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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Maggio 2007
 
   
  UBS ARCHIVIA IL PRIMO TRIMESTRE CON UN UTILE NETTO DI CHF 3275 MILIONI

 
   
  Zurigo / Basilea, 7 maggio 2007 - Ubs chiude il primo trimestre 2007 con un utile netto di competenza degli azionisti di Chf 3275 milioni. Il risultato, che comprende sia le attività continuative che quelle dismesse, rappresenta un calo di Chf 229 milioni rispetto ai primi tre mesi del 2006, che includevano la plusvalenza di Chf 290 milioni al netto delle imposte per la vendita di Motor-columbus. Nell’ambito delle proprie attività operative strategiche (utile di competenza da attività finanziarie da operazioni continuative), Ubs ha conseguito nel periodo in rassegna un utile record pari a Chf 3182 milioni, in progresso del 4% rispetto al primo e all’ultimo trimestre 2006. Questa performance è riconducibile alla crescita dei ricavi in tutti i comparti, malgrado i ricavi da negoziazione negativi registrati dal capitale proprietario di Investment Bank gestito da Drcm, pari a circa Chf 150 milioni a fronte delle difficili condizioni del mercato dei titoli ipotecari statunitensi. «I proventi da compensi e commissioni attive hanno raggiunto il livello più elevato dal 2001 e rappresentano più della metà dei proventi totali. Il patrimonio investito è progredito a Chf 3100 miliardi, in rialzo del 4% dall’inizio dell’anno, sulla scia del forte afflusso di nuovi capitali. Di conseguenza è aumentato anche il risultato delle commissioni di portafoglio nelle attività di gestione patrimoniale e asset management», ha affermato Clive Standish, Chief Financial Officer di Ubs. Rispetto ai primi tre mesi del 2006, i ricavi da commissione di Investment Bank sono incrementati in misura sostanziale in tutte le aree. Ubs ha conquistato ulteriori quote di mercato nell’underwriting dei comparti azionario e obbligazionario; quest’ultimo ha beneficiato dell’ottima performance del settore syndicated finance globale. Nella corporate finance, la banca ha tratto profitto dal costante dinamismo del mercato delle fusioni e acquisizioni, migliorando la propria posizione competitiva in tutte le regioni. Il progresso delle commissioni del comparto derivati quotati ha impresso slancio alla performance, riflettendo l’effetto positivo dell’acquisizione delle attività globali di Abn Amro in future e opzioni. Nei primi tre mesi del 2007 i proventi netti da attività di negoziazione sono avanzati, e in particolare le azioni hanno beneficiato delle condizioni di mercato favorevoli in Europa e nell’area Asia-pacifico. I prime services hanno tratto vantaggio dall’aumento dei volumi dei clienti e i ricavi del reddito fisso sono migliorati rispetto allo stesso periodo del 2006 grazie ai solidi rendimenti nel credito strutturato, nelle strategie creditizie globali e nel segmento syndicated finance. L’attività di negoziazione su cambi e di cash collateral è stata generalmente sostenuta, dato che gli elevati volumi hanno più che neutralizzato l’effetto del rialzo globale dei tassi d´interesse. I mercati emergenti, i metalli di base e i prodotti strutturati hanno tutti registrato un’espansione significativa con ottimi risultati trimestrali. La performance record del primo trimestre 2007 evidenzia la solidità delle attività di gestione patrimoniale, che vantano una posizione senza eguali nel panorama settoriale. Nel periodo in rassegna, la clientela facoltosa di tutto il mondo ha conferito a Ubs nuovi capitali netti per un totale di Chf 44,8 miliardi, pari all’85% degli afflussi netti complessivi. Le spese per il personale sono salite del 10% rispetto ai primi tre mesi del 2006. Nel primo trimestre 2007 Ubs ha continuato ad assumere personale nelle aree chiave delle proprie attività. In Investment Bank le assunzioni sono proseguite a un ritmo più lento rispetto all’esercizio precedente e l’organico è aumentato soltanto dell’1% dalla fine del 2006. L’ammortamento di immobilizzazioni immateriali è avanzato rispetto ai primi tre mesi del 2006 a seguito delle acquisizioni effettuate l’anno scorso. Le spese generali e amministrative sono diminuite, soprattutto in considerazione dell’assenza dell’accantonamento per l’accordo raggiunto con Sumitomo nel 2006. Ciò è stato parzialmente neutralizzato dal rialzo dei costi seguito all´incremento del volume degli affari e dei livelli dell’organico. Per contro, rispetto al quarto trimestre le spese di marketing, i costi di viaggio e di intrattenimento, i compensi professionali, nonché le spese di outsourcing e It hanno registrato una contrazione. Al 31 marzo 2007 il numero di collaboratori impiegati nelle attività finanziarie era pari a 80 637, in rialzo di 2497 unità rispetto ai 78 140 al 31 dicembre 2006. L’aumento dell’organico ha coinvolto pressoché tutte le aree. Escludendo il personale proveniente dall’acquisizione di Mcdonald e gli ex collaboratori Perot passati a Ubs, l’incremento globale ammonta a 1158 unità. Prospettive Sebbene sia probabile un rallentamento della crescita economica negli Stati Uniti nei prossimi mesi, i dati macroeconomici globali, soprattutto quelli europei e dei principali mercati emergenti, segnalano chiaramente che nel resto del mondo le economie sono in buona salute. In particolare, Ubs ritiene che le difficoltà riscontrate dal mercato immobiliare statunitense non avranno un effetto negativo a lungo termine su scala globale. La banca è convinta che i clienti continueranno sempre più a richiedere la sua consulenza, in un contesto di mercato che resterà impegnativo come di consueto. Il portafoglio di transazioni già in corso di realizzazione resta ben fornito e Ubs, grazie al suo modello operativo e alla sua presenza globale, può sfruttare molteplici opportunità. «Nel corso del 2007 punteremo a consolidare gli investimenti avviati lo scorso esercizio seguitando a gestire il capitale, i rischi e i costi in modo estremamente oculato e in linea con gli sviluppi di mercato. Nel nostro settore, come in quello finanziario, la performance tende a essere più sostenuta nei primi tre mesi dell’anno rispetto al periodo estivo. In passato abbiamo ampiamente dimostrato la nostra capacità di ottenere solidi risultati in tutte le fasi del ciclo economico; pertanto, siamo certi che il 2007 sarà un altro anno di successo e di crescita per Ubs», ha dichiarato Clive Standish. Risultati raffrontati agli obiettivi Ubs concentra la propria attenzione su quattro principali indicatori di performance, fissati in modo tale da poter fornire ai propri azionisti rendimenti sempre migliori. Tutti gli indicatori sono calcolati sulla base dei risultati da attività continuative. I primi due, ovvero gli obiettivi di Roe e l’utile diluito per azione, poggiano sui risultati dell´intera banca, mentre gli altri due, ossia quelli relativi al rapporto costi/ricavi e alla raccolta netta, sono circoscritti alle attività finanziarie. In base a tali premesse, gli indicatori di performance nel primo trimestre 2007 evidenziano quanto segue: il Roe annualizzato, pari al 28,7%, è in calo rispetto al 29,6% dello stesso trimestre nell’esercizio precedente, ma ampiamente al di sopra del target di Ubs stabilito in un minimo del 20% per il periodo. Il progresso dell’utile di competenza è stato neutralizzato dall’aumento del patrimonio netto medio dovuto all´elevato livello degli utili non distribuiti; l’utile diluito per azione di Chf 1. 62 è salito del 9% o di Chf 0. 14 dai Chf 1. 48 dello stesso periodo del 2006, a comprova dell’aumento dell´utile netto e di una riduzione del 3% nel numero medio di azioni in circolazione dovuta alla costante attività di riacquisto azionario da parte di Ubs. Tale dato risulta anche lievemente inferiore all’obiettivo di crescita dell’utile a due cifre; il rapporto costi/ricavi nelle attività finanziarie, pari al 68,1%, è in leggera flessione rispetto al 68,4% del primo trimestre 2006. La forte espansione dei proventi operativi riflette un progresso dei ricavi in tutti i segmenti d’attività. Ciò è stato solo parzialmente neutralizzato dall’aumento delle spese per il personale, dovuto all’ampliamento dell’organico e all’incremento dei compensi correlati alla performance; la raccolta netta, pari a Chf 52,8 miliardi, è progredita rispetto ai Chf 48,0 miliardi del 2006, raggiungendo il livello più elevato in assoluto. Nel periodo in rassegna l’apporto nelle unità di gestione patrimoniale è stato di Chf 44,8 miliardi, in crescita dai Chf 33,6 miliardi del primo trimestre 2006, mentre la raccolta nelle unità di gestione patrimoniale internazionali e svizzere è aumentata di Chf 9,2 miliardi a Chf 33,9 miliardi, principalmente grazie all’incremento degli afflussi provenienti dall’Asia e dalle Americhe. Nei primi tre mesi del 2007 la raccolta netta nelle unità europee di gestione patrimoniale si è attestata a Chf 5,4 miliardi, in flessione dai Chf 6,5 miliardi dello stesso periodo del 2006, dato che il maggior afflusso di capitali in Germania e Italia è stato più che neutralizzato dai minori apporti negli altri Paesi europei. Nel trimestre in esame gli apporti nelle attività di gestione patrimoniale statunitensi si sono collocati a Chf 10,9 miliardi, in rialzo rispetto ai Chf 8,9 miliardi dell´anno precedente. Questo progresso è ascrivibile agli afflussi provenienti sia da clienti esistenti che nuovi. La raccolta nelle attività di asset management è diminuita a Chf 5,3 miliardi dai Chf 12,6 miliardi di un anno prima. La clientela istituzionale ha registrato Chf 2,7 miliardi di capitali netti, principalmente in virtù dei contributi degli investimenti alternativi, nel reddito fisso e multiasset, in parte compensati da deflussi in ambito azionario. L´attività Wholesale intermediary ha raccolto Chf 2,6 miliardi, scendendo dai Chf 5,5 miliardi dello stesso periodo del 2006, soprattutto a seguito del calo degli afflussi nel comparto multiasset e dei deflussi nel reddito fisso. Nel complesso, Chf 5,8 miliardi sono defluiti dai fondi monetari, che tendono ad essere sottoposti a oscillazioni trimestrali più ampie rispetto ad altre categorie di attivi. Nel primo trimestre dell’esercizio, nel settore retail in Svizzera è stata raggiunta una raccolta netta di Chf 2,7 miliardi, riconducibile soprattutto ai maggiori apporti dalla clientela esistente. Patrimonio investito In virtù della raccolta netta e del rialzo dei mercati finanziari, il patrimonio investito ha totalizzato Chf 3112 miliardi al 31 marzo 2007, in crescita del 4% dal 31 dicembre 2006. Risultati relativi alle attività finanziarie Global Wealth Management & Business Banking Nel primo trimestre 2007 l’utile ante imposte di Global Wealth Management & Business Banking si è attestato a un livello record di Chf 2244 milioni, in progresso del 3% dagli ultimi tre mesi del 2006. Le unità internazionali e svizzere di gestione patrimoniale archiviano il periodo in rassegna con un utile ante imposte record di Chf 1501 milioni, in aumento del 6%. I proventi operativi complessivi hanno fatto segnare un incremento del 9%, poiché i ricavi ricorrenti hanno tratto vantaggio dall’espansione della base patrimoniale. I ricavi non ricorrenti (in rialzo del 19%) hanno beneficiato della crescita sostanziale dei livelli di attività. I costi operativi sono saliti del 12%, riflettendo l’aumento delle spese per il personale, dovuto a sua volta al progresso dei compensi correlati alla performance, all’assunzione di nuovo personale e ai maggiori costi dei piani pensionistici per i collaboratori in Svizzera. Le spese generali e amministrative sono leggermente diminuite in seguito allo scioglimento di precedenti accantonamenti. L’utile ante imposte delle unità statunitensi di gestione patrimoniale per i tre mesi in rassegna si è collocato a Chf 171 milioni, in calo del 2% dai Chf 174 milioni del quarto trimestre 2006. In dollari statunitensi, l’utile ante imposte è sceso del 3%. I proventi operativi complessivi hanno registrato un lieve incremento, a comprova dei livelli record dei ricavi ricorrenti riconducibili alla crescita delle commissioni dei conti gestiti e di quelle dei fondi non proprietari. Tale risultato è stato in parte neutralizzato dalla diminuzione dei ricavi non ricorrenti, dovuta principalmente alle minori commissioni di performance nel trimestre in esame. In dollari statunitensi, i proventi operativi sono aumentati dell’1% rispetto ai tre mesi precedenti. Nel primo trimestre 2007 le spese operative complessive sono salite marginalmente. Le spese per il personale sono cresciute del 9%, a seguito dell’incremento dei compensi correlati alla performance e dei maggiori costi salariali dovuti all’integrazione dell’organico di Mcdonald Investments e all’assunzione di ulteriori consulenti non finanziari per le iniziative di crescita. Nel periodo in rassegna le spese non relative al personale, incluse quelle generali e amministrative e quelle per le svalutazioni e gli ammortamenti, si sono ridotte, soprattutto a causa del calo degli accantonamenti per rischi legali. Business Banking Switzerland ha realizzato un utile ante imposte di Chf 572 milioni, in flessione del 4%. Gli interessi attivi netti sono diminuiti, riflettendo in parte il minor numero di giorni nel primo trimestre rispetto agli ultimi tre mesi dell’esercizio precedente. I proventi di natura diversa sono cresciuti, soprattutto in virtù dei maggiori livelli di attività dei clienti. Le spese generali e amministrative sono leggermente progredite, principalmente in seguito allo scioglimento di precedenti accantonamenti che ha ridotto le spese del trimestre. Global Asset Management L’utile ante imposte per il periodo in esame è stato pari a Chf 404 milioni, in crescita dell’1% dai Chf 400 milioni del quarto trimestre 2006, riflettendo ampiamente il livello medio più elevato della base patrimoniale che ha spinto al rialzo le commissioni di gestione registrate da tutte le attività. I proventi operativi complessivi hanno fatto segnare un incremento del 6%, con un’espansione del segmento Institutional determinata a sua volta dalle maggiori commissioni di gestione registrate da tutte le attività, dall’aumento delle commissioni di performance dei fondi d’investitori esterni di Dillon Read Capital Management (Drcm) e dall’impatto delle commissioni per l’intero trimestre derivanti dall’attività di asset management di Pactual. I ricavi del segmento Wholesale intermediary hanno messo a segno un progresso grazie alle maggiori commissioni di gestione, a comprova del livello medio più elevato dei patrimoni in gestione, dell’inclusione dei ricavi per l’intero trimestre dell’attività di asset management di Pactual e della crescita delle commissioni di performance dei fondi azionari. Le spese operative complessive sono progredite del 9%, riflettendo principalmente il calo degli emolumenti per servizi di gestione degli investimenti per Investment Bank. Le spese per il personale sono diminuite, soprattutto a fronte della flessione dei compensi di incentivo. Anche le spese generali e amministrative hanno registrato una contrazione, dato che il trimestre precedente comprendeva significativi investimenti nell´It e nelle aree di supporto alle attività nonché i costi relativi al lancio del primo fondo per investitori esterni di Drcm. Investment Bank Nel trimestre in rassegna, l’utile ante imposte ha raggiunto i massimi storici, attestandosi a Chf 1801 milioni, in crescita del 3% nei confronti dello stesso periodo dell’esercizio precedente. I proventi operativi complessivi per il primo trimestre hanno altresì toccato il livello record di Chf 6260 milioni, in progresso del 5% rispetto agli stessi tre mesi del 2006. Nel periodo in esame le attività su azioni hanno conseguito ricavi record pari a Chf 3128 milioni, in aumento del 10% dal primo trimestre 2006, quando avevano beneficiato delle plusvalenze dei posti di membro al Nyse. Tutte le aree hanno evidenziato un’espansione dei ricavi, con incrementi significativi nei comparti derivati, trading in conto proprio e mercati dei capitali di rischio. I ricavi del prime brokerage hanno seguitato ad aumentare grazie alla crescita del numero di clienti e dei saldi, anche se tale risultato è stato in parte neutralizzato dalla contrazione degli spread applicati ai clienti. I ricavi di Fixed income, rates and currencies (Firc) si sono collocati a Chf 2265 milioni, in flessione del 7% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. Le difficili condizioni del mercato dei titoli ipotecari statunitensi si sono tradotte in perdite per le attività gestite da Drcm. I ricavi di altri segmenti di Firc sono saliti del 19% rispetto a un anno prima. Il comparto del reddito fisso su crediti ha fatto segnare una notevole espansione in tutte le attività. Forte incremento anche dei ricavi dei mercati emergenti. Per contro, la performance dell’attività su tassi ha accusato una flessione in generale. Il solido risultato dei titoli garantiti da ipoteche, che hanno beneficiato degli elevati volumi di mercato in Europa e Giappone, non ha comunque compensato la diminuzione dei rendimenti dei derivati e delle obbligazioni governative causata dall´appiattimento della curva dei rendimenti e dalla minore volatilità. Nel primo trimestre 2007 i ricavi da negoziazione nell’ambito dell’energia elettrica e del gas sono diminuiti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre le vendite e le negoziazioni dei prodotti strutturati su materie prime e del greggio sono progredite notevolmente. La performance delle attività su cambi e di cash and collateral trading è stata molto sostenuta su tutta la linea, dato che gli elevati volumi hanno più che compensato la continua pressione sugli spread. I mercati emergenti, i metalli di base, i prime services e i prodotti strutturati hanno tutti messo a segno un’espansione significativa con ottimi risultati trimestrali. I ricavi di Investment banking hanno conseguito risultati record per un primo trimestre, collocandosi a Chf 865 milioni con un aumento del 30% dallo stesso periodo del 2006 e a comprova della crescita dei ricavi in tutte le regioni, in particolare nelle Americhe e in Asia. I ricavi delle attività di consulenza hanno fatto segnare un forte progresso in un contesto di intensa attività con un aumento della quota di mercato in tutte le aree geografiche. Notevole espansione anche delle attività sui mercati dei capitali, sostenute dai mercati dei capitali di rischio e dalla leveraged finance. Nel periodo in rassegna, i costi operativi complessivi sono cresciuti del 6% se raffrontati allo stesso trimestre del 2006. Le spese per il personale sono salite a fronte dell’incremento delle spese salariali e dei contribuiti ai piani previdenziali causati a loro volta dai maggiori livelli di organico e dall’aumento degli stipendi annui. I compensi azionari sono diminuiti del 6% nei confronti dello stesso trimestre dell’anno precedente, primariamente a seguito del trasferimento del personale di Drcm a Global Asset Management. Le spese generali e amministrative si sono ridotte del 4% rispetto al primo trimestre 2006, che comprendeva un accantonamento per contenziosi legali per l’accordo con Sumitomo Corporation pari a Chf 112 milioni. Ciò è stato in parte neutralizzato dall’aumento dei costi It, per i locali, altri servizi in outsourcing, telecomunicazione e viaggi, causato in gran parte dalla crescita dell´organico. Nel trimestre in rassegna il rischio di mercato sostenuto da Investment Bank, misurato dalla media a 10 giorni del Var (intervallo di confidenza del 99%, serie di dati storici a 5 anni) è salito a Chf 517 milioni dai Chf 391 milioni degli ultimi tre mesi del 2006, mentre il range (differenza tra Var massimo e minimo) è aumentato a Chf 258 milioni da Chf 162 milioni. Come preannunciato nel trimestre precedente, l´integrazione di Pactual al 1° dicembre 2006 ha determinato un incremento del Var medio per Investment Bank. .  
   
 

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