada. Rimasta di carattere pressoché extraurbano e agricolo fino alla fine del ´800 – gli antichi Prata Flaminia – nei primi del ´900 l´area inizia ad essere interessata da alcuni insediamenti industriali come il complesso delle officine per la Società Automobili "Roma". Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale la costruzione viene convertita in stabilimento per la produzione di munizioni e armi, con la denominazione di Regia Fabbrica d´Armi. L´area di concorso e tutte le aree adiacenti all´attuale via Guido Reni vengono destinate a scopi militari. Con la fine della guerra l´area inizia un lento processo di ulteriore trasformazione. All´inizio degli anni ´30 via Guido Reni diviene l´asse del tridente Flaminio, di cui viene confermata la natura prevalentemente residenziale. Negli anni ´50 l´impianto militare muta la sua denominazione da Regia Fabbrica d´Armi a Stabilimento Militare Materiali Elettronici di Precisione e rimane in uso fino agli anni ´90. All´inizio del nuovo millennio, con la realizzazione del Parco della Musica e poi del Museo nazionale delle Arti del Xxi secolo – che insiste anch´esso su una parte delle ex caserme – l´intero quartiere si dota di importanti infrastrutture culturali che ne indirizzano e completano la nuova vocazione urbana. Calendario di Progetto Flaminio Fase 1 23 dicembre 2014 Avvio del concorso (pubblicazione del bando ). 26 febbraio 2015 Termine per la consegna degli elaborati prima fase. 9‐10 marzo 2015 Selezione dei 6 gruppi finalisti. Fase 2 23‐24 marzo 2015 Incontro dei 6 candidati con la Giuria e sopralluogo. 27‐28 aprile 2015 Confronto intermedio dei 6 candidati con la Giuria. 16 giugno 2015 Termine per la consegna degli elaborati seconda fase. 22‐23 giugno 2015 Presentazione dei 6 progetti alla Giuria e selezione vincitore. Www.progettoflaminio.it  L´assessore Giovanni Caudo ha dichiarato : « Molte capitali europee realizzano nuovi quartieri e ne fanno occasione di sperimentazione architettonica e urbanistica, veri e propri laboratori a cielo aperto di ideazione e costruzione della città contemporanea e soprattutto di ricerca del rinnovato rapporto tra spazi pubblici e privati e della forma da dare alla città pubblica. A Roma negli anni si sono costruiti interi quartieri in alcuni casi con qualche migliaio di abitanti, nel complesso è come se si fosse realizzata una intera città di medie dimensioni ma in assenza di qualsiasi tensione di innovazione e di ricerca della qualità. Il risultato più evidente è il ricorrere ripetitivo di tipologie residenziali tutte uguali sia che si attraversi la città a Nord che ad Est, in alcuni casi sono proprio gli stessi materiali e finiture, come i balconi, a ripetersi senza alcuna ricerca progettuale. La città più bella del mondo è stata sfregiata nella foga costruttiva di una edilizia di bassa qualità. Il progetto Flaminio, il concorso internazionale per il quartiere della Città della Scienza, che oggi si conclude con l’individuazione del vincitore, rappresenta anche per questo una forte discontinuità con il passato. Roma che nella sua storia urbana annovera momenti di vera innovazione architettonica e urbanistica, si pensi alla palazzina romana e all’uso che se ne fece a partire dal Piano regolatore del 1931 o ai quartieri dell’Istituto case popolari che sono ancora oggi oggetto di studio nelle principali università europee, merita di ritornare ad essere luogo di sperimentazione e di ricerca sulla forma della città contemporanea. Anche per questo siamo contenti di aver condizionato lo sviluppo del quartiere alla procedura del concorso di progettazione, non un concorso di idee ma un concorso finalizzato all’incarico di progettazione del master plan di tutto l’intervento, della parte pubblica di quella privata. Il committente proprietario dell’area, cassa depositi e prestiti investimenti, ha colto con noi questa sfida e siamo particolarmente orgogliosi del percorso che abbiamo realizzato insieme. Un modello di concorso che ha visto la giuria accompagnare i sei gruppi selezionati e il coinvolgimento dei cittadini e degli abitanti del Flaminio. Dare forma alla città contemporanea significa individuare la qualità dello spazio pubblico in rapporto alle soglie che si frappongono tra interno domestico ed esterno pubblico, ma significa anche costruire una trama di spazi che i cittadini possono sentite propri, luoghi da vivere quotidianamente. Se questo intervento si colloca poi in un’area come quella del Flaminio fortemente caratterizzata dalla presenza di edifici e di complessi urbani che ne segnano il profilo pubblico e la vocazione internazionale, si capisce bene che il laboratorio di sperimentazione che abbiamo aperto a Guido Reni ha anche un significato che va oltre Roma. Guido Reni non sarà un’eccezione, già oggi nella delibera della ex fiera abbiamo prescritto lo stesso modello così come in altri contesti anche di attuazione diretta. La qualità architettonica e urbana diffusa è il nostro obiettivo dentro a una visione della città di domani che non dimentica le sue radici e che fa del rapporto tra memoria e contemporaneità la cifra unica e specifica di Roma». Cdp Investimenti Sgr società soggetta all’attività di direzione e coordinamento di Cassa Depositi e Prestiti Spa, gestisce alcuni fondi immobiliari di tipo chiuso riservati ad investitori istituzionali. Nell’ambito di tali fondi vi è il Fondo Investimenti per le Valorizzazioni (Fiv, 750 mln euro) che detiene la proprietà dell’area oggetto del presente concorso internazionale. Il Fiv ha l’obiettivo di acquisire immobili già appartenenti a soggetti pubblici e di procedere al successivo sviluppo degli stessi in funzione della loro valorizzazione e dismissione, assicurando un rendimento ai sottoscrittori del Fondo. Il Fiv è fondo multicomparto proprietario oggi di un portafoglio di 68 immobili di provenienza pubblica, destinati prevalentemente alla valorizzazione nel medio‐lungo termine. Lo Stabilimento di Macchine Elettriche e di Precisione di via Guido Reni è tra gli immobili più rappresentativi del portafoglio ed è stato acquisito dal Demanio nell’ambito di una operazione straordinaria di compravendita, perfezionata a dicembre 2013. Una descrizione di ciascun immobile che compone il portafoglio è consultabile presso il sito istituzionale della Sgr, nella sezione dedicata. Così Marco Sangiorgio (Direttore Generale, Cdp Investimenti Sgr) “ Completati gli adempimenti urbanistici che spettano all’amministrazione della Città, con l’ascolto dei cittadini e il concorso per il masterplan, vogliamo innovare gli strumenti per progettare la città contemporanea”. Www.cdpisgr.it    
   
 

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