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Notiziario Marketpress di Venerdì 04 Maggio 2007
 
   
  SAPORI DALL’ADRIATICO: A CERVIA, CON I RISTORATORI DEL TARTUFO DEL DELTA DEL PO, ALLA FIERA INTERNAZIONALE DEL BIRDWATCHING CON “OCCHIO AL MARCHIO - LA STRADA DEL PESCE”

 
   
  Il sale accompagna la storia di Cervia. La sua nascita, la sua architettura, le terre dove uomo e natura hanno raggiunto un’armonia ideale. Da questa intesa di secoli, nascono i prodotti tipici di Cervia: il sale dolce, il miele di pineta, i vini di sabbia. E tanti luoghi di questa pittoresca cittadina dell’Adriatico sono legati alla storia del sale, l’oro bianco che nel passato aveva il valore strategico di conservare i cibi. All’interno della salina si sviluppava la Cervia vecchia, le case dei salinari erano costruite all’interno delle mura che chiudevano la Cervia del 1700, il Magazzino del Sale ospita oggi un museo che racconta le fasi della lavorazione. Il sale di Cervia é conosciuto come un sale “dolce”, per la purezza del cloruro di sodio e la minore presenza di cloruri più amari, cosa che lo rende perfetto per la gastronomia e la preparazione dei cibi conservati. La riserva Camillone, una piccola salina dove ancora oggi si produce il sale con l’originale sistema millenario della raccolta manuale giornaliera, è stata riconosciuta nel 2004 Presidio Slow Food, per l’alta qualità del prodotto e per il metodo di lavorazione, che permette di valorizzare il sale come un bene tipico e tradizionale. Info@salinadicervia. It. Il sale é il protagonista sempre, ma in particolare negli eventi estivi di Cervia con stand gastronomici, dove si possono assaggiare specialità come la cioccolata al sale oppure la melata di salina. Quest’anno l’enogastronomia è stata protagonista anche alla Fiera internazionale del birdwatching e del turismo naturalistico (che si è conclusa il 1 maggio a Comacchio e nel Delta del Po). Tra le iniziative più interessanti di questa edizione la presentazione di “Occhio al marchio - la strada del pesce”, un progetto finanziato da DocUP SFOP 2000-2006 Regione Emilia-Romagna, per la promozione e valorizzazione delle specie ittiche poco note, eccedentarie o insufficientemente sfruttate della costa Adriatica. Delta 2000 tel. 0533 57693 – 57694, info@podeltabirdfair. It. Questo progetto organizza per cinque mesi serate di degustazioni, conferenze, incontri con i pescatori e lezioni di cucina. Un vero e proprio invito aperto a tutti coloro che si troveranno a visitare le località della costa emiliano-romagnola per imparare ad apprezzare i sapori, la qualità, la freschezza del pesce dell’Adriatico e per vivere le tradizioni e la cultura delle persone e dei luoghi della pesca. Sono coinvolti tutti i soggetti del settore, dai pescatori che spiegheranno ed insegneranno le tecniche della pesca, ai ristoratori che accoglieranno il pubblico offrendo degustazioni che faranno apprezzare e conoscere i prodotti del “mare nostrum”. Il protagonista della campagna promozionale è certamente lui, il pesce prodotto nell’alto Adriatico. Al fine di renderlo familiare al consumatore e promuoverne l’uso corretto sarà diffuso nei luoghi degli eventi il calendario “Le quattro stagioni del pesce dell’Adriatico”. Www. Stradadelpesce. It. Info@stradadelpesce. It. Se il sale e il pesce sono prodotti facilmente comprensibili in riva all’Adriatico, non altrimenti si potrebbe pensare per il tartufo, eppure anche questo è un prodotto tipico nel Delta del Po. La guida “Tartufo, a portata di forchetta — il circuito dei ristoratori del delta del Po” si inserisce nell’ambito di uno specifico progetto di valorizzazione del tartufo finanziato attraverso l’iniziativa Comunitaria Leader+, il cui capofila è il Gruppo di Azione Locale DELTA 2000. Tale progetto nasce per volontà di due territori, quello emiliano-romagnolo delle Province di Ferrara e di Ravenna e quello toscano della Provincia di Siena, di svolgere attività di promozione di questa ricchezza naturale, affinché i piaceri della buona tavola e della scoperta del territorio possano costituire volano di sviluppo delle economie locali coinvolte. Sono 26 al momento i ristoratori aderenti al circuito, appartenenti al territorio Leader+, che oltre a presentare le loro ricette più gustose hanno accettato il disciplinare a garanzia della qualità e tipicità delle varie tipologie di tartufo utilizzato in cucina. In provincia di Ravenna partecipano: Al Boschetto di S. Michele di Ravenna, Al Cerchio e Babaleus entrambe di Ravenna, Casa Conti Guidi di Bagnacavallo, Ciabòt di Campiano di Ravenna, Flora di Ragone di Ravenna, Il Cerchio dei Golosi di Ravenna, Il mago del Pesce di Sant’Alberto di Ravenna, La Dama di Cuori di Paola Vistoli di Carraie di Ravenna, La Gardèla di Ravenna, La Pieve di S. Pietro in Trento di Ravenna, Naif e Radicchio Rosso entrambe di Ravenna, Ustarì di 2 Canton di Mezzano di Ravenna. Il tartufo, alimento saporito dai profumi intensi e persistenti, dalla storia antichissima, attraversa le credenze popolari più disparate, acquisendo nel tempo accezione di escrescenza degenerativa del terreno, cibo del diavolo e delle streghe, fino a diventare alimento afrodisiaco. I ristoratori che aderiscono al circuito osservano una filosofia di base comune, ovvero quella di offrire ai commensali prodotti di qualità, utilizzando le produzioni tipiche spontanee e tradizionali, caratteristiche del loro territorio di appartenenza. Affinché il circuito costituisca sinonimo di garanzia per il consumatore, i ristoratori aderenti hanno accettato di utilizzare nella preparazione delle vivande il tartufo fresco di provenienza locale o regionale; evitare l’utilizzo di prodotti chimici all’aroma di tartufo nella preparazione delle vivande, rispettare la periodicità delle tipologie di tartufo indicando con chiarezza la tipologia e la provenienza del tartufo nella carta del ristorante; introdurre nel menu almeno due piatti a base di tartufo; adeguare i prezzi del piatto alla tipologia del tartufo utilizzato. .  
   
 

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