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Notiziario Marketpress di
Giovedì 19 Aprile 2007 |
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PARMIGIANO-REGGIANO: CONSUMI IN CRESCITA. IL PRESIDENTE ALAI: PIÙ ATTENZIONE AI MERCATI
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Deciso incremento dei consumi, nel 2006, per il Parmigiano-reggiano. Il buon andamento riscontrato nei primi otto mesi (+ 2,1%), segnalato dal Consorzio all’inizio del gennaio scorso, si è ulteriormente consolidato, tanto che il consuntivo registra una crescita del 3,4% contro il 2,6% fatto registrare complessivamente dal comparto dei formaggi duri. A trainare l’aumento delle vendite è stato soprattutto il canale delle grandi superfici (+ 7,9% negli iper e nei supermercati), e il buon andamento dei consumi – cui fa riscontro un calo della produzione dell’1,48%, per un totale di 3. 089. 732 forme - è confermato anche sui mercati esteri, con esportazioni in crescita del 4,7% dei formaggi a pasta dura in area Europea e, ancor più, nei Paesi extraeuropei, dove l’incremento è stato dell’8,3%. Una crescita vigorosa che trova riscontro anche nelle giacenze, che sono scese del 7,5%. I dati sono contenuti nella relazione presentata oggi dal Consiglio di amministrazione del Consorzio del Parmigiano-reggiano all’assemblea dei delegati. In 74 pagine fitte di analisi, cifre e valutazioni, il presidente Giuseppe Alai ha fatto il punto su un quadro commerciale che – dopo anni di difficoltà - comincia a presentare più luci che ombre per le 4. 400 aziende agricole e i 466 caseifici impegnati nella produzione e nella trasformazione del latte in Parmigiano-reggiano. Le quotazioni all’origine hanno imboccato la strada della ripresa dall’autunno scorso; un arco di tempo troppo ristretto per chiudere l’anno in positivo, ma il valore della produzione ha contenuto il decremento nell’1,1%, mentre più consistenti sono state le diminuzioni dei prezzi al consumo, che hanno fatto segnare una flessione del 4,4% a seguito di politiche promozionali adottate dalla distribuzione che si vanno comunque allentando. “La falcidia al prezzo attuata con le promozioni miranti a spostare il luogo dove i consumatori fanno la spesa sta attenuandosi”, ha detto Alai; “oggi sempre meno consumatori si spostano sulla base delle promozioni, e per converso, sempre maggiore è invece la ricerca di qualità al giusto prezzo”. Un dato importante sul quale – secondo Alai – non occorre però indugiare: “sull´evoluzione dello stile dei consumi – ha detto il presidente del Consorzio - stiamo giocandoci la partita più importante di questi ultimi anni, ed è allora con un occhio al prodotto e un occhio al mercato che ora va incrementata l´attività consortile finalizzata a costruire sempre maggiori e più consistenti momenti di contatto con il consumatore”. Un contatto che passa dagli importanti investimenti messi in atto sulla comunicazione al consumo (oltre 13 milioni di euro nel 2006), ma anche su azioni che offrono al consumatore le massime garanzie possibili sulla qualità, sulla tracciabilità di ogni forma e su una più chiara informazione sulla stagionatura del prodotto. Risultato, questo, cui si è pervenuti con l’applicazione, dal gennaio scorso, di bollini di diverso colore su ogni porzione di confezionato, associata anche ad un rilevante incremento dell’attività di vigilanza esercitata su confezionatori, centri di distribuzione e punti di vendita. “Dopo aver radicato un sistema di qualità eccellente, e mentre i caseifici si danno più efficaci assetti organizzativi - ha concluso Alai - oggi dobbiamo vincere la battaglia sui mercati, che significa innanzitutto concorrere ad una crescita dei consumi cui corrisponda una stabile e più consistente ripresa delle quotazioni”. . |
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