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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Luglio 2015
 
   
  RILANCIO AREE INTERNE SARDEGNA, ASSESSORE AD ALES CON L´EX MINISTRO BARCA: GLOBALIZZAZIONE E DIFESA DELL´IDENTITÀ PER ATTRARRE TURISTI ED ESPORTARE I PRODOTTI TIPICI

 
   
   Ales, 13 Luglio 2015 - "Il Governo crede nella strategia nazionale sulle aree interne, che rappresentano il 15% del territorio nazionale, perché da questi territori può venire una forza enorme: e proprio la globalizzazione, se ben giocata, può essere per queste zone una chance importante, grazie a una domanda di turismo da parte di milioni di persone che arrivano da quello che una volta era chiamato il terzo mondo e che vogliono diversificazione. Noi, con le nostre aree interne, possiamo offrire tutto questo se non stiamo isolati in piccoli gruppi ma stiamo assieme e uniamo le forze". L´ha detto ad Ales l´ex ministro della Coesione Territoriale, Fabrizio Barca, responsabile per il governo del progetto sulle zone interne di tutt´Italia. Quello dell´Alta Marmilla è uno dei progetti pilota nazionali: 8 milioni di euro fra fondi nazionali ed europei per lo sviluppo dell´Alta Marmilla. Sanità, istruzione, mobilità e agroalimentare i temi sui quali il progetto deve incardinarsi, per garantire la qualità della vita delle persone e puntare su uno sviluppo che parta dalle vocazioni locali e riesca a creare lavoro, unico antidoto contro lo spopolamento. La tempistica è rispettata: dopo lo step di oggi in cui i progetti sono stati definitivamente illustrati, a settembre si definirà un Accordo di programma quadro. Quello dell´Alta Marmilla, dunque, è uno dei primi 6 progetti in Italia già pronti a partire. "Quando hai forti identità locali hai vantaggi ma anche un rischio, se non sei aperto: rimani solo e hai problemi di socializzazione - sottolinea Barca - Il tentativo dell´operazione in corso, che riflette la constatazione di un calo demografico molto grave in Sardegna ma anche in Liguria, in Basilicata, in alcune aree del Piemonte, è quello di contrastare questo calo giocando le carte contemporanee della globalizzazione e della localizzazione, cioè aprendo questi territori, aumentandone la connettività interna, mettendo insieme i comuni, i produttori, aumentando la capacità di pubblico e privato di cooperare insieme". Una filosofia pienamente condivisa dall´assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci. "Questo è un esperimento estremamente importante, nel quale abbiamo creduto sin dall´inizio: affrontare il tema dello spopolamento in modo integrato, pensando anche ai servizi di base quindi sanità, mobilità, scuola. È un intervento complesso, che richiede la piena partecipazione dei Ministeri e non solo delle Regioni e delle comunità locali, e lo porteremo in altre zone, prima fra tutte il Gennargentu Mandrolisai, che vogliamo far rientrare nella strategia nazionale. Questo modello lo replicheremo in tutti i territori, attraverso l´integrazione di fondi e di idee, focalizzando l´attenzione sui punti di forza delle nostre zone interne che sono il paesaggio, la qualità della vita, le tradizioni, le competenze, l´identità, tutte cose che si traducono in prodotti dell´agroalimentare ma anche del manifatturiero e dell´artigianato tradizionale. C´è grande domanda di queste tipicità a livello mondiale, la globalizzazione fa sì che ci siano molti più consumatori in Paesi come la Cina, l´India, il Brasile, la Russia che hanno ormai disponibilità a pagare prodotti di alta qualità che arrivano da fuori. Sono prodotti della nostra identità che nessuno ci può copiare - conclude il vicepresidente della Regione - dobbiamo esportarli e farli conoscere in modo che poi diventino il veicolo per attrarre il consumatore nel luogo di provenienza dei prodotti, e questo permetterà al nostro turismo anche nei mesi di spalla di crescere adeguatamente". Per individuare le aree candidabili al programma nazionale sono stati utilizzati tre criteri: comune non costiero, ad alto rischio di spopolamento e ricadente in aree periferiche o ultraperiferiche. Sono stati individuati 116 Comuni appartenenti a 21 Unioni di Comuni o Comunità montane in base a criteri di perifericità e malessere demografico, poi selezionate 13 aree comparate rispetto all´indicatore "comuni a rischio scomparsa". A luglio 2014 sono stati effettuati due focus group presso le comunità locali delle due aree interne "finaliste" (Alta Marmilla e Barbagia-mandrolisai), seguiti da un rapporto che ha consentito all´Unità di missione nazionale (Comitato tecnico aree interne) e Regione di individuare l´Alta Marmilla come prima area prototipo su cui far partire la sperimentazione della Snai, la Strategia nazionale per le aree interne. L´alta Marmilla si estende su 35 chilometri quadrati e comprende 20 piccoli comuni di cui ben 8 a rischio estinzione entro il 2070.  
   
 

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