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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Luglio 2015
 
   
  SANITÀ, MARONI: NO A INTESA CON REGIONI PERCHÉ TAGLI SONO INIQUI

 
   
  Milano, 8 luglio 2015 - "Abbiamo detto ´no´ ai tagli, perché sono iniqui, non si premiano le Regioni virtuose che governano bene. Daremo a ospedali, aziende compiti precisi e valorizzeremo quelli che si comporteranno meglio, puntando sulle best practice". Ha risposto così il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni al direttore del settimanale ´Tempi´, che gli chiedeva come mai Lombardia, Veneto e Liguria abbiano detto ´no´ all´accordo col Governo sui tagli alla sanità. "Il principio dei costi standard - ha spiegato il presidente - non è stato applicato, se lo si fosse fatto, ed è anche previsto dalla Legge, si sarebbe premiato il merito e l´impegno e la capacità di fare meglio, spendendo meno". Maroni ha anche ricordato come questo principio venne applicato l´anno scorso, a luglio, (e l´accordo venne sottoscritto), quando "il Governo, applicando costi standard, non solo non tagliava nulla alla Lombardia, ma le assegnava 500 milioni in più". A dicembre, invece, è arrivata la doccia fredda, che, non solo non ha dato alla Lombardia i 500 milioni di euro promessi, ma ne ha tolti altri 200. Da qui dunque la nostra protesta, perché il modo per ridurre i costi è combattere gli sprechi, non costringere le Regioni virtuose a fare i miracoli". "Le altre Regioni - ha concluso - hanno detto di sì, perché loro ne hanno beneficiato. Il Governo taglia su principi di ingiustizia, non di competitività. Noi vogliamo la competizione. Sono pronto ad adottare qualunque altro modello, se costa meno e funziona meglio, ma dico ´no´ a tagli lineari".  
   
 

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