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Notiziario Marketpress di Venerdì 03 Luglio 2015
 
   
  VALLE D’AOSTA: LE FUNIVIE DEL MONTE BIANCO SONO ESLUSIVAMENTE DI PROPRIETÀ REGIONALE

 
   
   Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, risponde alle critiche pervenute nel pomeriggio di oggi, venerdì 26 giugno, da una forza politica sulla proprietà delle nuove Funivie del Monte Bianco. «All’inizio degli anni 2000, il demanio statale, in attuazione alla norme statutarie, ha trasferito la proprietà degli impianti alla Regione, che si è assunta l’onere di avviare il piano di rinnovo dell’infrastruttura, anche nell’obiettivo di adeguarla alla normativa tecnica nazionale – dichiara il Presidente. – Nel 2010, da un’intesa Stato-regione sulle grandi opere nazionali, siglata a Roma il 9 luglio, ne è derivato il progetto di riammodernamento». «Le attuali Funivie del Monte Bianco - aggiunge Rollandin - sono quindi interamente proprietà della Regione Valle d’Aosta che ha dato in concessione la gestione dell’impianto, mantenendo però di fatto, attraverso la finanziaria regionale, il controllo e il governo dell’intera Società, nella quale Finaosta detiene il 50,01 per cento del capitale azionario. In questa ottica, le deliberazioni inerenti fatti strategici dell’attività sono stati sottratti alla competenza del Consiglio di amministrazione e attribuiti all’assemblea, e quindi alla Finaosta. Così come la Finaosta delibera, in virtù della sua posizione di controllo, in ordine alla distribuzione di eventuali utili o riserve». «Proprio per non procurare un arricchimento patrimoniale ai soci di minoranza – prosegue Rollandin – invece che agire per il tramite di contributo in conto impianti, come di norma viene fatto per il sostegno degli investimenti funiviari, la Regione ha deciso di realizzare la costruzione di nuovi impianti mantenendone la proprietà e affidandone, per suo conto, la realizzazione al concessionario Funivie Monte Bianco». Rollandin conclude quindi sottolineando che «come già più volte ribadito, Skyway fa quindi parte delle grandi opere strategiche nazionali, volte alla modernizzazione e allo sviluppo del paese Italia. Il suo finanziamento verrà quindi in parte coperto dall’intervento dello Stato.»  
   
 

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