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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Luglio 2015
 
   
  VALDASTICO: ROSSI INCONTRA I COMITATI DEL NO

 
   
  Trento, 15 luglio 2015 - "Un ragionamento generale per dire qual è lo stato reale dell´arte, al di là delle numerose voci che si sono susseguite e per ricordare quello che l´amministrazione trentina ha fatto in questi anni e ciò che sta facendo oggi, coerentemente al percorso intrapreso nella legislatura precedente". Con queste parole il governatore del Trentino, Ugo Rossi ha iniziato l´incontro con i comitati per il no alla Valdastico che stamani hanno portato la loro protesta davanti al Consiglio provinciale di Trento. Quando parliamo di Valdastico - ha detto Rossi - si evoca il progetto di una autostrada che intendeva collegare Veneto con Trentino sbucando a Besenello. Rispetto a questa opera la posizione della Provincia autonoma di Trento è sempre stata contraria e così sará perché è contraria a come intendiamo l´assetto dei trasporti nella nostra regione". Di qui il richiamo al valore strategico degli investimenti che si stanno facendo sulla ferrovia, quale infrastruttura che deve confermarsi asse portante dell´attraversamento del nostro territorio, specie per le merci. "In aggiunta a questo - ha detto Rossi - tale progetto costituisce per il nostro territorio solo un aggravio e non aiuta a risolvere alcuni nostri problemi". Rossi ha ricordato che ci sono precisi atti legislativi, a partire dal Piano urbanistico provinciale che non prevede una autostrada, pur intravedendo la possibilità di un corridoio di attraversamento. "È importante poi richiamare - ha aggiunto Rossi - quanto dicono le norme sulle possibilità del Trentino di potersi opporre: le norme di attuazione, che hanno valenza statutaria, ricordano che è necessaria un´intesa. In altri termini, se non c´è garanzia sul potere di veto, è anche vero che non è pensabile ignorare le ragioni del no: ecco perché serve un tavolo, che lavori per presentare al Governo una possibile sintesi. Si tratta del resto dello stesso approccio che abbiamo sempre adottato e che non ci ha mai impedito di formalizzare la nostra contrarietà ogni volta che si è cercato di scavalcare la nostra posizione". Cosa è cambiato recentemente? "Governo e Regione Veneto hanno deciso di imboccare un percorso rispetto al quale non possiamo sottrarci e che ci invita a sederci a un tavolo, ma anche in quella sede continueremo a dire che siamo contrari al progetto, pur disponibili a valutare proposte diverse se queste ci verranno fatte". È in questo quadro dunque che il Trentino peserà altri fattori che in parte già esistono e rappresentano un problema. "Ce ne sono almeno due - ha sintetizzato Rossi -: il traffico attorno al lago di Caldonazzo e poi gli investimenti che il Veneto sta pensando di fare nella Bassa Valsugana e che promettono di portare nuovo traffico che alla fine sfocerà su Trento. È ovvio che se ci verranno fatte proposte diverse, noi diremo che deve esserci un saldo positivo per noi. Vale a dire, soluzioni per i problemi che ho citato con tutti gli annessi relativi alle ricadute, fermo restando che in caso di una nuova opera autostradale dovremo attivare una procedura di Via e addirittura modificare il nostro piano urbanistico, seguendo una procedura che garantisce massima partecipazione di tutte le parti”. In sostanza – ha concluso Rossi – dobbiamo mettere in campo tutti gli strumenti necessari per impedire che la cosa possa venirci imposta”.  
   
 

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