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Notiziario Marketpress di Martedì 21 Luglio 2015
 
   
  IMMIGRAZIONE ASSESSORE LIGURIA: TAVOLO URGENTE DI COORDINAMENTO CON SINDACI, FORZE DELL’ORDINE E PREFETTURE LIGURI. INACCETTABILE TROVARE FONDI PER CLANDESTINI E PROFUGHI E NON PER SANITÀ E SOCIALE

 
   
  Genova, 21 Luglio 2015 - "Riteniamo necessaria la convocazione urgente da parte della Prefettura del tavolo di coordinamento immigrazione, con tutti i sindaci dei maggiori Comuni liguri, i quattro prefetti e un rappresentante del governo Renzi che venga a spiegare, con chiarezza e mettendoci la faccia, dove trovano le risorse per profughi e clandestini e anche a sentirsi dire che in Liguria c´è un forte allarme sociale e che non c´è più posto per accogliere nessuno". E´ la richiesta di Sonia Viale, vicepresidente della Regione Liguria e assessore alla sicurezza e all´immigrazione, a seguito ai drammatici episodi che hanno interessato la provincia di Savona negli ultimi giorni. "L´omicidio di Savona dopo una rissa tra immigrati e il rapimento di una bambina a Cairo Montenotte a opera di un ´profugo´ già noto alle forze dell´ordine – spiega Viale - sono episodi che denunciano chiaramente il grado di pericolosità e rischio di scontri sociali nei quali si trova il nostro territorio, conseguenza diretta dei continui sbarchi che il governo non è capace di fermare. Non si può più rimandare un confronto per risolvere una situazione che rischia di diventare insanabile e di trasformarsi in una vera e propria polveriera sociale, pronta a esplodere da un momento all´altro anche in Liguria". La vicepresidente garantisce che "la Regione Liguria non lascerà soli i sindaci ad affrontare questa situazione che ha assoluto bisogno di un coordinamento sul territorio e di una gestione senza autoritarismi verso i primi cittadini e i residenti". Nella sua richiesta l´assessore all´immigrazione rimarca la contrapposizione tra l´uso di fondi per gli immigrati e i continui tagli al fondo sanitario con la conseguente diminuzione dei servizi ai cittadini. "Mentre il Governo taglia i finanziamenti per la salute dei cittadini – continua Viale - sull´accoglienza, invece, l´esecutivo recupera le risorse come da un pozzo senza fondo, destinando a chi gestisce l´accoglienza 34 euro al giorno per ogni presunto profugo". Secondo Viale non si può rischiare "che la bomba sociale esploda, né scaricare esclusivamente sulle forze dell´ordine presenti sul territorio la gestione di un fenomeno che mette a serio repentaglio la sicurezza pubblica, soprattutto in quei quartieri dove maggiore è la presenza di immigrati o in quei piccoli Comuni dell´entroterra dove l´accoglienza di profughi ha raggiunto presenze significative sproporzionate alla popolazione residente".  
   
 

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