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Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Giugno 2015
 
   
  GLI EURODEPUTATI DISCUTONO IN VISTA DEL CONSIGLIO

 
   
  europeo Bruxelles, 25 giugno 2015 - Le soluzioni per aiutare la Grecia e affrontare la crisi migratoria nel Mediterraneo sono state ampiamente discusse dai deputati nel corso della sessione plenaria del 24 giugno. Il dibattito si è svolto in vista del Consiglio europeo del 25-26 giugno durante il quale i leader europei dovranno trovare una serie di accordi su queste questioni. Il rappresentante del Consiglio Zanda Kalnina-lukaševica si è espressa sulla crisi migratoria: "In queste casi non ci sono mai delle soluzioni rapide. Possiamo certamente trovare una soluzione a lungo termine, ma questa può essere trovata solo attraverso un approccio omnicomprensivo messo in atto passo dopo passo. Le discussioni che si terranno domani al Consiglio europeo saranno il prossimo passo nell´attuazione di questo approccio". Il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans ha sottolineato la necessità di trovare un accordo sulla Grecia alla fine di questa settimana. "Dobbiamo trovare una soluzione per il popolo greco che sta soffrendo, stiamo lavorando per loro". Manfred Weber europarlamentare tedesco del Partito popolare europeo ha espresso la sua opinione sulla situazione in Grecia: "La Grecia ha bisogno di un piano per uscire dalla spirale negativa che sta vivendo. Per questo motivo chiediamo un programma che permetta alla Grecia di fornire una prospettiva di lungo termine ai suoi cittadini e allo stesso tempo di rimborsare i suoi debiti". Il Presidente del Gruppo dei socialisti Gianni Pittella ha chiesto espressamente che l´accordo con la Grecia sia raggiunto il prima possibile: "Che cosa stiamo aspettando? Sarebbe ridicolo mettere in discussione il futuro dell´Euro e dell´Eurozona per un innalzamento di qualche punto percentuale dell´Iva per i ristoranti". Syed Kamall, conservatore inglese, ha criticato l´approccio dell´Ue verso la Grecia facendo notare come la risposta è sempre stata ´più europa´ e ´più regole´ invece che ´più soluzioni´. Riguardo alle recenti proposte della Commissione sulla politica migratoria dell´Ue ha aggiunto: "Alcuni stati membri potrebbero fare di più, ma proporre un sistema basato sulle quote è stato chiaramente un errore". Anche il liberale belga Guy Verhofstadt si è espresso a proposito della Grecia: "È assolutamente necessario trovare una soluzione che riesca a cambiare il sistema sociale greco. Ma questo non sta succedendo. Non con l´accordo attuale". L´europarlamentare greco Dimitrios Papadimoulis del gruppo Gue/ngl ha dichiarato: "Dobbiamo trovare una soluzione sostenibile nel lungo periodo che sia basata su delle responsabilità condivise". "Credo ci siano alcuni Stati membri e alcuni elementi della Bce che vogliono che la Grecia fallisca e lasci la zona Euro. Questo è un atteggiamento del tutto irresponsabile. In questa maniera si aprirebbe la strada a coloro che in questo parlamento prosperano sulla paura e potrebbero solo trarre beneficio da questa catastrofe", ha ammonito l´eurodeputato belga e membro del gruppo Verdi/ale Philippe Lamberts. Paul Nattall deputato inglese del Gruppo Europa della Libertà e della Democrazia diretta ha riassunto quali fossero secondo lui i tre punti fondamentali sui quali il Consiglio europeo discuterà: "In che maniera l´Unione europea risolverà la questione migratoria, l´accordo sul Ttip e chiaramente la Grecia". Nattall ha anche avvertito i suoi colleghi del rischio che lo Stato islamico stia usando la crisi nel mediterraneo per preparare futuri attacchi terroristici. L´eurodeputata francese Marine Le Pen del gruppo recentemente creato Europa delle Nazioni e della Libertà si è espressa così sulla situazione greca: "State chiedendo ai greci di dire un altro ´sì´ a questa austerità insostenibile. Qeulla che state imponendo contro il volere dei cittadini greci è praticamente schiavitù del debito". Per i ´Non iscritti´ è intervenuto il parlamentare greco Konstantinos Papadakis: "L´accordo tra il governo greco e i suoi creditori porterà con sé una nuova serie di misure durissime che non faranno altro che andare nella direzione di quelle adottate dai precedenti governi".  
   
 

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