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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Luglio 2015
 
   
  DISCORSO DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA, JEAN-CLAUDE JUNCKER SULLA REVISIONE DEL LETTONE PRESIDENZA E PRIMA DEL VERTICE EURO SULLA GRECIA

 
   
   Strasburgo, 8 luglio 2015 - Signor Presidente, Signora Presidente del Consiglio, Signore e signori, [Bilancio della Presidenza Lettone] Vorrei rendere un sentito omaggio ai risultati della presidenza lettone. Come hai detto tu stesso, signora Presidente del Consiglio, questa è stata la prima presidenza di Lettonia. Che esperienza e che spettacolo questo è stato per la prima presidenza. Grazie, a nome dell´Europa. Io credo che avete fatto un lavoro esemplare e vi affido per quello che avete raggiunto. In particolare, vorrei ringraziarvi per affrontare con successo una serie di proposte che la Commissione ha introdotto poco prima dell´inizio della sua Presidenza o durante questo periodo, in particolare relativi al piano di investimenti. Che bella collaborazione dalla presidenza, e quindi il Consiglio e il Parlamento europeo, per portare questo ambizioso progetto a termine con successo nel giro di pochi mesi. Nel rendere omaggio a te sto anche rendere omaggio al Parlamento, che ha fatto un passo al piatto quando necessario. Ispirato da una presidenza ambiziosa, la Commissione non ha perso tempo nel presentare una serie di proposte, alcune delle quali si è appena citato: l´unione di energia, l´unione dei mercati dei capitali, l´unione digitale - tutto questo era possibile perché la Commissione ha ritenuto supportato da una presidenza che ha fissato in alto le sue attrazioni. Vorrei raccomandare le vostre abilità di negoziazione. E ´vero che l´entrata in vigore del trattato di Lisbona ha portato alcuni cambiamenti nel ruolo di primi ministri e ministri degli esteri. Ora abbiamo una presidenza permanente del Consiglio, in modo che il primo ministro non ha più di presiedere i Consigli europei. Abbiamo un alto rappresentante che presiede il Consiglio Affari esteri. Abbiamo una presidenza permanente dell´Eurogruppo, che alleggerisce un po ´l´onere per i ministri delle Finanze. Come avrei apprezzato queste condizioni durante la mia presidenza finale come Primo Ministro del Lussemburgo, quando ho dovuto presiedere il Consiglio europeo, Ecofin e l´Eurogruppo. Così mi creda, so che i vincoli, gli alti e bassi di una presidenza. È tirato fuori con un tocco, e vorrei rendere omaggio alle vostre molte capacità di negoziazione e in particolare per il lavoro esemplare e distinto dal rappresentante permanente. Siamo i primi ministri e presidenti possono essere dei geni, ma senza quelli che fanno il vero lavoro non siamo nulla. Quindi vorrei anche rendere omaggio qui all´eccellente servizio civile lettone. [Situazione in Grecia] Questa sera avremo un altro Consiglio europeo sulla Grecia. E a questo proposito vorrei spendere due parole veloci. Ho letto sulla stampa nazionale tedesca che ´Juncker è scomparsa´. Vorrei avvertire di non gioire troppo presto. Non ho fatto alcuna dichiarazione sul referendum greco sia Domenica sera o ieri. A volte che deve essere permesso, e alcuni altri farebbe bene a fare altrettanto - e questo include i disturbatori troppo - a riflettere prima di parlare. Io non scomparire, parlo per la prima volta sul tema del referendum greco al Parlamento europeo. Questa è la casa della democrazia. Interviste veloci con la stampa non può sostituire qualsiasi dibattito al Parlamento Europeo. O noi rispettiamo il Parlamento europeo, o diamo interviste veloci. Io sono qui, nel Parlamento, perché è qui che io porto la responsabilità e questo è dove riporto a. E vorrei anche dire quanto segue. Non voglio iniziare con questo, ma devo dire che all´inizio il comunque. Il ruolo della Commissione europea sul tema della Grecia è stata pesantemente criticata in alcuni Stati membri, soprattutto in quelli in cui la stessa lingua è parlata come quella che sto usando in questo momento. Il Parlamento vuole avere una Commissione politica, nel qual caso la Commissione deve anche essere permesso di esprimersi sulle questioni politiche. O il Parlamento e altri vogliono una Commissione composta da alti funzionari. Io non sono un funzionario di alto livello. Io sono un leader politico e io comunque trovo sorprendente che tutti possano esprimere la propria opinione sul tema della Grecia e il futuro della zona euro, oltre al Presidente della Commissione. Non sarò tacere da altri. Io sono stato eletto a questa posizione. E lo stesso vale anche, vorrei subito aggiungere, al Parlamento europeo e al Presidente del Parlamento europeo. Il Presidente del Parlamento europeo partecipa spesso alle riunioni del Consiglio europeo e presenta i sentimenti, le sensibilità e le opinioni del Parlamento europeo e lo fa in un modo molto piacevole, anche se non sempre altrettanto piacevole per tutti. L´idea che il presidente del Parlamento europeo dovrebbe venire al Consiglio, fare la sua presentazione, uscire e tenere la bocca chiusa prima di essere ancora una volta consentito in, è ridicolo. Il Parlamento europeo non è tigre di carta e ha anche di esprimere pareri sulle questioni in gioco in Europa tra le riunioni del Consiglio europeo. E sono grato al Presidente del Parlamento europeo che - anche se non sempre coperto da un mandato, anche io non ho sempre che - ha molto spesso per conto del Parlamento europeo ha coinvolto nelle discussioni, a volte coraggiosamente, a volte con forza , a volte in modo persuasivo e talvolta in maniera illuminante. Il Parlamento europeo non è una tigre di carta n d il Presidente del Parlamento europeo non è zerbino. Deve fare quello che ha fatto. Ora abbiamo un ulteriore vertice europeo sul tema della Grecia, questa sera. È buono. Ora tutti dicono che dobbiamo rispettare il voto dei greci. Faccio. Ma vorrei anche capire il voto degli elettori greci, il popolo greco. Essi sono stati presentati con una domanda che non può essere chiesto. Dobbiamo discutere in dettaglio ciò che rispettando i mezzi voto greco. Ecco perché la questione è quindi importante per quello che i greci hanno detto ´no´ a. La maggior parte dei greci ha detto no ad un progetto di testo delle tre istituzioni che è stato a lungo fuori-of-date quando è stato messo ai voti. Fino Giovedi della scorsa settimana ero a intensi negoziati con il governo greco, e il primo ministro greco sa molto bene che ciò che il popolo greco sono stati presentati con a votare non è stato fino ad oggi. Nella misura in cui vi sollecitare il primo ministro greco questa sera - ho già fatto questo ultimo notte- per spiegare il voto greco a me in quanto la questione che è stata votata non è stato sul tavolo da molto tempo e tutti i soggetti coinvolti nel processo di negoziazione lo sa. Ora non è tanto una questione di perdere tempo a discutere chi ha ragione. Dobbiamo mettere il nostro piccolo ego o nel mio caso, grande ego, da una parte e affrontare la situazione ora ci troviamo ad affrontare. E la situazione è che io continuo a pensare - e sarò sempre che questo alla fine di tutti i tempi - questo è il mio appello - questa è la mia volontà - voglio evitare che una Grexit. Voglio, ora come prima, per evitare che una Grexit. Io non sono a favore di una ´Grexit´. Ci sono quelli all´interno dell´Ue che, apertamente o segretamente, stanno spingendo per la Grecia di essere espulsi dalla zona euro. Ho una certa esperienza della vita, e la vita mi ha insegnato che la risposta più semplice è spesso la risposta sbagliata. Io non sono a favore di risposte semplici. In Europa non ci sono risposte semplici. Europa significa costantemente impegnata a trovare soluzioni di compromesso - che era e rimane la nostra missione in seno alla Commissione europea. Non voglio che la Grecia - la grande nazione greca - a sentire che vogliamo buttare e la sua gente fuori dell´unione monetaria europea o fuori dell´Unione europea. Nessuno dovrebbe voler espellere i Greci. E per questo motivo la Commissione europea farà del suo meglio per garantire che il lavoro riprenderà i negoziati con la Grecia. Che tipo di Unione europea sarebbe, dove la gente improvvisamente smesso di parlare gli uni agli altri? Se le nazioni d´Europa si fermano a parlare tra di loro, l´Ue arriverà alla fine della riga. Credo che sia giunto il momento di tornare al tavolo - con il senso comune e la comprensione, e anche occasionalmente con passione, dal momento che senza passione non possiamo farcela. Ero sgomento quando la delegazione greca uscì negoziati. Non e ´come lo facciamo in Europa. In Europa negoziamo fino all´ultimo momento. Il governo greco non ha fatto che ed è stato un grave errore. Va da sé che ci sarà ancora una volta tornare al tavolo, come facciamo sempre in Europa, e dobbiamo cercare di trovare una soluzione. Non sarà possibile dare risposte subito. Se abbiamo trovato una soluzione oggi, sarebbe ancora una volta essere troppo semplice. Ma oggi noi spianare la strada per mettere le cose a posto - in trattative comuni e la comprensione reciproca e la tolleranza reciproca. Parte di questo comporta la chiamata a un arresto immediato per l´escalation nella retorica. Non accetterò - lo dico qui dove la democrazia europea ha la sua casa - che i rappresentanti delle istituzioni sono descritti come ´terroristi´ dal governo greco - e mi rifiuto soprattutto ad accettare che la Commissione e il suo Presidente devono essere descritti in questo modo . Non si può comportarsi così in Europa. Tutti hanno davvero messa tutta, la Commissione ha più di chiunque altro. Se tutti avessero messo in tanto sforzo come la Commissione e il suo Presidente allora non saremmo nella situazione in cui siamo oggi. Quindi questa sera sarà sempre di nuovo insieme, e noi faremo del nostro meglio per ottenere le cose in pista, senza distrazioni retorici rumorose, per raggiungere un accordo consensuale. Con tutto il rispetto per le opinioni espresse dal popolo greco, la Commissione desidera sapere che cosa significa questo voto. Mi hanno detto che non è un ´No´ per l´Europa. Mi hanno detto che non è un ´No´ per l´euro. Non può essere un ´No´ alle proposte delle istituzioni perché non sono più sul tavolo erano. Così mi sarebbe piaciuto una spiegazione del voto del primo ministro greco. La palla è saldamente in corte del governo greco. Oggi a Bruxelles il governo greco deve spiegare come intende andare avanti in questa debacle. Da parte sua, la Commissione europea - e il suo presidente - è disposto a fare tutto il possibile per raggiungere un accordo entro un intervallo accettabile. I greci e gli europei possono fidarsi della Commissione. Grazie!  
   
 

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