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Notiziario Marketpress di
Lunedì 14 Maggio 2007 |
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INIBITORI, IL TAR RESPINGE UN RICORSO DELLE CASE FARMACEUTICHE
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Caglairi, 14 maggio 2007 - Il Tar della Sardegna ha respinto il 9 maggio la richiesta di sospensiva presentata da alcune case farmaceutiche contro la delibera della Giunta sugli inibitori della pompa protonica. A proporre l´istanza sono state la Astrazeneca, la Recordati, la Altana Pharma e la Almiral, che contestano l´adozione della delibera del 28 febbraio 2007 ( Programma degli interventi di miglioramento e di contenimento della spesa farmaceutica. Misure di contenimento relative alla categoria terapeutica omogenea inibitori della pompa protonica). Il Tribunale amministrativo regionale ha riconosciuto l´assenza di pregiudizio grave e irreparabile e fissato per il 16 gennaio 2008 la data per l´udienza nel merito. La delibera contestata dalle case farmaceutiche regolamenta il consumo di una particolare tipologia di farmaci (utilizzati per acidità gastrica, esofagiti, disturbi dello stomaco), e ha già permesso alla Sardegna di ottenere il via libera al piano di contenimento della spesa farmaceutica, sottoposto a controllo da parte del Ministero della Salute e da quello dell´Economia, con il conseguente trasferimento di 27 milioni di euro da parte del Governo. Il provvedimento era stato adottato a febbraio, quando la Regione aveva scelto di sospendere l´applicazione dei ticket di 10 euro, prevista dalla finanziaria nazionale e ancora in vigore in tutte le altre regioni, in attesa di modifica e oggetto di un provvedimento in discussione in Parlamento. I sardi, quindi, non pagano il ticket di 10 euro sulla specialistica a differenza dei cittadini del resto d´Italia. Per compensare il mancato gettito derivante dalla sospensione del ticket, la Regione ha deciso di introdurre il prezzo di riferimento regionale per gli inibitori della pompa, ovvero - trattandosi di farmaci equivalenti, cioè riconosciuti di pari efficacia e sicurezza rispetto a quelli di marca - aveva previsto di rimborsare il prezzo del farmaco generico, che a parità di efficacia presenta il prezzo minore. Sulla delibera avevano espresso parere favorevole anche i rappresentanti sindacali dei medici di medicina generale. Per l´industria farmaceutica i farmaci equivalenti rappresentano una concorrenza temibile: fanno calare il fatturato dei farmaci ´´di marca´´, scoraggiano il ricorso a farmaci più nuovi e più costosi con lo stesso effetto curativo, impediscono la pubblicità indiretta dell´industria farmaceutica produttrice dei farmaci ´´di marca´´. Per la Regione, però, il risultato che si otterrebbe con la diffusione dei farmaci equivalenti significa un risparmio notevole per i cittadini e la disponibilità di risorse economiche maggiori, da investire in ricerca e servizi per la collettività. In questo quadro è stato presentato il ricorso delle industrie farmaceutiche che chiedevano la sospensiva della delibera. E ancora una volta, di fronte ad una delibera contestata da chi è portatore di interessi diversi da quelli dei cittadini, il Tribunale ha dato ragione alle decisioni della Regione. . |
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