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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Maggio 2007
 
   
  LUNA-PAC SERAFINI UNA MOSTRA ONTOLOGICA PERSONALE DI LUIGI SERAFINI PAC PADIGLIONE D’ARTE CONTEMPORANEA MILANO

 
   
  Milano, 9 maggio 2007 - Pittore, scultore, architetto, designer, scrittore o meglio ironico viaggiatore nei territori dell’inconscio culturale e dell’immaginario sociale, Luigi Serafini (Roma, 1949) è stato descritto da Vittorio Sgarbi, assessore alla Cultura del Comune di Milano, come “impareggiabile miniatore e instancabile artigiano, che all’arte chiede di essere un parco dei divertimenti, uno sterminato luna park, un paradiso per bambini”. Artista dal talento eclettico e bizzarro, all’insegna dello spiazzamento e della sorpresa, Serafini sarà protagonista di una mostra antologica, in programma al Pac dall’11 maggio al 17 giugno 2007, che ripercorre il suo lavoro in maniera trasversale, attraverso salti linguistici e concettuali tenuti insieme dall’idea fondante di Teatro, perché “Serafini utilizza una sorta di teatralizzazione dell’immagine, capace di permetterne la massima individuazione e lettura”, come scrive Achille Bonito Oliva. Luna-pac Serafini – “una mostra ontologica”, come recita il sottotitolo – è una summa del folle mondo di uno degli artisti italiani più controversi e discussi degli ultimi anni, amato visceralmente da critici, storici dell’arte, scrittori e intellettuali di estrazione diversa, e guardato sempre con malcelato sospetto dal sistema dell’arte che l’ha spesso considerato, a torto, un epigono del movimento surrealista o un banale illustratore fantastico. Il suo genio sregolato e immaginifico è semmai da inserirsi in una bizzarra linea di confine che si colloca a metà strada tra le grandi allegorie scientifiche medievali e la spettacolare enfatizzazione biomorfa della tendenza più estrema della scena artistica contemporanea, e che ha tra i suoi referenti Jeff Koons o l’acido iperrealismo della Young British Art. In questa mostra l’artista dispiega tutta la sua capacità creativa con effetti di forte spettacolarizzazione ed enfatizzazione di un mondo fantastico e parallelo, popolato da misteriosi ibridi: esseri metà uomini e metà rondini, come nell’opera Coppia di Hirundòmani mostra alla competente Autorità aviaria il permesso di soggiorno al Pac che apre idealmente la mostra, cervi dalle corna luminose, mangiatori di luce blu, leopardi integrali, uova di mucca dalla codina semovente, donne-carota, famiglie Gomitaly, immense uova fritte, altalene etrusche e molto altro ancora, in un mix di citazioni che attingono alla mitologia classica, alla società dei consumi, alla filosofia e alla semiotica. La balconata, al primo piano, ospiterà un centinaio di tavole originali del celeberrimo Codex Seraphinianus, per la prima volta esposte al grande pubblico. Il Codex, pubblicato da Franco Maria Ricci nel 1981 (e riedito nel 2006 da Rizzoli, con nuove tavole di prefazione), è un libro che ripercorre in chiave utopica e fantastica tutti i campi dello scibile, dalla zoologia alla botanica, dalla mineralogia all’etnografia, dalla fisica alla tecnologia, e valse all’epoca al suo autore le attenzioni di Italo Calvino, Roland Barthes, Giorgio Manganelli, Federico Zeri, Federico Fellini, Douglas Hofstadter e molti altri. Calvino in particolare descrisse minutamente le regole, i meccanismi interni, le figure retoriche a cui la visionarietà dell’artista sottostava: “come l’Ovidio delle Metamorfosi, Serafini crede nella contiguità e permeabilità d’ogni territorio dell’esistere: l’anatomico e il meccanico si scambiano le loro morfologie, l’umano e il vegetale si completano… il vegetale si sposa al merceologico… lo zoologico al minerale, e così il cementizio e il geologico, l’araldico e il tecnologico, il selvaggio e il metropolitano, lo scritto e il vivente”. Nell’attigua galleria si incontrano ancora quadri, ceramiche, i lavori fotografici e quelli digitali, i cosiddetti repaintings. Il tour del Luna-pac si conclude con Codex, video di uno spettacolo di Philippe Decoufflé (1987) ispirato appunto al Codex. Prosegue, anche durante la mostra di Serafini, la proposta di giornate a ingresso gratuito finalizzate alla promozione dell’arte contemporanea, con l’iniziativa Domenica al Luna-pac! 3 domeniche a ingresso gratuito: 20 maggio, 3 e 17 giugno. Negli altri giorni l’ingresso prevede un biglietto unico a 3 euro, bambini fino a 10 anni gratis e scolaresche in gruppo ad 1 euro ciascuno. Come di consueto è previsto un programma di attività didattiche gratuite per bambini, ragazzi e singoli visitatori, e a pagamento per gruppi e scolaresche, curate da Marte snc con il contributo di Gruppo Coop Lombardia. .  
   
 

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