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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Maggio 2007
 
   
  GARA D’APPALTO PER LA RETE RADIOMOBILE NESSUNA “BOCCIATURA” PER LA PROVINCIA LA SENTENZA DEL TAR È STATA INFATTI SOSPESA DAL CONSIGLIO DI STATO IL 2 MAGGIO

 
   
  Trento, 8 maggio 2007 - La Provincia non è stata bocciata al Tar – come invece titolava ieri un quotidiano locale – riguardo il bando di gara per la realizzazione della nuova rete radiomobile ad uso privato. Infatti l’efficacia della decisione del Tribunale regionale di giustizia amministrativa di Trento, emessa il 23 aprile scorso, è stata a sua volta sospesa con provvedimento adottato il 2 maggio dal presidente del Consiglio di Stato. E proprio al Consiglio di Stato, il prossimo 5 giugno, toccherà assumere una decisione definitiva. Di seguito la nota ufficiale della Provincia autonoma di Trento. “La Provincia autonoma di Trento, mediante appalto comunitario, ha recentemente affidato la realizzazione della nuova rete radiomobile ad uso privato al raggruppamento di imprese tra Motorola e Calzavara. Il bando di gara, che regola l’appalto in questione, prevedeva la costituzione di cauzione provvisoria da redigersi secondo determinate prescrizioni a pena di esclusione. L’offerta presentata dall’Associazione temporanea di imprese formata da Ote, Telecom Italia e Rossaro non conteneva le prescrizioni puntualmente richieste e, conseguentemente, è stata esclusa. In merito al ricorso proposto dall’Ati formata dalla imprese Ote, Telecom Italia e Rossaro, accolto da parte del Tribunale regionale di giustizia amministrativa di Trento con sentenza (di cui ancora non si conoscono le motivazioni) pubblicata con dispositivo il 23 aprile 2007, va però aggiunto che la Provincia sia con Motorola sia in via autonoma con provvedimento “incidentale” si è appellata contro la citata decisione del T. R. G. A. Presso il Consiglio di Stato. E con provvedimento adottato dal Presidente del Consiglio di Stato Sez. V in data 2 maggio 2007, è stata sospesa l’efficacia della sentenza del T. R. G. A. Trento pubblicata con il dispositivo n. 15 del 23 aprile 2007. Questo in attesa della trattazione dell’appello, la cui udienza è fissata per il giorno 5 giugno 2007, considerato che l’onere della chiarezza stabilito nella lettera d’invito non appariva assolto dalle parti ricorrenti in primo grado. Pertanto, appare chiaro che la Provincia autonoma di Trento, allo stato attuale, è tutt’altro che “bocciata” dalla sede giurisdizionale di secondo grado che sta trattando il caso, essendo per contro emersa, in sede cautelare, la corretta condotta dell’Amministrazione”. .  
   
 

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