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Notiziario Marketpress di Venerdì 10 Luglio 2015
 
   
  CENTRO THALIA: IN BASILICATA CENSITE 95 ATTRAZIONI TURISTICHE

 
   
  Potenza - Con l’inaugurazione sabato prossimo della Via Ferrata Dolomiti Rocks, la prima via ferrata del Meridione d’Italia, salgono a 95 le attrazioni turistiche censite in Basilicata dall’Istituto Tedesco Qualità Finanza (su dati Istat e Tripadvisor 2013), che presto diventeranno 96 non appena entrerà in funzione il “macroattrattore” di Monte Cotugno-senise. Nel numero rientrano attrazioni culturali, musei, spettacoli dal vivo, Parchi letterari e naturalistici, ecc., con una valutazione media per la Basilicata pari a 4,75 (scala 1-5) e un punteggio totale ( su 93, in quanto per il Volo dell’Aquila si deve attendere l’avvio) pari a 440 punti che collocano la Basilicata al terz’ultimo posto per numero e punteggio acquisito. La via ferrata, per dislivello e difficoltà (una serie di scalette e funi d’acciaio), sarà adatta a tutti e classificabile come Eea, da definizione “sentiero attrezzato poco esposto e poco impegnativo con lunghi tratti di cammino”. Lungo queste dorsali rocciose – quasi 3,6 km di lunghezza totale, fra canali e camminamenti e passaggi verticali – si potranno raggiungere così angoli di natura altrimenti inaccessibili: due saranno i tragitti che partono dal ponte romano su Vallone Caperrino e salgono verso Castelmezzano (1731 metri di lunghezza e un dislivello di 250) e verso Pietrapertosa (1778 metri di lunghezza e 330 di dislivello). Per il Centro Studi Turistici Thalia siamo dunque in una fase “più che matura” per nuovi e vecchi attrattori turistici. La questione oggi non è certamente legata al numero o se crearne altri quanto alla loro promozione, alla loro fruizione e ancor più alla loro commercializzazione perché visitatori e presenze di attrazioni sono ancora bassi (ancor più in un rapporto investimento pubblico-turisti stagionali). Su tutti calza a pennello l’esempio che viene da qualche anno dal Parco della Grancia con l’attrattore del Cinespettacolo: partiti con grandi numeri di presenze e un calendario di programmazione piuttosto ampi, nel corso degli anni i due mega-attrattori hanno visto ridurre entrambi i fattori di successo con benefici sempre più limitati diretti per le strutture ricettive e di ristoro che indiretti per l’economia locale. “La Grancia serva da lezione. Ritornano di grande attualità – sottolinea Arturo Giglio, segretario del C.s. Thalia – due questioni su tutte: i pacchetti soggiorno-visite per allungare la permanenza dei target specifici per ciascun attrattore (avventura, ambiente, cultura, sport, famiglia, giovani, ecc.); i consorzi degli operatori se vogliamo realmente raggiungere quell’obiettivo che il Presidente Pittella, da antesignano, pose nella precedente legislatura regionale quando era Assessore alle Attività Produttive-turismo, di intercettare flussi turistici di nicchia, puntando su un turismo che regali emozioni, all’interno di una strategia intelligente, specie rispetto al recente passato quando non c’erano scelte di nicchia e tanto meno di attrazioni. Non è un caso che oltre alle “pagelle” lusinghiere dei turisti stranieri, raccolte dalla Fondazione Mattei, per buona cucina e ospitalità ricettiva, un altro riconoscimento ci viene sempre dall’Istituto Tedesco Qualità Finanza che in tema complessivo di accoglienza ci assegna un bel 9 e mezzo e il primo posto nella classifica qualità degli alloggi. E’ dunque matura – aggiunge – la nostra proposta di realizzare l’itinerario Basilicata coast to coast attrazioni suddiviso per almeno tre “generi” (emozioni, spettacoli, cultura). Inoltre, ogni operatore del settore sa che è fondamentale migliorare i propri standard e offrire un servizio sempre migliore per rimanere competitivi come sta avvenendo per l’offerta agrituristica nell’area delle Dolomiti Lucane è fortemente impegnata alla riqualificazione”.  
   
 

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