Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Maggio 2007
 
   
  "LA FRANCIA TORNA IN EUROPA"

 
   
   Roma, 14 maggio 2007 - La Francia ha scelto. Dopo una campagna presidenziale iniziata di fatto con il referendum costituzionale europeo del maggio 2005, l´ingresso all´Eliseo di un nuovo inquilino che condurrà il destino del paese fino maggio 2012 rappresenta di per sé un buon segnale per l´Europa. "La Francia torna in Europa" ha annunciato Sarkozy ai suoi partners europei ricordando loro il suo impegno per la costruzione europea ma esortandoli ad ascoltare la voce dei popoli che vogliono protezione. La Francia torna in Europa dopo una campagna presidenziale esemplare per la democrazia, sia per il modo in cui essa è stata condotta dai principali candidati [Sarkozy, Royal, Bayrou] sia per l´impegno civile della grande maggioranza dei francesi. La Francia torna in Europa dando ai partners dell´Unione europea almeno tre segnali positivi: - i tre candidati principali, il cui elettorato rappresenta i due terzi della Francia, si erano schierati per il "sì" a favore della Costituzione europea in occasione del referendum del maggio 2005 - la classe politica francese ha capito che il "no" alla Costituzione europea ha allontanato la Francia dall´Europa mettendo in pericolo non solo la Costituzione europea ma anche gli interessi della Francia nel mondo - i tre candidati principali hanno condiviso l´obiettivo di una soluzione costituzionale europea prima delle elezioni europee del 14 giugno 2009. Certo, il tema dell´Europa è stato solo sfiorato nel faccia-a-faccia televiso fra Sarkozy e Royal dando la possibilità al primo di confermare la sua preferenza su un trattato semplificato da sottoporre alla sola ratifica parlamentare ed alla seconda di ribadire la scelta di un nuovo referendum nazionale prima delle elezioni europee del 2009 su un oggetto non meglio identificato. Ben poco se si considera l´ampiezza e la complessità dei temi europei ed il loro impatto sul governo della Francia, ma considerevolmente di più di quanto è avvenuto in Italia dove l´Europa è stata totalmente ignorata da candidati e giornalisti nelle elezioni generali dell´aprile 2006. La Francia ha scelto ed i partners europei dovranno ora fare i conti con la visione comunitaria di Sarkozy e dei suoi consiglieri. Egli ha "scongiurato" gli amici europei di "non restare sordi alla collera dei popoli che percepiscono l´Unione europea non come una tutela ma come il cavallo di Troia che porta dentro di sé tutte le minacce che implicano una trasformazione del mondo" ed ha annunciato che la lotta al cambiamento climatico sarà la "prima battaglia" della Francia. Nell´ultimo dibattito televisivo, Sarkozy ha sottolineato l´importanza della riforma delle istituzioni europee, l´ineluttabilità del voto a maggioranza, la centralità della preferenza comunitaria. Il suo disegno di un trattato semplificato sembra terribilmente vicino all´ipotetico risultato a cui potrebbe giungere il questionario inviato dalla cancelliera Merkel ai governi europei se tutti i "focal points" [gli sherpas dei primi ministri] rispondessero "sì" alle sue domande nella riunione plenaria del 15 maggio. In un sol colpo, cadrebbero insieme al nome [Costituzione], l´inno, la bandiera, il ministro degli esteri, il servizio diplomatico europeo, il metodo della Convenzione, la legge europea, il primato del diritto comunitario. Diffuso dopo una lunga intervista di Blair ai giornali europei, il questionario di Angela Merkel ci ha ricordato la monaca di Monza ed il perfido Egidio: "la sventurata rispose". Sarkozy è tuttavia circondato da consiglieri che hanno manifestato la loro preferenza per la salvaguardia pressoché integrale della Costituzione firmata a Roma: il presidente della delegazione per l´Unione europea nell´Assemblea nazionale Lequiller e l´ex-ministro degli esteri e ex-commissario europeo Barnier. Per usare l´immagine del rugby - uno sport caro alla Francia ma che ha molti adepti anche in Italia - la Costituzione europea avrebbe bisogno di un "gruppo di mischia". Speriamo che il ritorno della Francia in Europa ne faciliti la composizione in vista del Consiglio europeo di giugno.
Pier Virgilio Dastoli
Direttore della Rappresentanza .
 
   
 

<<BACK