Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Maggio 2007
 
   
  REGIONI EUROPA: IDENTITA´´ E DIVERSITA´´ TEMI ASSEMBLEA UDINE

 
   
  Hamar (Norvegia), 9 maggio 2007 - La riunione del Bureau dell´Assemblea delle Regioni d´Europa/are, che il 7 e 8 maggio si è svolta nella città di Hamar, capoluogo della Regione norvegese di Hedmark (a Nord di Oslo, lungo il confine con la Svezia), ha confermato le date del 7-9 novembre prossimi per l´assemblea generale dell´Are ad Udine ed il tema principale della discussione, alla quale parteciperanno i delegati delle 255 realtà regionali che aderiscono all´organizzazione, guidata dal presidente del Friuli Venezia Giulia. I lavori Are dei primi di novembre nel capoluogo friulano saranno infatti dedicati all´Identità ed alle Diversità, concetti oggi estremamente importanti e strategici per l´Europa, ha osservato lo stesso presidente del Friuli Venezia Giulia nel corso dei lavori del Bureau, che hanno visto la presenza di 31 Regioni aderenti. Il vero vantaggio competitivo dell´Europa e della Ue, ad esempio rispetto agli Usa - è stato infatti affermato - è rappresentato dalla sua diversità linguistica e culturale. Negli Stati Uniti infatti si notano due tendenze estreme: o la progressiva assimilazione, nel linguaggio e nella cultura, con la conseguente perdita dei valori di origine, o (all´estremo opposto) il "ghetto", in cui si parla soltanto la lingua d´origine, non c´è integrazione, non c´è alcun scambio con gli altri cittadini assimilati. L´europa invece è ricca di alcune decine di lingue e di culture, millenarie, fortemente radicate, e di conseguenza la diversità non è in discussione. Importante, secondo il presidente dell´Are e del Friuli Venezia Giulia, è però riuscire a valorizzare queste diversità, anche attraverso scambi tra persone che hanno un bagaglio culturale e linguistico diverso; scambi e rapporti che sono in grado di aumentare la creatività e la produttività, soprattutto quando i problemi da risolvere sono complessi, come nel caso della ricerca scientifica e tecnologica. Dunque, per il presidente appare fondamentale da un lato integrare l´Unione europea ma dall´altro anche rafforzare il ruolo delle Regioni, che sono i veri "tutori" della diversità, così come è fondamentale introdurre una lingua comune, una lingua franca rappresentata dall´inglese (la lingua di Internet, della ricerca, della finanza), in grado di far interagire e di far lavorare assieme persone che parlano ed hanno una cultura propria e diversa e che grazie a tale lingua comune potranno comunicare con altri soggetti di differente cultura, in tal modo dando sfogo al grande potenziale di crescita sociale ed economica dell´Europa. Gli odierni lavori del Bureau dell´Are ad Hamar hanno però anche permesso di valutare i progressi della Ue nell´approvazione del nuovo Trattato costituzionale e nel processo di allargamento, anche alla luce delle situazioni delle elezioni in Francia e degli ultimi eventi in Turchia. Per il presidente dell´Are, le prime dichiarazioni del neoeletto Presidente francese Nicolas Sarkozy, vanno nella direzione di una forte "asciugatura", di una forte sintesi dell´attuale Trattato. La posizione dominante di molti membri Ue (18 Paesi hanno già ratificato il testo) è invece quella di intervenire sul testo con pochi ritocchi, per superare le resistenze di quegli Stati che si sono espressi sfavorevolmente al Trattato o che ancora non hanno fatto conoscere il loro intendimento in merito. Queste differenti posizioni dovranno trovare un momento di sintesi, ha osservato il presidente dell´Are, prima della riunione della Conferenza intergovernativa proposta dal presidente Angela Merkel a fine anno, per giungere alla ratifica ufficiale del nuovo Trattato Ue entro la metà del 2009. Rispetto all´ingresso comunitario della Croazia (possibile già fra due anni), il percorso di avvicinamento della Turchia all´Europa appare indubbiamente più lungo, di una decina d´anni, ha ricordato il presidente dell´Are. Dal modo in cui saranno superati i problemi legati alle prossime elezioni, alle eventuali modifiche costituzionali, all´elezione del Presidente della Repubblica, dipenderà grandemente il futuro dei negoziati di adesione della Turchia alla Ue, ha affermato il presidente, che si è detto anche personalmente convinto che se la Turchia riuscirà a riaffermare con chiarezza la sua laicità sarà in grado di divenire un partner importante per la Ue. Non solo, ha aggiunto, per i suoi 70 milioni di abitanti, per gli alti tassi con cui cresce la sua economia, per la sua strategica posizione geopolitica (basti pensare, ha detto, ai flussi di prodotti energetici che giungono in Europa attraverso la Turchia), ma anche per il fatto che questo Paese, laico ma a popolazione a maggioranza mussulmana, agganciandosi all´Unione europea diverrebbe un fattore di facilitazione nella comunicazione e nei rapporti con le Nazioni mussulmane. Rifiutarlo, invece, potrebbe non solo sviluppare una reazione negativa in Turchia ma anche, con un effetto domino, acuire ulteriormente i risentimenti che una parte degli Stati mussulmani nutre nei confronti dei Paesi occidentali. .  
   
 

<<BACK