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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Aprile 2007
 
   
  NON AUTOSUFFICIENTI A PADOVA. ASSESSORE REGIONALE SU NUOVI MODI ACCESSO A STRUTTURE RESIDENZIALI:“RASSICURO GESTORI CENTRI SERVIZIO: SARA’ UNA RIFORMA ACCOMPAGNATA”

 
   
  Padova, 18 aprile 2007 - “Rassicuro i gestori dei centro di servizio, delle strutture residenziali per le persone non autosufficienti che hanno espresso alcuni timori nei confronti del ‘rivoluzionario’ provvedimento regionale sulle ‘impegnative di residenzialità’. La riforma avviata dalla Regione Veneto sarà una riforma ‘accompagnata’ e i gestori, in particolare quelli delle piccole strutture, non saranno certo abbandonati a loro stessi ma affiancati e seguiti dalla Regione”. Lo ha detto ieri a Padova, l’Assessore regionale alle politiche sociali nel corso di un incontro che si è tenuto stamani a Padova, nella sede dell’istituto Configliachi, alla presenza di numerosi rappresentanti delle strutture residenziali della provincia padovana e di esponenti dei Comuni e delle Aziende Ullss. L’esponente del governo veneto ha ricordato che il contributo finanziario della Regione per sostenere la spesa sociosanitaria delle cure e dell’assistenza nelle strutture residenziali per anziani non autosufficienti, finora assegnato alle strutture stesse (sono oltre trecento nel Veneto) sarà assegnato dal 1° luglio 2007 al cittadino interessato il quale potrà anche scegliere il centro di servizio dove essere ospitato, purchè la struttura sia accreditata a livello regionale. Questa è una delle novità più importanti – la prima in assoluto in Italia - delle innovazioni decise dalla Giunta regionale con la deliberazione sul piano di residenzialità approvata il febbraio scorso e che prevede un nuovo sistema di accesso alle strutture residenziali extraospedaliere da parte degli anziani non autosufficienti. “Con questo provvedimento – ha spiegato - il Veneto porta a compimento un processo di svolta per il sistema dei servizi residenziali per gli anziani non autosufficienti. Mettiamo al centro delle politiche sociosanitarie del Venete la persona e i suoi bisogni di cura e assistenza, adeguati all’aumento della popolazione anziana, e a criteri innovativi di libertà di scelta della struttura dove andare da parte dell’anziano stesso, che diventa titolare dell’ ‘impegnativa di residenzialità’, unico titolo riconosciuto per avere accesso all’assistenza nelle strutture residenziali”. Il provvedimento regionale si riferisce alla delibera n. 457 del 27 febbraio 2007 con il quale il governo veneto ha deciso le “impegnative di residenzialità per l’assistenza sociosanitaria alle persone non autosufficienti”, con le quali si supera l’abbinamento tra posto letto e quota di rilievo sanitario e che vengono emesse dalle Aziende Ullss sulla base della gravità della situazione sociosanitaria e in base al regolamento unico di accesso, valido per tutto il Veneto. Si tratta di oltre 23 mila posti (“impegnative”). Gli aventi diritto al contributo sono valutati attraverso la scheda S. Va. M. A. Che ‘misura’ il bisogno assistenziale del cittadino con criteri uniformi su tutto il territorio regionale. L’assessore ha ricordato che la Regione ha in procinto un riaggiornamento della schema di valutazione S. Va. M. A. E l’ individuazione in modo univoco su tutto il territorio delle voci che compongono la quota sociale della retta (in pratica parte alberghiera) per favorire l’equità di trattamento degli ospiti in tutte le strutture. “Il Veneto - ha detto - per il 2007 ha assegnato a bilancio per la residenzialità dei non autosufficienti l’importo di 416 milioni di euro (con 16 milioni di euro in più rispetto al 2006) con un trend di spesa (composta anche da risorse regionali proprie) in continuo aumento dal 2000 quando era di 225 milioni di euro. Il valore delle quote di rilievo sanitario è tra i più alti d’Italia, con una retta media procapite di oltre 52 euro e a livello nazionale è del 2,6% dei posti letto sul totale della popolazione anziana che, nel Veneto, è di circa 900 mila persone”. Le Aziende Ullss predisporranno, a realizzazione della delibera regionale, un registro unico della residenzialità, e rilasceranno l’impegnativa di residenzialità ai cittadini. Il provvedimento della Regione andrà inserito nel piano locale della non autosufficienza “perché - ha concluso l’Assessore - bisogna responsabilizzare sempre di più le Conferenze dei Sindaci nella realizzazione dei piani di zona”. .  
   
 

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