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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Maggio 2007
 
   
  DARE UNA FAMIGLIA A UNA FAMIGLIA: VERSO UNA NUOVA FORMA DI AFFIDO DIURNO”

 
   
   Torino, 8 maggio 2007 - Sabato 19 maggio 2007, alle ore 8:45, la Fondazione Paideia, che dal 1993 opera nel settore sanitario, educativo, assistenziale e ricreativo con l´unico fine di migliorare le condizioni di vita infantile, con la collaborazione del Comune di Torino, presenterà un’iniziativa, riguardante la sperimentazione di una innovativa modalità di affidamento familiare, presso la Sala Don Sangalli, in via Maria Ausiliatrice 32, Torino. Per tutta la durata del convegno, al fine di agevolare la partecipazione dei genitori interessati, verrà organizzato un servizio di animazione per i bambini presenti. I partecipanti riceveranno in omaggio l’omonimo libro, “Dare una famiglia a una famiglia” (edito da Ega Editore), promosso dalla Fondazione Paideia e dal Comune di Torino, che verrà distribuito al fine di diffondere nella Città e nel resto d’Italia informazioni relative a questa modalità originale di intervento sociale e di coinvolgimento di famiglie e associazioni. Ingresso Libero. Per motivi organizzativi, si prega di confermare la propria adesione a Giorgia Salvadori: tel. 011-5520526 e-mail. Giorgia. Salvadori@fondazionepaideia. It Con il progetto “Dare una famiglia ad un’altra famiglia” è stato possibile attivare alcuni affidamenti familiari sperimentali nei quali gli elementi di originalità e sperimentazione sono stati essenzialmente due: - il nucleo familiare in difficoltà nella sua interezza è stato affidato ad una “famiglia risorsa”, impegnata a sostenere tale nucleo evitando, in questo modo, l’eventuale allontanamento dei minori dal nucleo stesso; - l’individuazione dei nuclei familiari in difficoltà e delle famiglie risorsa non è stato esclusivo dei servizi sociali, ma ha coinvolto il tessuto associativo cittadino nella sua interezza. Operativamente, al progetto, hanno aderito una ventina di realtà associative torinesi e alcune di esse hanno presentato sia nuclei in difficoltà sia famiglie risorsa. In totale, grazie al coinvolgimento delle associazioni, è stato possibile attivare sei affidamenti ai quali se ne sono aggiunti altri due gestiti direttamente dai servizi sociali territoriali. . .  
   
 

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