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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Luglio 2015
 
   
  MANIFESTAZIONE PROFUGHI A ERACLEA: “INTOLLERABILE SITUAZIONE NEL BEL MEZZO DELLA STAGIONE. MA RENZI NON AVEVA GIURATO AL VENETO CHE NON AVREBBE PIU’ INVIATO IMMIGRATI NELLE LOCALITÀ TURISTICHE?”

 
   
   Venezia, 14 luglio 2015 “Quanto andavo predicando da mesi si sta realizzando. I profughi ospitati nel residence di Eraclea minacciano di scendere in piazza per protesta contro tutto: le condizioni igieniche del luogo in cui sono stati ammassati dallo Stato, contro l’assistenza sanitaria veneta che secondo loro non è delle migliori (chissà com’era a casa loro?), contro il cibo che non sarebbe di buona qualità, e così via… Insomma, invece di ringraziare una comunità che li ospita nonostante tutto, bloccano un centro balneare nel bel mezzo della stagione. Sia chiaro che giudico quella manifestazione intollerabile”. Lo dice il Presidente del Veneto, Luca Zaia, riferendosi alla manifestazione nelle vie di Eraclea minacciata per oggi dai profughi ospitati nel residence Magnolia. “La precarietà della situazione dei profughi, frutto della disorganizzazione complessiva a livello centrale periferico che il governo sta manifestando nella gestione del flussi migratori, sta emergendo in tutta la sua evidenza – prosegue Zaia rivolgendosi al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi – ma non aveva detto, il premier, in privato come in pubblico durante una riunione a Palazzo Chigi, che non avrebbe mai più inviato profughi e immigrati nelle località turistiche? Qual è il problema? I prefetti disubbidiscono, il Viminale è scollegato con palazzo Chigi, o gli ordini non arrivano più? In pubblico si dice una cosa e poi in privato se ne fa un’altra? La nostra pazienza e quella dei sindaci è arrivata al limite”. “Non possono pensare di fregarsene così palesemente dei territori, dei sindaci, degli operatori turistici, di intere comunità che sul turismo vivono contribuendo con 16 miliardi di fatturato al Pil veneto – conclude Zaia – non possono immaginare che lasciamo che si intacchino i 70 milioni di presenze turistiche nel Veneto per l’insipienza e la disorganizzazione di qualche ministro o prefetto. Bisognerà intervenire nel modo più deciso possibile” .  
   
 

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