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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Luglio 2015
 
   
  "LA FAUNA INVASIVA CHE DANNEGGIA LE COLTURE È UN PROBLEMA NAZIONALE E SERVONO PROVVEDIMENTI GOVERNATIVI CHE NE CONSENTANO LA LIMITAZIONE NELLA LOGICA DELLA COESISTENZA SOSTENIBILE"

 
   
  Bologna - "La fauna invasiva che danneggia le colture è un problema nazionale e servono provvedimenti governativi che ne consentano la limitazione nella logica della coesistenza sostenibile. I Ministeri dell´Agricoltura e dell´Ambiente con l´Ispra, l´Istituto superiore per la ricerca e la protezione dell´ambiente, predispongano un Disegno di Legge che consenta di intervenire in situazioni pericolose per l´ambiente e per il territorio, nonché per prevenire i danni alle colture agricole". Antonio Dosi, presidente della Cia Emilia Romagna lancia un appello ai parlamentari della regione affinché sostengano l´azione della Cia che a livello nazionale chiede al governo di intervenire con urgenza per porre fine ad una situazione in cui i danni arrecati a colture di pregio da ungulati, specie invasive e spesso alloctone aumentano di anno in anno."Danni spesso mai risarciti agli agricoltori - prosegue Dosi - oltre alla pericolosità che cinghiali, caprioli e cervi determinano nella circolazione stradale, con un aumento esponenziale di incidenti dovuti da attraversamento stradale".La campagna nazionale della Cia si rivolge anche a Regioni ed Enti locali "che devono autorizzare e coordinare adeguati interventi per contenere, con abbattimenti selettivi, specie in esubero, sempre nella logica di una coesistenza uomo - fauna selvatica che sia sostenibile", sottolinea Dosi. La Cia invita inoltre le associazioni venatorie, ambientaliste ed animaliste ad evitare contrapposizioni " che sarebbero deleterie in particolare per i produttori che traggono il loro reddito dai campi, troppo spesso facili ´mangiatoie´ per gli animali". La Cia infine dichiara che adotterà uno stato di agitazione se non ci saranno risposte immediate da parte del governo, "di fronte ad una situazione ormai non più sostenibile per gli agricoltori", conclude Il presidente della Cia Emilia Romagna.  
   
 

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