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Notiziario Marketpress di Giovedì 23 Luglio 2015
 
   
  PIANIFICAZIONE: VIA A RIFORMA PER VALORIZZARE RETE ECOLOGICA FVG

 
   
  Trieste, 23 luglio 2015 - La Giunta regionale, sulla base di una relazione presentata dall´assessore alla Pianificazione territoriale Mariagrazia Santoro, ha approvato le linee guida per la predisposizione del disegno di legge (ddl) sulla conservazione e la valorizzazione della rete ecologica regionale, al fine di consentire la consultazione dei portatori di interessi, che sarà completata entro la fine dell´anno. Alla base del ddl c´è la consapevolezza che il sistema delle aree protette regionali definito con la legge regionale 42 del 1996, pur avendo raggiunto molti degli obiettivi previsti e aver garantito un sistema efficace di tutela e promozione dei territori, risente di una concezione ormai superata che limita gli ulteriori sviluppi e la capacità di affrontare le nuove sfide del presente in virtù, soprattutto, delle sollecitazioni innovative provenienti dalla Strategia nazionale ed europea per la biodiversità. L´assessore Santoro intende completare la redazione del testo del ddl nel 2016 poiché "dopo quasi vent´anni dalla prima legge regionale sulla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale è necessario rimodulare e integrare in un unico strumento normativo organico la regolazione, organizzazione e gestione delle aree naturali protette di cui alla legge quadro 394 del 1991 (parchi e riserve naturali) con quella dei siti della Rete Natura 2000 e delle altre tipologie di aree tutelate regionali (biotopi regionali, aree di collegamento ecologico, parchi comunali e intercomunali, prati stabili)". "Ciò è funzionale - aggiunge - anche alla costituzione di un sistema paesistico capace di supportare funzioni di tipo socioeconomico, percettivo-estetico, turistico-ricreativo, scientifico-culturale". Le linee guida della riforma prevedono: 1) la formazione di una Rete ecologica regionale in attuazione della Strategia Europea per le infrastrutture verdi; 2) la realizzazione del nuovo modello di governance della rete ecologica con estensione della competenza territoriale dei soggetti gestori alla scala ritenuta più adeguata a definire strategie di sistema; 3) la semplificazione delle procedure di approvazione degli strumenti di programmazione, regolamentazione e gestione; 4) la promozione di nuove forme di partecipazione alle decisioni da parte degli Enti locali, degli organi gestori delle aree protette e dei portatori di interessi; 5) la promozione della rete ecologica come infrastruttura di sostegno dello sviluppo compatibile e di certificazione qualitativa del territorio, dando impulso alla massima integrazione tra le risorse naturalistiche e le attività antropiche.  
   
 

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