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Notiziario Marketpress di
Martedì 21 Luglio 2015 |
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APPRENDISTATO: REGIONE LOMBARDIA PUNTA SU QUELLO FORMATIVO
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Milano, 21 luglio 2015 - "Regione Lombardia sta adottando da tempo una strategia complessiva di avvicinamento tra scuola e impresa, come, con diverse azioni, dallŽimpegno nelle reti territoriali, con i poli tecnico professionali, con il rafforzamento degli Istituti Tecnici Superiori, al rapporto sempre più stretto tra politiche della formazione e quelle del lavoro, puntando anche decisamente sullŽapprendistato formativo". Lo ha detto lŽassessore allŽIstruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Valentina Aprea nel corso del suo intervento al convegno intitolato ŽLa via italiana al sistema dualeŽ, a Milano. Partecipanti - Al convegno, organizzato dallŽAef Lombardia (Associazione degli Enti di Formazione Professionale) era presente il ministro del Lavoro e Politiche Sociali Giuliano Poletti, e il sottosegretario al Lavoro Luigi Bobba, che ha illustrato la sperimentazione, nei recenti provvedimenti legislativi, del nuovo apprendistato e formazione duale, rappresentanti delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil e degli Enti di Formazione. Legge Regionale - "La mia proposta di legge regionale, in discussione in questi giorni in Consiglio regionale - ha sottolineato lŽassessore -, aggiorna le leggi dellŽistruzione e del lavoro portando a regime azioni innovative, a partire dalla previsione di inserire in apprendistato almeno il 5% degli studenti del terzo e quarto anno della Iefp". Strategia Nazionale Coerente Con Nostra - "Troviamo lŽevoluzione della norma nazionale sullŽapprendistato - ha aggiunto Aprea - coerente con la nostra strategia. Per questo, nonostante il nostro approccio critico a molti punti del Jobs Act e della legge sullŽIstruzione, abbiamo condiviso le novità introdotte dal Decreto Legislativo 81/2015 sullŽapprendistato per la qualifica ed il diploma e per lŽalta formazione". Punti Di Attenzione - "Per attivare concretamente la sperimentazione che ci propone il sottosegretario Bobba - ha concluso lŽesponente della Giunta Maroni -, voglio segnalare però alcuni punti di attenzione: un avvio rapido della sperimentazione per non rivivere le esperienze non facili che hanno caratterizzato lŽavvio di garanzia giovani; una sperimentazione che anticipi realmente i contenuti innovativi del Capo V del decreto legislativo, come si fece già con la sperimentazione dei percorsi di Iefp nel 2003, che anticipò la stessa emanazione del decreto legislativo 226 del 2005; lŽavvio di percorsi di Iefp ulteriori rispetto a quelli esistenti almeno per tutta la durata dei percorsi di cui sia garantita la copertura finanziaria; sinergia tra Ministero del lavoro e Regioni con la competenza di programmazione regionale per evitare sovrapposizioni di percorsi". |
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