Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 08 Maggio 2007
 
   
  NEW YORK METRO-POLIS DI LUCIANO BOBBA DAL 24 MAGGIO AL 23 GIUGNO 2007 IL TORCHIO COSTANTINI ARTE CONTEMPORANEA MILANO

 
   
  Milano, 8 maggio 2007 - La galleria Il Torchio Costantini Arte Contemporanea di Milano, presenta New York metro-polis, mostra personale dell’artista Luciano Bobba. New York è una città fotogenica e, come tale, è stata la fonte d’ispirazione per un gran numero di fotografi che nel tempo ne hanno colto la bellezza, il fascino, la brutalità e l’inquietudine, in bianco e nero e a colori. Luciano Bobba ha colto nella metropoli del moto perpetuo, insonne, nevrotica e ammiccante, lo spunto per costruire un suo nuovo racconto per immagini. Qui ha trovato una visione inedita, basata sulla capacità di osservare la realtà senza modificarla, evitando di cadere nella trappola della banalità e del déjà vu. Armandosi di piccole macchine maneggevoli alternando senza particolari preferenze le analogiche alle digitali, l’artista ha cercato con sguardo attento le mille suggestioni di una metropoli. L’idea di usare le superfici riflettenti dei pannelli pubblicitari delle cabine telefoniche grazie alle quali la realtà si sdoppia non corrisponde ad un artificio nè a una manipolazione ma è l’autentica metafora di una vita che non è quasi mai univoca. Allo sguardo di Luciano Bobba, New York appare come un teatro mutevole, popolata di figure fantasmatiche in cui i riconoscibili taxi gialli o i più celebri grattacieli come l’Empire State Building non sono che pure ombre che sfumano nell’indistinto. Gli scenari, un gioco continuo di rimandi tra immagini riflesse e non, cambiano senza sosta. Riflettono il volto sensuale di una donna dalla bocca carnosa e dagli occhi chiusi o il tipico chiosco di hot dogs, che s’incontra a ogni angolo di marciapiede, oppure contraddicendo le proporzioni un abat-jour può essere più grande di un grattacielo. L’essenza intima e poetica, inquieta e fulminante di questa megalopoli appare e scompare nell’interpretazione personale dell’artista. E rivela la New York di oggi, bella e sfrontata che ogni volta sorprende con i suoi cambiamenti che non la cambiano. .  
   
 

<<BACK