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Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Giugno 2015
 
   
  POSTE: DECISIONE CHIUSURA UFFICI NON È DELLA REGIONE LOMBARDIA

 
   
  Milano, 25 giugno 2015 - "La decisione di chiudere alcuni uffici e di razionalizzare il servizio di altri è di Poste Italiane e non di Regione Lombardia, che non ha ovviamente alcuna possibilità di obbligare un´azienda a modificare le proprie scelte. Questo Piano, peraltro, applica un decreto ministeriale del 2008, aggiornato da una recente delibera dell´Agcom (2014), per cui i margini di intervento erano molto stretti. Da parte nostra abbiamo fatto il possibile per ridurre l´impatto di questa decisione, ottenendo la rinuncia a chiudere 15 sedi su 61. Credo sia un buon risultato". E´ quanto afferma il sottosegretario alle Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione negoziata della Regione Lombardia Daniele Nava. "E´ stato solo grazie all´impegno di Regione Lombardia - aggiunge Nava - che il Piano di tagli e razionalizzazioni è stato prima sospeso e poi in parte modificato. I criteri in base ai quali sono state chieste a Poste Italiane le modifiche al Piano (presenza di sportelli bancari, distanza dall´Ufficio postale più vicino e trasporto pubblico) sono stati condivisi all´unanimità dal Tavolo regionale e non hanno nulla a che fare con considerazioni politiche, che pure qualcuno ha tirato in ballo impropriamente". "E´ stato fatto tutto il possibile - conclude Nava - per salvaguardare gli uffici postali della Lombardia e per venire incontro alle esigenze segnalate dagli amministratori locali. Già ieri avevo auspicato di evitare campanilismi e guerre tra poveri, che non giovano a nessuno. Rinnovo questo invito sperando che sia maggiormente ascoltato".  
   
 

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