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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Aprile 2007
 
   
  CTI CONCLUDE LA CAUSA QUI TAM CON IL GOVERNO; CHIESTO IL RISARCIMENTO DEI DANNI AL CONSULENTE PER I RIMBORSI A MEDICARE

 
   
  Seattle e Bresso - 18 aprile 2007 - Cell Therapeutics, Inc. Ha annunciato oggi di aver definito la risoluzione di tutte le richieste governative emerse da un’indagine del Dipartimento di Giustizia in merito ai rimborsi supplementari effettuati da Medicare a medici che avevano prescritto il farmaco antitumorale Trisenox. Come parte della risoluzione, il Dipartimento di Giustizia ha ritenuto Cti indenne da ogni responsabilità sulle materie oggetto dell’indagine, incluse le rivendicazioni asserite in una causa qui tam. I termini della risoluzione non contengono ammissioni di illeciti compiuti da parte di Cti. Le richieste in questione, che sono state oggetto di indagine a partire da agosto 2004, si riferiscono a prescrizioni del farmaco Trisenox fatte da medici per alcuni usi al di fuori della sua indicazione terapeutica specifica. Cti aveva annunciato l’indagine governativa in un documento depositato alla Sec nel 2004, collaborando pienamente all’indagine. Cti aveva trasferito tutti i diritti, titolo ed interessi in Trisenox a Cephalon nel mese di luglio 2005. James A. Bianco, M. D. , Presidente e Amministratore Delegato ha affermato “Eravamo orgogliosi di introdurre un trattamento importante e potenzialmente salvavita per i pazienti affetti da leucemia promielocitica acuta (Apl) recidivata e, più recentemente, per i pazienti alla prima diagnosi di Apl, e siamo delusi dal fatto che il governo abbia scelto di ignorare i benefici che la terapia può portare ai pazienti affetti da questo tumore che colpisce il sangue”. L’accordo di risoluzione prevede che Cti paghi alla Procura degli Stati Uniti (Usao) un unico importo di 10,5 milioni di dollari oltre agli interessi maturati dalla data di raggiungimento dell’accordo di massima, per risarcire Medicare degli esborsi extra che aveva dovuto sostenere rimborsando prescrizioni mediche relative a Trisenox per usi al di fuori della sua indicazione specifica. Tali usi erano stati ritenuti, dal governo, non propriamente rimborsabili secondo le linee guida di Medicare. Cti aveva già accantonato il relativo esborso in bilancio, nel quarto trimestre 2006. Come conseguenza, e come precedentemente comunicato, Cti ha fatto causa a Lash Group, adducendo che Lash Group diede a Cti una consulenza professionalmente negligente sulle modalità di rimborso a Medicare, cosa che ha dato origine alle accuse di responsabilità nei confronti di Cti, chiedendo pertanto di far rispettare l’accordo con Lash Group ed ottenere il risarcimento dei danni subiti. In definitiva, Cti ha concluso la causa con il governo per evitare qualsivoglia incertezza, costo o confusione che possono derivare dal protrarsi della controversia per un prodotto che Cti non possiede nè vende più. La risoluzione di questa pendenza consente a Cti di concentrarsi sulla sua missione primaria, lo sviluppo di farmaci per pazienti affetti da tumore. Cti ha attualmente due farmaci antitumorali in fase avanzata di studio clinico. .  
   
 

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