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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Luglio 2015
 
   
  VITIVINICOLO: FVG, IL PINOT GRIGIO HA BISOGNO DI NUOVE STRATEGIE

 
   
  Udine - "Registro con soddisfazione che si è riportata con chiarezza l´ipotesi di una Doc interregionale al solo Pinot grigio. Si confonde a volte il problema con gli strumenti e quindi meglio usare parole chiare, anche se possono apparire aspre: il Pinot grigio non rischia di deprezzarsi, è infatti già uno dei vitigni che si è più deprezzato, che ha visto aumenti esponenziali della produzione a scapito a volte della qualità, della stessa vinificazione in purezza e, purtroppo, anche della considerazione". Lo afferma l´assessore regionale alle Risorse agricole, Cristiano Shaurli, intervenendo a seguito dei pareri sulla Doc interregionale Pinot Grigio, raccolti dalla stampa durante un incontro tecnico svoltosi di recente per approfondire la questione in discussione tra Fvg, Veneto e Trentino. "Spesso - prosegue Shaurli - il pinot grigio già ora viene vinificato come Igt delle Venezie anche da autorevoli produttori e risulta difficile capire come il passaggio a Doc (con un calo della resa massima) possa rappresentare un problema o perché non sia stato fatto prima, com´era possibile. Abbiamo riconosciute eccellenze anche sul Pinot grigio, l´auspicio è che però siano traino qualitativo dell´intero comparto, non singole eccezioni". L´assessore garantisce tutto il necessario approfondimento. "Ascolterò dubbi e proposte, ragioneremo su disciplinari e soprattutto governance, perché obiettivo condiviso è innalzare la qualità e ridare il meritato valore aggiunto ad un vitigno che rappresenta circa 6000 ettari del patrimonio viticolo regionale". "Sto lavorando quotidianamente - fa sapere Shaurli - per ottenere in tempi celeri la Doc Friuli, convinto che aiuti ogni futuro ragionamento e soddisfatto che su questo vi sia sostanziale condivisione. Su ogni scelta cercherò il massimo confronto assumendomi, come giusto, la responsabilità della scelta, convinto che la Regione non possa permettersi ritardi. L´obiettivo comune è tutelare e promuovere il nostro patrimonio vitivinicolo, ma anche affrontarne le criticità: le prime sono la necessità di fare rete e di aumentare riconoscibilità diffusa ed export delle nostre eccellenze".  
   
 

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