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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Luglio 2015
 
   
  FVG, BASTA CARBONE A CENTRALE TERMOELETTRICA MONFALCONE

 
   
  Trieste, 15 giugno 2015- L´assessore all´Ambiente del Friuli Venezia Giulia, Sara Vito ha incontrato i rappresentanti dei Comitati di quartiere di Monfalcone per fare il punto sullo stato della qualità dell´aria e per valutare nuove azioni e proposte di intervento coordinate dall´Agenzia Regionale per l´Ambiente (Arpa). All´incontro hanno partecipato, oltre ai tecnici di Arpa guidati dal direttore generale Luca Marchesi, anche il presidente della Provincia di Gorizia, Enrico Gherghetta, il sindaco di Monfalcone, Silvia Altran, l´esperto in licheni dell´Università di Trieste, Mauro Tretiach, e Fabio Barbone, epidemiologo dell´Università di Udine. Vito ha ricordato l´importanza di organizzare dei tavoli di confronto con la cittadinanza "che si inseriscano all´interno di un un percorso di ascolto e approfondimento delle problematiche del territorio e che consentano di dare tutte le informazioni con la massima trasparenza, ma anche di raccogliere osservazioni e proposte per successivi approfondimenti". L´assessore ha illustrato quanto è stato fatto negli ultimi anni dall´Amministrazione regionale sul tema della qualità dell´aria in termini di controllo, studio e misure di prevenzione, anche in riferimento alla Centrale termoelettrica di Monfalcone. "Per capire quale potrà essere il futuro di questa centrale - ha ricordato Vito - è necessario affrontare l´argomento della produzione di energia elettrica. Per questo la Regione ha recentemente approvato il Piano Energetico Regionale (Per), ora sottoposto a consultazione pubblica". "Con questo piano - ha evidenziato - si individuano le strategie di sviluppo energetico del Friuli Venezia Giulia; per la centrale termoelettrica di Monfalcone si prospetta finalmente il superamento dell´impiego del carbone, attraverso una fase di transizione, condivisa con il gestore dell´impianto, che prevede l´utilizzo del gas e/o di fonti energetiche rinnovabili. A tale proposito si aprirà uno specifico tavolo di confronto tra Regione, A2a e Comune di Monfalcone". I tecnici di Arpa hanno poi presentato un aggiornamento sullo stato della qualità dell´aria nel Monfalconese, che non presenta criticità ed è in linea con lo standard regionale. Inoltre, i livelli di inquinanti rilevati nella zona sono risultati sempre inferiori ai valori limite o alle soglie di attenzione e di allerta previsti dalle vigenti normative statali e comunitarie. Arpa ha inoltre segnalato che dalle indagini finora effettuate sulle polveri sottili nell´area monfalconese il rapporto Pm2.5/pm10 raggiunge valori un po´ più elevati rispetto agli altri quattro capoluoghi regionali. Tale differenza sarà oggetto di nuove indagini da parte dell´agenzia per l´ambiente, per avere un quadro conoscitivo ancora più preciso. Nel corso dell´incontro è stato presentato un progetto innovativo di biomonitoraggio con licheni che dà continuità allo studio già realizzato e concluso da Arpa e Università di Trieste. La peculiarità del progetto consiste anche nel coinvolgimento della cittadinanza nell´attività di monitoraggio. Per Vito, questa attività potrebbe diventare un interessante progetto di educazione ambientale attiva, da proporre agli studenti delle scuole superiori. Infine è stato presentato il cronoprogramma dei lavori condotti dall´Osservatorio Ambiente e Salute dell´Arpa che, entro l´anno, produrrà il primo studio di epidemiologia ambientale sull´area del Monfalconese con i dati degli eventuali impatti dell´inquinamento sulla salute della popolazione. Lo studio riguarderà le patologie correlabili all´inquinamento atmosferico, come il tumore del polmone e della vescica, l´infarto miocardico acuto e le interruzioni spontanee di gravidanza.  
   
 

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