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Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Giugno 2015
 
   
  OSSERVAZIONI DEL COMMISSARIO UE JOUROVá DOPO IL LANCIO DELLA PROTEZIONE DEI DATI REGOLAMENTO TRILOGO

 
   
  Bruxelles, 25 giugno 2015 - Signore e signori, Oggi inviamo un messaggio forte al Consiglio europeo di domani sul mercato unico del digitale: Siamo sulla buona strada per adottare la riforma della protezione dei dati nel 2015. La riforma della protezione dei dati è un elemento fondamentale del mercato unico digitale e porta benefici ai cittadini e alle imprese. Essa garantirà un elevato livello di protezione dei cittadini. Sarà dotare loro di esercitare i loro diritti fondamentali nel mondo digitale. Ciò consentirà di aumentare la loro fiducia nell´economia digitale. Sarà anche un bene per le imprese e l´innovazione. Essa fornirà alle aziende regole moderne comuni che si applicano a tutti i servizi che forniscono nell´Ue. Sarà anche farla finita con formalità inutili, come le procedure di notifica, ridurre i costi e applicare concetti moderni come privacy by design e l´approccio basato sul rischio. Sarà tecnologicamente neutrale e non chiudere la porta a future innovazioni. Mi congratulo con la Presidenza e il Ministro della Lettonia Rasnacs personalmente l´orientamento generale sul regolamento, e auguro tutto il meglio per la presidenza lussemburghese di concludere con successo i negoziati sia sul regolamento e la direttiva della polizia. E vorrei ringraziare i relatori l´onorevole Albrecht e la sig.Ra Lauristin per il loro duro lavoro. Come ha detto l´onorevole Albrecht in precedenza, ci sono più punti che abbiamo in comune di punti che ci dividono. Il Parlamento europeo, la Commissione e il Consiglio tutti d´accordo su una serie di elementi critici che sono alla base di questa riforma. Un unico insieme di norme in materia di protezione dei dati, validi in tutta l´Ue. Non 28. Diritti rinforzati per mettere la gente torna in controllo sui loro dati. Le stesse regole per le imprese dell´Ue e al di fuori dell´Ue. Un meccanismo di sportello unico forte ed efficace per semplificare la vita delle imprese e dei cittadini. Ultimo ma non meno importante, siamo tutti d´accordo che la direttiva sulla protezione dei dati 1995 è il livello minimo di protezione dei dati di cui abbiamo bisogno per garantire in questo esercizio di riforma. Mi aspetto discussioni approfondite su altri aspetti della riforma, come ad esempio sul consenso esplicito e di ulteriore elaborazione incompatibile. Ma sappiamo che sui fondamentali, che vediamo negli occhi. Signore e signori, abbiamo sentito da parte del Consiglio, il Parlamento e la Commissione. Cerchiamo quindi ora ascoltiamo direttamente dai cittadini. Secondo una nuova indagine Eurobarometro sulla protezione dei dati pubblicati oggi, la diffusione della tecnologia digitale ha continuato ad un ritmo straordinario dalla nostra ultima indagine nel 2011. Ma i cittadini hanno ancora seri interrogativi circa le conseguenze dei loro dati vengono raccolti, elaborati e utilizzati. In primo luogo: Solo il 15% sentono di avere il controllo completo sulle informazioni che forniscono on-line; una persona su tre (31%) pensano di avere alcun controllo su di esso a tutti. E ´qui che la fiducia in ambienti digitali è perduto! Sei intervistati su dieci dicono che non si fidano le aziende online (63%) o le compagnie telefoniche ei provider di servizi Internet (62%). E la nostra riforma può ripristinare questa fiducia, ma di restituire il controllo sui dati delle persone. In secondo luogo: Nove su dieci europei (89%) dicono che è importante per loro avere gli stessi diritti e tutele oltre le loro informazioni personali, indipendentemente dal paese in cui ha sede l´autorità o società privata che offre il servizio. Vorrei anche ricordare che: Sette persone su dieci sono preoccupati per il loro informazioni che vengono utilizzate per uno scopo diverso da quello che è stato raccolto per. Due terzi delle persone trovano importante essere in grado di trasferire dati personali verso un nuovo fornitore di servizi on-line. Questo significa, avere il diritto di ´portabilità dei dati´. Questi risultati mostrano chiaramente che la riforma della protezione dei dati è più urgente oggi come lo era tre anni fa, quando la Commissione ha prima presentato la proposta. L´uso di Internet è aumentato ulteriormente, e così ha la consapevolezza della gente così come la preoccupazione circa le sfide per la privacy. La fiducia è la chiave, e si traduce in euro e centesimi. Abbiamo bisogno di ricostruire, in modo che il nostro mercato unico digitale per avere successo. In conclusione, sosterremo i co-legislatori nel corso dei triloghi in modo che il pacchetto di protezione dei dati diventa una realtà il più presto possibile. Sono fiducioso che ora siamo in grado di consegnare i nostri nuove regole sulla protezione dei dati presso l´Unione europea entro la fine di quest´anno.  
   
 

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