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Notiziario Marketpress di Lunedì 06 Luglio 2015
 
   
  FONDAZIONE PIEMONTESE PER LA RICERCA SUL CANCRO, ISTITUTO DI CANDIOLO

 
   
  Torino, 6 luglio 2015 - "In meno di dieci anni, la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro di Candiolo ha prodotto grandissimi risultati: oggi la Fondazione, che si costituì con la legge regionale 7/2008 (relatore Nino Boeti) rappresenta un´eccellenza della sanità piemontese, ha raggiunto l´obiettivo di trasformarsi in Irccs (Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico): credo sia venuto il momento di avviare una nuova fase". Lo ha detto l´Assessore alla sanità della Regione, Antonio Saitta, intervenendo questa mattina a Candiolo alla presentazione del bilancio sociale dell´Istituto, alla presenza tra gli altri della Presidente della Fondazione, donna Allegra Agnelli. "La Regione è disponibile a sciogliere la Fondazione “pro Irccs” che dal 2008 ci vede presenti con il 50% delle quote e a disegnare una nuova fase in cui Candiolo opera come presidio all´interno della rete degli ospedali piemontesi. Per ora - ha aggiunto l´assessore - si tratta solo di un’intenzione che occorre approfondire nei suoi risvolti giuridici, gestionali, patrimoniali. Di certo la nuova fase vedrà la Regione impegnata a rispettare gli impegni assunti all’atto della creazione della Fondazione e, in particolare la piena integrazione del presidio nella rete ospedaliera del Piemonte ed il potenziamento delle relazioni e della collaborazione con le nostre reti cliniche, in particolare con la rete oncologica". "La scelta del 2008 era stata opportuna per una serie di motivi: Candiolo era un presidio del Mauriziano e bisognava gestire il trasferimento della gestione e del personale, la Regione Piemonte inoltre doveva garantire lo sviluppo e l’integrazione del presidio nella rete degli ospedali regionali ai fini del suo riconoscimento a Irccs. Oggi -commenta Saitta -la funzioni di regolazione del sistema sanitario regionale, in cui la Regione svolge compiti di programmazione e di controllo diretto su tutti i presidi (e su tutti i soggetti erogatori pubblici e privati) rendono poco opportuno il mantenimento di un ruolo di “comproprietario” di uno dei più importanti ospedali oncologici italiani" Saitta ha espresso soddisfazione per l’elevato numero di contribuenti- 235mila- che hanno destinato all’Istituto di Candiolo il 5 per mille dei loro redditi.  
   
 

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