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Notiziario Marketpress di
Giovedì 03 Maggio 2007 |
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ALTO ADIGE: POTERE D´ACQUISTO, I FLUSSI IN ENTRATA SONO IL DOPPIO DI QUELLI IN USCITA
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Bolzano, 3 maggio 2007 - Il potere d´acquisto che entra in Alto Adige è oltre il doppio di quello che esce dai confini provinciali. Questo il dato più importante che emerge dallo studio eseguito dall´Istituto di ricerca Cima Austria, presentato mercoledì 2 maggio dall´assessore provinciale Werner Frick. "Il saldo è dunque positivo - commenta Frick - e conferma che la nostra politica commerciale si è rivelata azzeccata". L´alto Adige presenta un potere d´acquisto complessivo pari a circa 4,75 miliardi di euro. Sono 488 i milioni di euro, il 10% del totale, che escono dai confini provinciali, mentre il 68% del potere d’acquisto locale, pari a 3,2 miliardi di euro, resta in Alto Adige. I flussi in entrata, per quanto riguarda il commercio al dettaglio, si aggirano sul miliardo di euro, ovvero il 22% del volume totale. Circa i due terzi di questa cifra risultano dall´indotto turistico, mentre il restante terzo è frutto delle cosiddette "trasferte per shopping" dei consumatori provenienti dai territori confinanti. "I risultati - ha spiegato l´assessore provinciale Werner Frick - confermano che, da un lato, si registrano deflussi del potere d´acquisto oltre i confini provinciali, in particolare verso i grandi centri commerciali austriaci, ma che dall´altro lato questo deflusso transfrontaliero è controbilanciato, specie grazie al fattore turismo, da un enorme afflusso di potere d´acquisto in Alto Adige. Il saldo complessivo è quindi largamente positivo". L´indagine svolta da Cima Austria, e presentata da Stefan Lettner, è la più completa sinora condotta sui flussi del potere di acquisto nel commercio al dettaglio. Complessivamente sono stati 5mila i nuclei familiari interpellati sul loro rapporto con gli acquisti, ed oltre ai flussi transfrontalieri, sono stati analizzati anche quelli all´interno delle Comunità comprensoriali altoatesine. Lo studio rivela che ad attirare maggiormente i consumatori in Alto Adige sono l´atmosfera particolare dello shopping, una migliore qualità della merce, e la disponibilità esclusivamente in loco dei prodotti desiderati. Anche il fattore prezzo, per oltre il 12% del campione intervistato, ha il suo peso. Per quanto riguarda invece il deflusso dei consumatori, circa il 30% degli interpellati ha dichiarato di recarsi nei centri commerciali austriaci a causa dei prezzi più convenienti. Altre motivazioni rilevanti sono risultati essere la maggiore possibilità di scelta, e la disponibilità dei prodotti in un unico punto vendita. Per quanto riguarda la "fidelizzazione" del potere d´acquisto locale, i risultati migliori si sono registrati a Bolzano, nel Burgraviato e in Val d´Isarco (80%), mentre la maggior quota di afflussi dall´Austria si riscontra in Alta Valle Isarco, con il 38%. "Lo studio - è il commento finale dell´assessore Frick - dimostra che la via intrapresa sinora si è rivelata azzeccata. Attraverso la nostra regolamentazione urbanistica abbiamo potuto evitare che in Alto Adige si arrivasse a sviluppi su grandi superfici del commercio al dettaglio nel verde agricolo, e questa decisione ci è invidiata in mezza Europa. Le grandi superfici vanno programmate per non distruggere quelle piccole e medie, e possono essere realizzate solo in centri ad alta densità. La progettata struttura di Bolzano può e deve colmare la lacuna presente nella nostra offerta commerciale, senza mettere in pericolo l´equilibrio tra piccole, medie e grandi superfici di vendita". . |
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