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Notiziario Marketpress di Martedì 21 Luglio 2015
 
   
  AMBIENTE: IMPEGNO REGIONE FVG SU RISORSE IDRICHE

 
   
  Trieste, 21 luglio 2015 - Ieri mattina la sala Predonzani del Palazzo della Regione in piazza unità dŽItalia a Trieste ha ospitato il convegno "Dai progetti europei alle buone pratiche di gestione della risorsa idrica in Friuli Venezia Giulia", panel di approfondimento scientifico sul tema della salvaguardia delle acque. LŽevento è stato organizzato dalla Regione e dallŽIstituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale (Ogs). "La Regione è molto impegnata su questo tema - ha ricordato lŽassessore allŽAmbiente, Sara Vito, nellŽintrodurre il convegno - ed ha avviato un percorso che porterà, entro la fine dellŽanno, allŽapprovazione del Piano di tutela delle acque. Ma nel frattempo ci siamo già dotati di una legge per la difesa del suolo e lŽutilizzazione delle acque che rappresenta un passo avanti e che offre una cornice normativa". "In questo settore - ha aggiunto Vito - abbiamo delle criticità, anche per quanto riguarda procedure di infrazione comunitarie, che hanno radici lontane nel tempo. Ma stiamo lavorando per accelerare i tempi, come dimostra lŽesempio del depuratore di Servola a Trieste, sul quale abbiamo effettuato un sopralluogo la scorsa settimana". Nel corso del convegno, in cui sono intervenuti gli esperti di Ogs, Università di Udine, Trieste, Padova, Ferrara, Arpa, Ersa, Consorzio di Bonifica Pianura Isontina e Consorzio di Bonifica Ledra-tagliamento, è emerso come siano presenti anche in Friuli Venezia Giulia fenomeni di impoverimento e inquinamento delle falde acquifere causati dai cambiamenti climatici e dallŽincremento dei consumi per uso umano, agricolo e industriale. "Su questo fronte - ha puntualizzato Norberto Tonini, direttore generale dellŽIstituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - Ogs è impegnato da molti anni, nellŽambito di diversi progetti europei, per individuare azioni concrete che possano garantire una gestione sostenibile del patrimonio idrico, anche con lŽintento di fornire un supporto allŽamministrazione regionale per lŽapplicazione delle normative europee sullŽacqua". Particolare attenzione è stata dedicata al progetto europeo Warbo (Water Re-born), che prevede due "siti test" in Friuli Venezia Giulia, uno a Mereto di Tomba e lŽaltro nellŽarea industriale di Ponte Rosso, a San Vito al Tagliamento. Le sperimentazioni effettuate hanno portato risultati interessanti nel miglioramento qualitativo del corpo idrico, con la riduzione delle concentrazioni di nitrati, e nel recupero delle cosiddette "acque grigie" derivate dalle piogge e dagli impianti di depurazione dei reflui di aree urbane e artigianali. Azioni che hanno contribuito a preservare lŽhabitat delle risorgive nellŽarea dellŽAlta pianura friulana e ad incrementare la biodiversità e lŽefficacia della riqualificazione delle risorse idriche. Rispetto allŽuso dellŽacqua in agricoltura, è stato sottolineato come il progetto Interreg denominato Sharp (Sustainable Hydro Assessment and Groundwater Recharge Projects), che ha visto la partecipazione del Friuli Venezia Giulia insieme ad altre regioni italiane ma anche di Germania, Austria, Polonia, Gran Bretagna, Malta e Grecia), ha portato allŽutilizzo di nuovi sistemi irrigui per la razionalizzazione e ottimizzazione delle risorse idriche, anche con il supporto di innovativi strumenti informatici e di tariffazione.  
   
 

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