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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Aprile 2007
 
   
  MICROCREDITO: UN´OPPORTUNITÀ PER CHI È IN DIFFICOLTÀ

 
   
   Roma, 23 aprile 2007 - Una novità assoluta per la Regione Lazio e anche per il panorama nazionale: 3 milioni e 500mila euro di fondi regionali per combattere la povertà e l’esclusione sociale. Il microcredito si rivolge a persone che hanno bisogno di crediti di emergenza per spese non preventivate di prima necessità, piccole imprese che operano in settori in cui sono diffuse l’economia sommersa e l’usura, collettività finanziarie, detenuti ed ex detenuti. Le crescenti difficoltà di alcuni settori sociali impongono oggi un intervento finanziario che persegua due importanti obiettivi: da una parte, garantire sostegno economico ai cittadini che non riescono ad avere accesso a prestiti bancari, dall’altra invertire il rapporto tra cittadinanza e istituzione, “ossia raggiungere con aiuti concreti quelle persone che altrimenti rischierebbero l’esclusione sociale a causa di difficoltà temporanee”, come ha dichiarato questa mattina in conferenza stampa l’assessore regionale al Bilancio, Luigi Nieri. Verrà istituito un bando per stabilire quali associazioni no profit faranno da tramite tra cittadini ed ente erogante, ovvero la Regione Lazio, e in un secondo momento si attiverà quella rete capillare che permetterà ai cittadini di interfacciarsi con queste associazioni e presentare le loro richieste. Le associazioni verranno scelte in base alla conoscenza del territorio e all’esperienza, come Asl, comuni e parrocchie e non v’è alcuna preclusione nei confronti dei richiedenti; ci sarà per tutti la possibilità di accesso al microcredito, ma con l’intento di responsabilizzazione che caratterizza questo progetto: nell’arco di 36 mesi, infatti, il beneficiario del prestito deve restituire la somma erogata con un tasso dell’1%. Si tratta di un intervento originale perché si costruisce sulla relazione interpersonale e non più sulla garanzia dei beni materiali. I soggetti che faranno da cuscinetto tra i bisogni primari dei cittadini e l’Ente erogatore baseranno la scelta di ogni intervento sulle sole esigenze del cittadino e non più sui beni con cui questi potrebbe presentare come garanzia per ricevere l’aiuto economico. .  
   
 

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