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Notiziario Marketpress di
Giovedì 03 Maggio 2007 |
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INDAGINE RIVELA CHE LE FAMIGLIE EUROPEE SI STANNO PROGRESSIVAMENTE DIGITALIZZANDO
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Bruxelles, 3 maggio 2007 - Secondo le conclusioni di un´indagine condotta nell´Ue, gli sforzi tesi a convincere i cittadini europei a optare per il digitale sembrerebbero sortire i primi risultati. Ne è emerso che più della metà delle famiglie europee ha un computer e precisamente il 4% in più rispetto a uno studio analogo condotto alla fine del 2006; inoltre, sempre più persone stanno passando alla banda larga e all´accesso a Internet wireless (senza fili). Nell´ambito dell´indagine svolta sull´e-communication tra le famiglie e pubblicato il 27 aprile («E-communications Household Survey») sono state intervistate 27 000 famiglie riguardo all´uso del computer e di Internet e al tipo di tecnologia utilizzata per la connessione. Sono state chieste anche informazioni sul sistema di telefonia usato (linee telefoniche fisse, connessioni mobili, o entrambe), sulla tutela della privacy, sulla disponibilità di «pacchetti» di servizi e sull´utilizzo del numero di emergenza europeo. Secondo l´indagine condotta, una media del 54% delle famiglie dell´Unione possiede un computer, un dato che rappresenta un incremento del 4% dalla fine del 2006. I vecchi Stati membri dell´Ue tendono a essere più informatizzati (58%) rispetto ai 12 di nuova adesione (39%), una disparità che si accentua se si raffrontano i singoli paesi. Ad esempio, in Danimarca e nei Paesi Bassi l´83% delle famiglie possiede un computer, a fronte di appena il 29% delle famiglie rumene e del 20% di quelle bulgare. L´inchiesta ha inoltre riscontrato un aumento, sebbene modesto, delle persone che si collegano a Internet. Attualmente il 42% delle famiglie dispone di una connessione a Internet in casa propria, un lieve incremento del 2% rispetto al sondaggio precedente. I tassi di penetrazione si confermano massimi nei Paesi Bassi (80%), in Danimarca (77%) e in Svezia (69%), mentre gli indici più bassi, inferiori al 20%, si registrano in Grecia, Slovacchia, Bulgaria e Romania. La banda larga, uno degli indicatori chiave della crescita dell´economia europea della conoscenza, sembrerebbe guadagnare terreno, con il 28% delle famiglie che optano per tale connessione. In tutti i paesi esaminati, ad eccezione di quattro, si è osservato un aumento significativo della quota di abitazioni che dispongono di una connessione a banda larga. I paesi che hanno registrato gli incrementi più evidenti sono gli stessi che lo scorso anno avevano i tassi di penetrazione più elevati, quali Danimarca (+11%), Belgio (+9%), Regno Unito (+9%), Estonia (+9%) e Malta (+9%). Nel contempo, i tassi di penetrazione della banda larga sono rimasti invariati in Italia, Austria, Cipro e Svezia. Coloro che utilizzano la tecnologia a banda larga tendono ancora a preferire l´Asymmetric Digital Subscriber Line (Adsl) per connettersi a Internet. In Francia, ad esempio, l´88% delle famiglie che ha Internet utilizza una connessione di questo tipo. La connessione analogica tradizionale sembra essere più diffusa nei paesi con percentuali elevate di popolazione rurale, quali l´Irlanda, mentre le connessioni alla rete della televisione via cavo sono diffuse in Romania, Bulgaria, Ungheria, Portogallo, Lituania, Lettonia e Austria. Anche le connessioni a Internet wireless (Wifi) si stanno diffondendo capillarmente in Europa. Il 34% delle famiglie utilizza ora un router wifi al posto del modem per collegarsi a Internet, a fronte del 27% di fine 2006. La tecnologia Wifi sembra essere maggiormente presente in Lussemburgo, Spagna e Francia, dove più della metà delle famiglie connesse a Internet è dotata di un router wifi. Per contro, meno del 20% delle famiglie lettoni, greche, lituane, slovene e portoghesi si avvale di tale tecnologia. Secondo l´indagine, con l´aumento del numero delle famiglie che sceglie il digitale, si intensificano di pari passo anche i problemi di protezione e sicurezza dei dati. Il 28% degli europei con accesso a Internet afferma che spam e virus hanno causato loro notevoli problemi. In alcuni casi, spam e virus hanno provocato un guasto al computer, o hanno determinato una perdita o alterazione dei dati. Ai rappresentanti delle famiglie dotate di computer e accesso a Internet è stato chiesto se avessero installato un software antispam o antivirus. Dall´indagine è emerso che i virus tendono a preoccupare più dello spam. L´81% circa degli intervistati ha affermato di aver installato programmi antivirus, mentre il 60% dispone di software antispam sul proprio computer. Il software viene tendenzialmente scaricato gratuitamente da Internet. I risultati del sondaggio alimenteranno presumibilmente il dibattito pubblico in corso sulla riforma delle norme comunitarie sulle telecomunicazioni, in programma per i prossimi mesi. «L´economia digitale europea sta crescendo notevolmente, in quanto sempre più famiglie optano per la convergenza tra servizi fissi, mobili e Internet», ha dichiarato il commissario europeo per la Società dell´informazione e i mezzi di comunicazione Viviane Reding. «La sfida della riforma delle norme comunitarie sulle telecomunicazioni di quest´anno consisterà nel fornire una risposta all´ambiente tecnologico in rapido cambiamento e al contempo nel promuovere una concorrenza efficace». . |
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