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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Maggio 2007
 
   
  DINAMICHE FUTURISTE: I SIGNORI DELLA LUCE SERATA TEATRALE FUTURISTA AL MUSEO DELLA PERMANENTE DI MILANO DEDICATA AD ADRIANA BISI FABBRI CON MARIA ROSARIA OMAGGIO

 
   
  Milano, 8 maggio 2007 - Numerosi sono i futuristi che si sono dedicati al teatro nelle sue diverse declinazioni: grottesco, eccentrico, dell’assurdo, sintetico. Il teatro ha attirato molto i futuristi in quanto espressione artistica che sollecita contemporaneamente tutti i sensi attraverso l’uso di rumori, luci, colori, gestualità e movimenti del corpo e coinvolge simultaneamente letteratura e arti visive. Con I Signori della luce, performance vocale e interpretativa di Maria Rosaria Omaggio, sostenuta da suoni e brani video, si intende restituire il ritmo e l’atmosfera magica del Teatro Magnetico teorizzato da Prampolini. Lo spettacolo, organizzato da Outis – Centro Nazionale di Drammaturgia Contemporanea di Milano, si svolgerà nelle sale del Museo della Permanente giovedì 10 maggio ed è inserito all’interno delle iniziative che accompagnano la prima importante mostra in omaggio ad Adriana Bisi Fabbri, fra le figure artistiche del secolo scorso più singolari e straordinarie, ironica e graffiante, esponente nel 1914 del gruppo futurista “Nuove Tendenze”, legata da profonda amicizia a Umberto Boccioni, e scomparsa nel 1918 a soli trentasette anni. La forte suggestione che si viene a creare con la voce, strumento e parte integrante di unità sonora con la ritmica e la luce, punta a realizzare, con la tecnica odierna dei “motorizzati, dei cambia-colore, di proiezioni su schermi, degli antichi rumori ‘puliti’ al computer e della stereofonia” quell’esperimento di ”guizzi e forme luminose” del Teatro Magnetico. Verranno presentati alcune fra le opere dei coniugi Marinetti, Buzzi, Volt, Palazzeschi, Depero, Valentine de Saint-point, Maria Ginanni, Quasimodo e i quattro brevi testi tratti dal Teatro Futurista Sintetico di Umberto Boccioni, che tracciano un percorso di “vibrazioni” che va alla scoperta di nuove dimensioni comunicative: 1) La garçonniére; 2) Le prugne verdi; 3) Il Corpo che sale; 4) Genio e cultura. L’allestimento opera una “sintesi scenica”, termine caro al movimento, del rapporto suono-colore, studiato in quegli anni da Kandiskij e Schönberg e, non meno, da Depero e Pratella, a cui si aggiunge l’importanza del movimento, inteso come nuova energia espressiva del corpo, sottolineato dall’abbigliamento e dalla proiezione virtuale di opere pittoriche. La serata si propone di costruire un percorso che metta in correlazione il teatro di quell’epoca con le opere di Adriana Bisi Fabbri, attraverso un gusto e una sensibilità contemporanea. Giovedi 10 Maggio alle Ore 21, presso la sede del Museo. .  
   
 

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