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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Maggio 2007
 
   
  PARTE IL PROGRAMMA DI CONTROLLO SUI FANGHI DI DEPURAZIONE DESTINATI ALL´AGRICOLTURA. ZANICHELLI: SU NOSTRO INCARICO CARABINIERI E ARPA REALIZZERANNO CONTROLLI SU TUTTA LA FILIERA.

 
   
  Partirà a maggio il programma di controllo dei fanghi provenienti dagli impianti di depurazione civili e destinati alla concimazione dei terreni agricoli, che vede affiancati Regione Emilia-romagna, Comando interregionale dei carabinieri per la tutela ambientale e Arpa regionale. L´obiettivo dell´intervento, che avrà durata biennale, è sottoporre a verifiche, attraverso i più significativi impianti della regione, quasi il 90% del totale di tutti i fanghi di depurazione prodotti da reflui urbani in Emilia-romagna. "Con questa iniziativa - ha detto oggi a Bologna l´assessore regionale all´ambiente Lino Zanichelli - la Regione vuole mettere al centro la salute dei cittadini e la sicurezza dell´ambiente. Per questo su nostro incarico Carabinieri e Arpa realizzeranno controlli a partire dagli impianti di depurazione e su tutta la filiera. " Zanichelli che ha sottolineato l´importanza di questa collaborazione con l´Arma dei Carabinieri, ha ribadito che "per la Regione l´uso dei fanghi reflui in campo agricolo è un fatto positivo" sia per l´ambiente perché riduce il conferimento in discarica o il ricorso all´inceneritore sia per la stessa agricoltura, visto il loro contenuto di sostanze organiche e di minerali come azoto, fosforo e potassio. "E´ tuttavia essenziale - ha sottolineato Zanichelli - che questo utilizzo avvenga con il più assoluto rigore e il rispetto delle regole, per evitare possibili contaminazioni dei terreni". L´intervento - come ha spiegato il comandante del Comando interregionale dei Carabinieri per la tutela ambientale Michele Vito Sarno - avrà "finalità soprattutto preventive con controlli e analisi su tutta la filiera di produzione e stoccaggio dei fanghi". Concimare dunque terreni sempre più impoveriti da una coltivazione intensiva, ma senza inquinare. Anche il direttore di Arpa Emilia-romagna Alessandro Bratti ha ribadito che "l´uso dei fanghi in agricoltura è quello più sostenibile da un punto di vista ambientale, dopo aver naturalmente verificato che non contengano potenziali inquinanti". Bratti ha anche illustrato l´attività ispettiva compiuta da Arpa nel 2006. Su 16 mila ispezioni 396 sono state quelle sui fanghi, mentre su 7. 400 campionamenti quelli realizzati sui fanghi sono stati 195. Complessivamente le segnalazioni alla magistratura sono state 16 e 9 le sanzioni amministrative di varia natura. Alla conferenza stampa ha partecipato anche il maresciallo Sergio Amatiello comandante dei Noe dell´Emilia-romagna. L´uso Dei Fanghi In Agricoltura L´utilizzo dei fanghi di depurazione quali fertilizzanti - benché sia considerato dalla Comunità europea l´impiego più rispettoso per l´ambiente per questo tipo di rifiuto - presenta alcune criticità, riconducibili alla possibile presenza in essi di composti organici nocivi, metalli pesanti e microrganismi patogeni. A garanzia della qualità dei fanghi Arpa e le autorità competenti svolgono regolarmente controlli e analisi affinché i valori limite di questi composti potenzialmente tossici vengano rispettati. In tempi recenti sono emerse nuove problematiche legate al mutato contesto nel quale i fanghi vengono prodotti: la diffusione delle attività produttive e la loro sempre maggiore "polverizzazione" all´interno del tessuto abitativo, assieme al maggiore uso di prodotti di sintesi nelle abitazioni, muta infatti la composizione delle acque reflue convogliate ai depuratori. Resta il fatto che le sostanze nocive che possono trovarsi nei fanghi dipendono per lo più da comportamenti illegali. Nuove regole più restrittive e ispirate al principio di precauzione sono state introdotte dalla Regione nel 2004 e nel 2005 e hanno riguardato tutta la filiera di gestione dei fanghi , dalla produzione, al soggetto titolare dell´autorizzazione, alle modalità di uso sui terreni agricoli. Il programma di controllo che sta per partire permetterà di verificare la presenza non solo di metalli pesanti , ma anche di composti organici alogenati assorbibili e in via precauzionale di sostanze come idrocarburi pesanti non ancora previsti dalla legislazione vigente. In Emilia-romagna viene ogni anno prodotto 1 milione di tonnellate di fanghi di depurazione di cui il 30% circa vengono utilizzati in agricoltura. L´emilia-romagna insieme a Lombardia e Puglia è tra le Regioni che per prime hanno compreso l´importanza del riutilizzo in campo agronomico dei fanghi. Test realizzati dal Centro ricerche produzioni animali di Reggio Emilia da ormai 18 anni sull´uso dei fanghi su diversi tipi di colture (mais, grano, barbabietola) hanno dimostrato - come ha spiegato Giuseppe Bonazzi del Crpa - che i fanghi dei depuratori hanno un buon potere fertilizzante e che non comportano rischi di accumulo nei terreni di sostanze come metalli pesanti e di sostanze plastiche di ultima generazione quali i Pcb, composti organici alogenati e i ftalati, purché ne sia rigorosamente verificato il rispetto dei limiti di legge. .  
   
 

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