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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Maggio 2007
 
   
  FEDERALISMO: D´AMICO, DEVE CAMBIARE NATURA FONDO PEREQUATIVO

 
   
  Roma, 7 maggio 2007 - Una piattaforma operativa di dieci punti "che necessariamente devono essere contenuti nella legge delega sul federalismo". È quanto proposto dai rappresentanti delle regioni del Mezzogiorno all´apertura della riunione della Conferenza delle Regioni convocata per discutere la bozza di legge delega. Alla riunione di Roma, per l´Abruzzo, è presente l´assessore alle Riforme istituzionali e al Bilancio, Giovanni D´amico, che insieme con i funzionari della Regione sta seguendo il dibattito politico. "Sulla bozza di principi che è stata presentata dalle regioni del Mezzogiorno “ spiega D´amico “l´Abruzzo ha insistito su tre punti. Il primo legato ai contributi speciali di cui al comma 5 dell´art 119 della Costituzione, secondo cui deve essere specificato con chiarezza che essi costituiscono fondi speciali di finanza straordinaria destinati a supportare e a ridurre il gap strutturale dei territori meno sviluppati. Il secondo aspetto “ prosegue D’ Amico � e sul quale si concentra gran parte delle nostre richieste, è invece legato al fondo perequativo per il quale si chiede che nella quantificazione dello stesso si tenga conto non solo dei trasferimenti soppressi ma anche fondi erogati a titolo di ex fondo perequativo previsto dalla legge 549/95, che per l´Abruzzo ammontano a circa 114 milioni di euro". Su questo punto, che rimane centrale nella piattaforma delle regioni del Mezzogiorno e sul quale l´Abruzzo ha deciso di concentrare le forze, l´assessore D´amico ha spiegato che "le regioni del Sud insistono sulla natura di federalismo statale del nuovo fondo perequativo che, quindi, viene quantificato e alimentato da entrate erariali sostituendo in questo senso il principio della perequazione orizzontale tra regioni previsto dal decreto legislativo 56 del 2000". Il terzo punto, infine, rappresenta un rafforzamento di un principio che la bozza di legge delega già afferma: "e cioè “ conclude l´assessore alle Riforme - che all´interno del fondo perequativo debba essere presente una quota che viene attribuita alle regioni di minore dimensione demografica". Per quanto riguarda il dibattito generale, la Conferenza delle Regioni è arrivata all´accordo secondo cui saranno sanità e assistenza i settori che verranno finanziati con entrate derivanti da Irpef e Irap e dal fondo perequativo. .  
   
 

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