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Siena, 14 maggio 2007 - La mostra, curata da Lorenzo Fusi e Marco Pierini, ha per oggetto, soggetto e argomento esclusivo il numero. A partire dagli anni Sessanta per arrivare alle esperienze del presente, gli artisti hanno manifestato – spesso rielaborando intuizioni e ricerche delle avanguardie storiche – un interesse sempre più accentuato per l’universo dei numeri. Talvolta impiegato esclusivamente per il suo valore formale, in altri casi prescelto per la sua funzione di simbolo, il numero ha attraversato da protagonista la pittura, la scultura l’installazione, il video e persino la fotografia. A seconda delle singole poetiche, dei movimenti di appartenenza, della formazione culturale o della provenienza, gli artisti hanno utilizzato il numero – assoluto oppure associato ad altre immagini, suoni e parole – per affrontare tematiche proprie delle scienze esatte, della numerologia, della tecnologia, della superstizione, della filosofia. Senza dimenticare il gioco, l’azzardo, il calcolo delle probabilità, nella acquisita consapevolezza che la progressione dei numeri è non solo misura ma, soprattutto, figura del tempo che trascorre. Tra gli artisti invitati: Ignasi Aballì, Darren Almond, Giacomo Balla, Mel Bochner, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Mircea Cantor, Mario Ceroli, Guy De Cointet, Hanne Darboven, Stanislaw Drodz, Carlo Fei, Dan Graham, Robert Indiana, Joseph Kosuth, Kraftwerk, Micah Lexier, Osvaldo Licini, George Maciunas, Cildo Meireles, Mario Merz, Tatsuo Miyajima, Roman Opalka, Nakis Panayotidis, Michelangelo Pistoletto, James Riddle, Kay Rosen, Aida Ruilova, Charles Sandison, Guy Sherwin, Hans Staudacher, Jana Sterbak, Wolfgang Tillmans, Joe Tilson, Isidoro Valcárcel Medina, Bernar Venet. . |
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