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Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Luglio 2015
 
   
  PIANO TUTELA ACQUE IN LOMBARDIA: IMPEGNO INGENTE PER CORPI IDRICI

 
   
  Milano, 9 luglio 2015 - "Quella che cominciamo a discutere oggi è una pianificazione complessa, che richiede la partecipazione di tutti e che diventerà sempre più completa, puntuale ed efficace, perché le conoscenze che abbiamo sviluppato negli ultimi anni, dal 2006 in avanti, ci permetteranno di porci degli obiettivi veramente raggiungibili". Lo ha detto l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, intervenendo, in videoconferenza, alla presentazione del Piano di tutela delle Acque all´Auditorium Testori di Palazzo Lombardia. "Abbiamo lavorato molto - ha proseguito Terzi - e lo abbiamo fatto in collaborazione con tutti gli Enti che hanno a che fare, a vario titolo, con la gestione delle acque sul territorio lombardo; è stato un lavoro molto complicato, ma necessario affinché la nostra pianificazione possa essere precisa e concreta". Necessaria Condivisione - "L´altro elemento fondamentale - ha aggiunto l´assessore lombardo - è la condivisione, declinata sotto due punti di vista: una condivisione tra le varie politiche, e questo vale per gli Enti che stanno sopra ai singoli Comuni, e una condivisione tra le politiche più lontane, e con le politiche di programmazione e pianificazione più generale, perché tutti hanno a che fare con l´acqua, e tutti hanno bisogno dell´acqua, quindi tutte le politiche di pianificazione e programmazione che la riguardano non possono non considerare l´impatto che hanno sul sistema idrico lombardo". Le Criticità - "Tra gli elementi di criticità - ha riscontrato Terzi - Regione Lombardia è la prima regione in termini di produzione industriale agroalimentare e questo ovviamente ha un peso sul sistema delle acque". "Per questo una necessità di programmazione, programmare ad esempio dove fare le grandi opere è fondamentale - ha fatto notare l´assessore -, dove fare espansione delle nostre città sul territorio lombardo è fondamentale, perché in un territorio già antropizzato, andare a incidere ulteriormente diventa difficile da gestire anche sotto il profilo delle acque". "Da ultimo, ma non meno importante - ha spiegato ancora Terzi - la necessità di un´interazione forte con il sistema delle politiche locali, mi riferisco, tra tutti, al Sistema Idrico Integrato, senza la chiusura del cerchio rispetto a tutte le politiche legate al Sistema Idrico Integrato, e anche al raggiungimento di quelle che sono le diverse leggi regionali e nazionali, ben poco di veramente efficace si può fare. Dobbiamo metterci nell´ottica di chiudere la predisposizione all´attività legata ai Servizi Idrici Integrati, quindi sto pensando alla necessità di arrivare a un gestore unico per tutte le varie realtà locali alla programmazione e pianificazione, senza le quali sarà impossibile fare gli interventi". Ritardi Recuperati - "Siamo ancora un po´ indietro in questo ambito - ha ammesso la titolare lombarda dell´Ambiente -, anche se sono stati fatti grandi passi aventi negli ultimi due anni, probabilmente la politica della sollecitazione e del confronto individuale con ogni singola realtà dà dei risultati". "Tante altre situazioni si sono sbloccate, per darvi dei numeri - ha chiosato Terzi - i Comuni in concessione in economia sono diminuiti di 195 e sono tanti, siamo riusciti anche a superare la frammentazione tipica di quelle che sono le varie società di gestione del Servizio Idrico a livello locale, 54 piccole realtà sono state superate con l´aggregazione e in 7 province tutto il sistema è stato finalmente concluso". Gli Investimenti - "Ma la cosa più importante - ha sottolineato Terzi - è che questo ci ha permesso di dare avvio a tutta una serie di investimenti che valgono qualcosa come 214 milioni di euro negli ultimi due, tre anni. Questi fondi però possono andare come sostegno solo a coloro che hanno già ovviamente completato tutto questo procedimento, senza questo non è possibile per noi l´erogazione di questi fondi". "Fondi finalizzati a superare le possibili infrazioni comunitarie già accertate: 214 milioni di investimenti - ha chiarito l´assessore - con lavori che dovrebbero essere conclusi entro la fine dell´anno prossimo, quindi un esempio e un intervento concreto". "Da ultimo - ha concluso - cito l´esempio particolarmente virtuoso del Contratto di fiume, dove si riescono a mettere attorno a un tavolo tanti soggetti diversi, e con ottimi risultati, a conferma del fatto che corresponsabilità e condivisione di queste politiche sono anche sostenute dal territorio".  
   
 

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