Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 08 Maggio 2007
 
   
  CINQUE GIORNATE A MILANO PER LASCIARE UN´IMPRONTA

 
   
  Milano, 8 maggio 2007 - Monti, Marchetti e Provasoli hanno presentato Economia e società aperta: 32 incontri in 16 luoghi per riflettere sul futuro. I manager italiani, in un sondaggio, denunciano i troppi privilegi e chiedono innovazione della società italiana, nella convinzione che un asse fondamentale per valutare le politiche pubbliche sia diventato quello apertura-chiusura. È l’auspicio espresso questa mattina da Mario Monti, presidente dell’Università Bocconi, Piergaetano Marchetti, presidente di Rcs Mediagroup e Angelo Provasoli, rettore della Bocconi, alla presentazione di Economia e società aperta (www. Economiaesocieta. It), il forum internazionale che porterà a Milano, dal 9 al 12 maggio, 188 personalità (tra cui sette ministri in carica: sei italiani e un greco) provenienti da 16 paesi, per 32 incontri che interesseranno 16 luoghi simbolo della vita sociale ed economica della città, totalizzando 120 ore di dibattiti. A questi è da aggiungere, domani alle 18 a Palazzo Reale, l’inaugurazione ufficiale con José Manuel Barroso, Romano Prodi, Roberto Formigoni, Filippo Penati e Letizia Moratti, per arrivare alle “cinque giornate a Milano che lasceranno un’impronta”, di cui ha parlato Monti. La manifestazione coinvolge partecipanti provenienti da 25 imprese e associazioni di categoria, 36 università e 23 istituzioni di altro genere. La concretezza deriva da un’impostazione del forum che esplora nel dettaglio i rapporti tra l’economia e la politica, il mondo, i cittadini e la società, con incontri supplementari, denominati “Oltre l’economia”, per dibattiti di ampio respiro, comprese le presentazioni delle novità editoriali; l’accessibilità consiste nel linguaggio, nei luoghi prescelti e nella partecipazione libera e aperta a tutti; la spregiudicatezza dovrà stare nel coraggio di indicare strade innovative per la soluzione di problemi sentiti da tutti. “È necessario sollecitare un dibattito spassionato, in una fase che appare di pericolosa involuzione”, ha dichiarato Monti. “In Italia, ma anche in Europa e altrove nel mondo, stanno avanzando forze che spingono verso la chiusura, l’intolleranza nei confronti del diverso, la richiesta di protezioni, il nazionalismo”. “Protagoniste del forum saranno le idee, il concetto guida sarà l’apertura”, ha sostenuto Marchetti. “È necessario che l’economia si apra alle domande che la società pone e che insieme chiedano risposte nuove alla politica. Apertura significa capacità di scelte razionali, precise, che sappiano utilizzare tutto quello che un mondo globale porta di positivo e di innovativo”. Il tema della società aperta è stato introdotto da un sondaggio online condotto nei giorni scorsi, al quale hanno risposto 2. 865 manager e laureati, dal quale emerge una sostanziale preoccupazione per il futuro dell’economia italiana, se non interverranno riforme strutturali. “I manager interpellati, inoltre, hanno evidenziato, come maggiore ostacolo alla competitività del sistema Italia, la mancanza di cultura del merito e la difesa dei troppi privilegi, indicando come possibili soluzioni gli incentivi all’innovazione, l’investimento in ricerca e lo stimolo alla formazione universitaria e scolastica”, ha affermato Alberto Martinelli, professore di sociologia all’Università Statale di Milano, commentando i risultati del sondaggio. “Una visione che sottoscriverei anch’io. È interessante notare come pochi ritengano che la qualità della formazione sia un ostacolo alla competitività, ma nonostante ciò si ritenga che sia l’istruzione l’ambito su cui investire per il futuro”. .  
   
 

<<BACK