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Notiziario Marketpress di Venerdì 24 Luglio 2015
 
   
  ESTATE 2015: VALLE ISARCO. PERCORSI AVVENTURA ‘SOTTOSOPRA’ E SENTIERI TEMATICI ALLA SCOPERTA DEL MONDO DEI MINERALI E DEI CRISTALLI.

 
   
  Dalle affilate creste di dolomia chiara alle strette gole di porfido, dalle alte vette granitiche agli antichi affioramenti di roccia vulcanica, la Valle Isarco (Alto Adige) offre un campionario di aspetti geologici rilevanti ed emblematici per comprendere l’evoluzione della catena alpina. D’altronde, questa vallata, che si estende per 80 km da nord a sud, dal confine del Brennero passando per i territori di Vipiteno, Bressanone e Chiusa con le diverse vali laterali, delimita proprio l’estremità nord occidentale delle Dolomiti, che emergono con il gruppo delle Odle; ma dall’altro versante presenta montagne completamente diverse, con rocce sedimentarie più scure. E così, d’estate, alle classiche escursioni naturalistiche e sportive sui sentieri di montagna, per raggiungere una malga o una cima – possibili in gran numero su centinaia di km di sentieri – si può alternare un’esperienza completa alla scoperta del suolo, delle rocce, dei minerali e anche del sottosuolo della Valle Isarco. Si può penetrare perfino in antiche miniere recuperate, sottoterra! Percorsi avventura sottoterra - Legati al mondo dei minerali e della geologia in Valle Isarco ci sono sentieri tematici, musei e attrattive. Un bel modo per scoprire questo insolito punto di vista della montagna è uno dei Percorsi avventura della Valle Isarco, chiamato ‘Minerali e cristalli’, nell’ambito del quale si può partecipare a visite guidate ed esperienze a tema. Queste comprendono uno dei pezzi forti della Valle, il Mondo delle Miniere Monteneve in Val Ridanna. Un variegato programma di visite guidate di diversa durata e impegno (alcune con tanto di viaggio in vagoncini sottoterra nella galleria Poschhaus) comprende l’ingresso nelle gallerie di quella che fino a sessant’anni fa era la più alta miniera d’Europa in attività e la più grande a cielo aperto, visite al museo, escursioni nelle cave. Aperto da aprile ad ottobre, ogni giorno tranne lunedì (agosto sempre aperto), www.Ridnaun-schneeberg.it  tel. 0472 656 364. Anche senza prenotazione si può seguire un‘escursione circolare in Val Ridanna a Masseria fino alla Cappella dei Minatori Santa Maddalena di Gasse (visite guidate da maggio all’inizio di novembre, ogni lunedì alle 16.00, luglio e agosto anche al venerdì alle 10.00), per una durata di 1 ora e 50, 5 km di lunghezza, 50 metri di dislivello, www.Racines.info, tel. 0472 760 608. Per inserire nel giusto contesto culturale la cultura mineraria da non perdere la visita guidata della città “Il periodo aureo dell’industria mineraria tirolese e le sue tracce a Vipiteno”, ogni martedì alle 16.00, www.Vipiteno.com  tel. 0472 765 325 Palle di roccia e nuovi sentieri geologici Un polo delle curiosità mineralogiche in Valle Isarco è la Val di Funes. Qui, a Tiso, c’è il Museo mineralogico, con esposizione dei Geodi di Tiso e altri minerali provenienti da varie regioni alpine. Una volta i geodi si trovavano nella gola del ‘Gostnergraben’, ma anche in altri siti della Val di Funes… ora la raccolta è vietata, ci vorrebbe un´attrezzatura speciale e molta fortuna, per trovarne. Allora, alla ricerca dei Geodi di Tiso, curiose palle di roccia, si va con l’esperto locale nonché primo fondatore del museo e collazionista di geodi Paul Fischnaller, da maggio ad ottobre, ogni giovedì mattina, www.Mineralienmuseum-teis.it  tel. 0472 844 522; I geodi sono singolari formazioni sferiche di roccia che al loro interno spesso custodiscono cristalli bellissimi e hanno preso il nome ‘ufficiale’ da questa località della Valle Isarco. Il museo si deve in gran parte al signor Paul Fischnaller, che ha lasciato il suo lavoro primario per dedicarsi anima e corpo alla ricerca e allo studio dei minerali. In 30 anni di ritrovamenti è riuscito a raccogliere una formidabile collezione di minerali multicolori, che costituirono il primo nucleo originario del museo. I geodi, che toccano fino a 20 centimetri di diametro, visti dall´esterno non sembrano nulla di particolare. Ma appena vengono aperti con un colpo secco, ecco la sorpresa: svelano meravigliosi cristalli di agata ricoperti da uno strato di tufo porfirico. L´agata raggiunge infatti il massimo della bellezza dopo essere stata tagliata.. Particolarmente affascinante è il contrasto tra i geodi “pieni” e quelli “vuoti”. Molti dei geodi “pieni” contengono bellissime agate dalle sfaccettature e dai colori strabilianti. Ametiste e cristalli di quarzo si distinguono particolarmente per la loro limpidezza, mentre l´agata è riconoscibile per le forme geometriche. Ogni geode racchiude dunque un suo piccolo segreto di cristallo, da scoprire con una visita al museo. Attorno al Museo sono stati aperti diversi sentieri geologici-didattici che partono proprio dal museo stesso, in centro paese. Il n. 1 porta a una grotta dimostrativa, passando accanto ad affioramenti geologici visibili a monte e tavole informative di geologia e botanica. Nella grotta si trovano i Geodi di Tiso e si fanno curiosi esperimenti per far vibrare e ‚suonare‘ le rocce Il sentiero geologico n. 1a è più incentrato sulla tipologia di flora favorita dai vari suoli: pascolo-brughiera stepposa ricca di specie erbacee, pascolo con antichi esemplari di larice, pineta arida cresciuta sulla roccia tufacea e lavica. Il Sentiero geologico 2 è un percorso circolare al laghetto "Mesner Lacke". Il Sentiero geologico 3 porta al Colle del Santo Sepolcro, con la cappella del omonima e il bunker nella roccia risalente alla Prima guerra mondiale. Il panorama si estende dalle Odle al Rasciesa, al Corno del Renon, alla Croce di Lazfons, fino alle Alpi Breonie di Levante (Zillertaler Alpen). Ma molto interessante è anche l‘escursione circolare a Tiso ad Albes lungo vecchi sentieri con emergenze archeologiche e storiche (3 h, 8 km, dislivello 360 m, www.Funes.info  tel. 0472 840 180) I poteri benefici dei minerali alpini Da alcuni minerali delle Alpi si ricavano vere e proprie pietre preziose. Ma preziose non per il valore venale, bensì per le proprietà energetiche e benefiche. Ricca di minerali di alta montagna e cristalli preziosi, la roccia primordiale della Val di Vizze avrebbe un eccellente effetto dermatologico, come confermato in particolare dal presidente dell´Accademia Internazionale per la Medicina olisitica di Vienna, Prof. Dr. Dr. W. Marktl. La quarzite argentea della Val di Vizze è stata così riscoperta dal lavoro congiunto di esperti di mineralogia e cultori di pratiche olistiche tradizionali, tra i quali spicca Conny Schwitzer, che ha ideato il massaggio ala quarzite argentea (www.Urstein.it ). E così in alcuni alberghi di Vipiteno e dintorni vengono proposti trattamenti a base di quarzite locale. Le ‘vibrazioni’ del quarzo, il profumo di resina al larice, l´olio alle erbe selvatiche alpine e il calore rilassante delle pietre primordiali portano a uno stato di relax perfetto. Il rituale di detersione della quarzite argentea attiva invece il metabolismo e rilascia i meridiani e i centri energetici dallo stress quotidiano. E con questa pietra Alexia del Toro, designer di Vipiteno, ora con base a Roma, realizza perfino una linea di gioielli che sono diventati dei veri must have, in collaborazione con l’azienda Silberquarzit (www.Alexiadeltoro.com  – www.Silberquarzit.com ).  
   
 

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