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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Maggio 2007
 
   
  L’IMPRENDITORIA EXTRACOMUNITARIA ALLA GIORNATA DELL’ECONOMIA

 
   
  Lodi, 10 maggio 2007 - Si parlerà anche di imprese extracomunitarie nel corso della Quinta Giornata dell’Economia indetta per giovedì 10 maggio alla sala Consiglio della Camera di Commercio di Lodi e dedicata in particolare ai temi della innovazione. Presenti operatori economici e attori istituzionali e sociali, il presidente Enrico Perotti commenterà lo scenario economico provinciale alla luce del Rapporto Economia Lodigiana 2006, traendo dalle dinamiche in atto spunti per una riflessione sulle condizioni essenziali di innovatività necessarie alle imprese al fine di trarre vantaggi competitivi, duraturi e sostenibili. Il Rapporto Economia Lodigiana 2006 è corredato da una serie di elaborazioni di dati di estremo interesse da fornire indicazioni di trend e aiutare gli operatori economici e gli stakeholders istituzionali e sociali a prendere decisioni e a orientare politiche. Tra i i numerosi capitoli del Rapporto, l’analisi dell’Ufficio Studi camerale sulla presenza extracomunitaria nel tessuto economico lodigiano è tra quelle destinate a incontrare attenzione e insieme “curiosità”. L’imprenditorialità – più esattamente il lavoro indipendente dei cittadini extra–Ue – mantiene nel lodigiano una estensione contenuta anche se interessante all’interno del fenomeno migratorio: molte aziende nascono per effetto di sostituzione in settori da cui i lodigiani hanno da tempo cominciato ad uscire. Si tratta di campi a basso valore aggiunto e, nella maggioranza dei casi, che nascono dalla trasformazione dei rapporti di lavoro dipendente (come in edilizia). Dalla elaborazione dei dati di fonte Stockview – Infocamere, su un totale di 25. 625 persone coinvolte in attività d’impresa nell’area del lodigiano, il 6,2% è di nazionalità extracomunitaria, pari a 1. 582 unità. Il numero dei cittadini extra-Ue nel tessuto economico provinciale nel 2006 ha registrato un incremento del 14,4% rispetto all’anno precedente, anno in cui le stesse presenze risultavano essere 1. 383 unità. Secondo una classificazione per forma giuridica delle realtà imprenditoriali, le 1. 181 presenze extracomunitarie risultano così distribuite: quasi il 75% ha avviato una attività individuale in proprio ed è quindi titolare d’impresa, mentre 141 unità, pari all’11,8% partecipano in qualità di soci a Società di Persone. Le Società di Capitale, raccolgono 75 soggetti di provenienza extracomunitaria (6,4%). Una analoga dinamica era presente anche nel corso del precedente anno e nel 2000. Con riferimento alla suddivisione dell’attività imprenditoriale per settori di attività, anche in questo caso, la dinamica durante il 2006 risulta la medesima dei periodi precedentemente considerati. In particolare, il 48,3% (570 unità) si concentra all’interno del comparto delle Costruzioni seguito dal 21,7% nel Commercio e Turismo (256 unità) ed, infine, dal settore dei Servizi, la cui incidenza è pari al 15,7% (185 presenze). Rispetto all’anno precedente, questi comparti sono stati protagonisti di un notevole incremento rispettivamente pari al 24,5%, al 14,3% ed al 28,5%. Nel settore Manifatturiero la consistenza extracomunitaria ha raggiunto le 113 unità, ma continua a perdere peso, in particolare rispetto al 2000. Andamento che si ritrova anche nel Commercio dove le presenze extra-Ue sono cresciute a fine anno di 32 unità, migliorando il saldo rispetto alle presenze del 2000 di 153 unità, ma riducendo il peso sul totale delle presenze di oltre una decina di punti percentuali. La presenza di operatori extra-Ue sul territorio risulta fortemente frammentata con circa 70 nazionalità presenti. Da sole Egitto, Marocco, Tunisia, Albania e Romania costituiscono il 62% della rappresentanza di “immigrati business”; con Cina, Svizzera, Costa d’Avorio, Serbia e Argentina i primi dieci paesi coprono quasi l’84% dell’ imprenditoria extracomunitaria. .  
   
 

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